Levi's Pov
Tra me e il moccioso stava andando tutto a gonfia vele. Le vacanze di natale sono finite al meglio,ma in questi ultimi giorni lo vedo... Diverso. Più che diverso é sempre triste,ci parliamo raramente,nonostante la nostra convivenza.Certe volte gli chiedo cos'ha ma mi risponde sempre con 'niente' o 'non mi va di parlarne'. Che sia successo qualcosa di male a scuola? Che lo stiano bullizzando?!
Lo vedo dai suoi occhi che cerca aiuto e conforto. Mi sto seriamente preoccupando,cerco in tutti i modi di parlargli ma se ne sta sempre chiuso nella stanza degli ospiti,che da qualche giorno dorme là.
Mentre sto concentrato nei miei pensieri,sento finalmente la porta della mia stanza aprirsi rivelando Eren pieno di lacrime. Il mio cuore si spezza a questa vista.
Corro preoccupato da lui e lo invito a sedersi sul letto facendolo sdraiare sul mio petto. Accarezzo quei morbidi capelli per un pò fin quando non decido di prendere parola.
-Hey moccioso é successo qualcosa?-
-...- chi tace acconsente. Per non farsi vedere per l'imbarazzo distoglie lo sguardo.Io di conseguenza non riuscendolo a vedere così,gli prendo il volto che poco prima stava sul mio petto e lo avvicino al mio facendo scontrare le nostre fronti.
-Hey Eren non ti preoccupare io sono qui, se c'è qualcosa che ti turba o che ti ferisce puoi raccontarmela,io sono qui per questo non ti giudicheró non preoccuparti,ma ti prego raccontami altrimenti come faccio ad aiutarti?- lui mi guarda con gli occhi che gli si illuminano a queste parole.
-G-grazie Levi- dice asciugandosi le ultime lacrime che solcavano il suo volto
-Allora... Vuoi parlarmene?-
-Si Levi,e ora che sai perché sto così in questi giorni-
-Va bene... Ma ricorda io non ti giudicheró,e se non riesci a raccontarmi tutto non ti preoccupare ti serve il tempo per ricomporti no?--Allora Levi partiamo dal fatto che i miei genitori 2 anni fa sono morti e fra meno di una settimana é il loro anniversario quindi sono giù sia emotivamente che fisicamente. Mi sento stanco e per di più sono triste,sto malissimo. Adesso é il momento che ti racconti la mia storia e di come sono morti i miei genitori-prende un respiro e ricomincia
- Noi 3 eravamo una famiglia direi perfetta,il buon lavoro di mio padre,che era un dottore,ricopriva una buona paga mensile che riusciva a sfamare tutta la famiglia visto che mia madre era disoccupata. Siamo sempre stati una famiglia felice,fino a quando mio padre un giorno tornò da lavoro una sera tardi,ubriaco fradicio che a malapena riusciva a camminare. Io a quel tempo avevo 9 anni quindi non ne capivo molto,mi ricordo che incominciò a urlare contro mia madre alzando anche le mani contro di lei. Io vedendo quella scena mi nascosi per la troppa paura,ma mio padre mi trovò e incominciò a picchiarmi sotto lo sguardo supplicante di mia madre. Pensavo che la causa di tutto ciò fossi io,quindi feci il possibile per non intromettermi,ma le sere in cui tornava ubriaco aumentavano e di conseguenza le volte che mi picchiava si facevano sempre piu frequenti. Ogni volta era sempre così: ritornava a casa ubriaco,urlava contro mia madre,veniva in camera mia e mi picchiava con mia madre che piangeva supplicandolo di smetterla- oddio che cosa terribile
-Mia madre cercava in tutti i modi di tranquillizarlo,faceva il possibile per difendermi,a volte si metteva d'intralcio beccandosi al mio posto qualche pugno o calcio. Tutto ciò andò avanti fino all'inizio delle medie. Inizialmente le medie risultarono bellissime,avevo buoni amici e i rapporti con la mia famiglia stavano "migliorando",mio padre se n'era andato di casa un'anno prima grazie a mia madre. Mi ricordo presi la mia prima cotta,ma non era una cotta qualunque,io ero innamorato di un ragazzo della mia classe. Alle medie mi accorsi di essere attratto dagli uomini,i miei compagni l'avevano scoperto e hanno iniziato a bullizzarmi,compreso la mia cotta. Stava ricominciando tutto daccapo. Ogni giorno tornavo a casa con qualche livido in più. Ogni giorno tornavo con un pezzo del mio cuore in meno. Mia madre scoprì tutto ciò e mi trasferì in un'altra scuola,ma non cambiò niente,forse era anche peggio. Tutto andò avanti così fino alla 3 media. Che ricordi orribili ho di quell' anno. Una sera,stranamente tornó mio padre,furioso. Prese um coltello da cucina poi prese mia madre per i capelli e la fece inginocchiare a terra,poi tutto successe in una frazione di secondi . Una pugnalata,due. Una a lei e un'altra a se stesso. Io ero pietrificato a vedere i corpi morti dei miei genitori. Poco dopo arrivó la polizia,probabilmente l'avevano chiamata i vicini-Si ferma,sta' piangendo.
-Hey hey calmo,se non vuoi continuare tranquillo-
-No no é tutto okay. Dicevo arrivó la polizia,mi fece alcune domande e mi lasciò libero. Io non potevo stare da solo senza un supervisore,quindi andai sotto la custodia di mio nonno Pixis. L'anno scorso vivevo con lui,ma poi ha dovuto trasferirsi per lavoro,e visto che io non mi volevo trasferire sono rimasto qua,e mi aiuta mandandomi dei soldi per posta-Dopo ciò che mi ha raccontato,dire che ne sono uscito sconvolto é dire poco. Non avrei mai pensato che un tipo solare come lui avesse passato ciò. Evidentemente nasconde le sue emozioni sotto un sorriso falso, mi sembra giusto.
Dopo che mi ha raccontato il tutto lo abbraccio con tutte le mie forze cercando di trasmettergli tutte le mie emozioni,gli sto dicendo "va tutto bene io sono qui",lui a quanto pare capisce ciò,ricambia l'abbraccio e inizia a piangere disperatamente sulla mia spalla. Io per confortarlo gli accarezzo la schiena e gli lascio un leggero bacio sui suoi morbidi capelli. Dopo lo faccio stendere sul mio petto e piano piano tra le mie carezze di conforto si addormenta.
Lo guardo per interminabili minuti. Mi perdo nel suo sguardo addormentato,così innocente e indifeso. Prima o poi dovrò raccontargli anche il mio passato,se l'ha fatto lui lo farò anche io.
Ma adesso é il presente e devo viverlo il più possibile con lui. Io per la prima volta,in tutti i miei 25 anni,ho amato veramente e con tutto il mio cuore. Sarà anche pigro,scansafatiche,un pozzo senza fondo,infantile e chi più ne ha più ne metta,ma é gentile,affettuoso e con un sorriso da farti perdere il fiato. Non so precisamente perché lo amo,ma da come ho capito non servono delle ragioni se si ama. Quando si ama si ama punto e basta. Ti fa impazzire? Sì ,ma é anche questo il bello di essere innamorati no?
Tra gli sguardi rivolti ad Eren,avvolto dai miei pensieri mi addormento. Per fortuna domani é domenica quindi giorno libero.
Buonanotte moccioso e sappi che ti amo,non ti giudicheró mai perché sei perfetto così come sei,al contrario io non lo sono ma faccio il possibile per renderti felice okay? Ormai sei il mio tutto ed io sono il tuo. Siamo un nodo di un filo che non ne vuole sapere a scogliersi,quel nodo ormai é destinato a stare così per sempre.
Sarà veramente così?
°°°°°°
Heyyyy,capitolo un pò triste lo so. Siamo a fine maggio circa e sono circondata da verifiche e interrogazioni,help sono messa male,in più domani ho anche la verifica di matematica quindi morte assicurata.Scusate per i miei errori e alla prossima. Ah si... Buone verifiche anche a voi😂😣.
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Sorry That I Love You 💘 (Ereri/Riren)
FanficEren Jaeger é un ragazzo di 15 anni che va al secondo anno di liceo linguistico.Egli é un ragazzo solare , ottimista, pigro e mangione ,anche se a volte risulta piuttosto insicuro ma non lo fa vedere...insomma non si fa problemi a crearsi delle ami...