cap. 69

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Mi sveglio di scatto per poi correre in bagno. Mi chino sul water ed inizio a vomitare. Stefano arriva a reggermi i capelli e poi mi passa un pezzo di carta per pulirmi. Mi siedo appoggiando la schiena al muro e lui si mette davanti a me.

«Mi dici che succede? Sono due settimane che vomiti ogni mattina»
«Se lo sapessi te lo direi»
«Cosa pensi che sia?»

Inizio a pensare a tutto quello che potrebbe esser stato. Non sono stata malata, niente febbre né raffreddore, quindi non può essere un'influenza. Se avessi mangiato qualcosa che mi ha ribaltato lo stomaco non sarebbe durato per due settimane. Un pensiero mi passa per la testa. No, non può essere. Il mio ultimo ciclo quand'è stato? Cazzo! Un mese e 3 giorni fa. Non posso essere incinta.

«Oh, cos'hai?»
«Abbiamo usato il preservativo?»
«Si, in questo ultimo periodo si. Dopo lo spavento che ci siamo presi quando hai iniziato a prendere la pillola lo abbiamo sempre usato»
«Anche quella notte?»
«Quando eri ubriaca?»
«Io non me lo ricordo, non ricordo niente di quella notte. Dimmi che ci hai pensato tu»
«Cazzo, credo di no. Pensi di essere incinta?»

Annuisco mentre qualche lacrima scende dai miei occhi. Ho solo vent'anni...
Stefano mi abbraccia

«Non ne possiamo ancora essere sicuri, non piangere»
«Puoi andare a comprare tu il test? Non mi va di uscire ora»
«Certo, ma tu stai calma»

Mi aiuta a rialzarmi e mi accompagna fino al divano

«Rilassati, guarda un film, fatti una camomilla. Puoi fare quello che vuoi, basta che stai calma. Risolviamo il problema con tranquillità, ok?

Cerco di abbozzare un sorriso. Mi bacia ed esce di casa. Carattere di merda, non puoi accettare di perdere una volta ogni tanto?

~~~

Entro in bagno con il test nelle mani tremanti. Sento Stefano che cammina nervosamente avanti e indietro fuori dalla porta. Perché sono finita in questa situazione? Faccio ciò che devo fare ed esco fuori. Vado vicino a Stefano e lui mi abbraccia.

«Qualsiasi cosa dirà quel test la risolveremo insieme. È stato solo un piccolo errore, non può cambiare tutto, no?»
«Stai cercando di convincerti da solo di questo, e lo so. Non è stata colpa tua, so che non avresti potuto impedirmi di avere quel che volevo»

Poso il test sul tavolo.

1 minuto...
2 minuti...
3 minuti...
4 minuti...
5 minuti...

Ci avviciniamo al tavolo... 2 linee.
Inizio a piangere mentre Stefano si mette le mani tra i capelli. Ed ora?

Tutto Cambia ||Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora