cap. 57

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Quella notte

Ste's pov

Sere:-No, ti prego, non farlo. Basta, basta!

Sono circa le tre di notte quando sento Serena urlare dall'altra camera. Mi alzo immediatamente dal letto e corro in camera sua. Sta facendo un incubo e si sta muovendo in tutto il letto. Mi siedo su un bordo e la scuoto lentamente chiamandola per nome. Apre gli occhi di scatto prendendomi le braccia e respirando pesantemente.

Ste:-Tutto bene?
Sere:-Si, tutto bene. Scusa, ti ho svegliato
Ste:-Stai tranquilla, non fa niente. Vuoi raccontarmi cosa è successo?
Sere:-È solo un incubo, niente di che
Ste:-Sicura? Eri molto scossa
Sere:-Si, sto bene. Devo solo riprendermi
Ste:-Ti prendo un bicchiere d'acqua

Mi alzo dal letto e scendo giù in cucina. Mi dispiace molto per lei. Il suo unico ricordo è il più brutto che ha e il modo in cui lo ha ricordato è ancora peggio. Riempio il bicchiere e salgo di nuovo su, in camera di Serena. È seduta sul letto e si strofina un occhio. Metto il bicchiere sul comodino e mi risiedo sul letto

Ste:-Riesci a riprendere sonno?
Sere:-Penso di si, non preoccuparti
Ste:-Se hai bisogno sono di là. Ritorno a dormire
Sere:-Buonanotte.

Ritorno in camera mia e mi metto a dormire sperando solo che lo faccia anche lei

***

Sere:-Stefano?

Mi giro verso la porta. Serena è lì, in piedi che mi guarda

Ste:-Non riesci a dormire?

Scuote la testa. Alzo le coperte vicino a me e batto la mano sul letto. Lei si avvicina e si stende. La copro e spengo la luce

Sere:-Puoi accendere l'abat-jour? Ho paura

Sorrido e la accendo. La sento sussurrare un grazie prima di chiudere gli occhi e riuscire, finalmente, a dormire

***

Mentre preparo la colazione un'esemplare di Serena mezza addormentata si avvicina

Sere:-Buongiorno
Ste:-Buongiorno dormigliona. Hai dormito bene dalle 3 fino ad ora?
Sere:-Benissimo, il tuo letto è comodissimo. Cosa prepari?
Ste:-La tua colazione
Sere:-E tu?
Ste:-Già fatta. Volevo dirti una cosa. Tra una settimana la scuola si chiude e vorrei andare a salutare i miei alunni. Non li vedo da...sai...da quando ci siamo lasciati prima dell'incidente. Non voglio lasciarti a casa da sola ma non voglio nemmeno costringerti a venire. Ci tengo tanto a salutarli
Sere:-Certo che vengo. Voglio vederli anche io, forse mi ricorderò qualcosa
Ste:-Grazie, grazie, grazie!

La prendo per i fianchi e la alzo da terra. Mi accorgo subito di quello che ho fatto e la rimetto giù dicendo un semplice <<scusa>>. Lei mi sorride e tutto l'imbarazzo scompare magicamente

Tutto Cambia ||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora