Sopravvivere

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Il giorno dopo mi sveglio con un fortissimo mal di testa e una nausea incredibile e per di più in una stanza che non riconosco con solo dell'intimo e affianco a me c'è un ragazzo ed è veramente un gran figo, almeno so che anche da ubriaca riesco a scegliere ottimi ragazzi da portarmi a letto
Ragazzo<ehy ti sei svegliata>dice girandosi a guardarmi
Io<già, come ci sono arrivata qua? >
Ragazzo<beh ieri sera diciamo che eravamo entrambi ubriachi anche se tu eri messa molto peggio di me e siamo finita a letto insieme >
Io<ok, e tu ti ricordi cosa ho fatto alla fasta? Perché non mi ricordo nulla dopo che ho bevuto il decimo shottino>
Ragazzo<beh ci credo, non so come tu abbia fatto a vere così tanto senza essere andata in coma, comunque ieri sera ti sei scatenata di brutto, hai dato il via ad una sfida di ballo hip-hop contro una gang credo, e ammetto che sei stata fantastica, hai del talento è solo grazie a te che abbiamo vinto, poi sei salita dove c'era il dj e ti sei messa a cantare tutte le canzoni che ti passavano per la testa e sembravi una gallina sul punto di morte, ti sei umiliata da sola poi verso le cinque siamo dovuti andare via perché stava arrivando la polizia>
Io<oh cazzo, non mi sono mai umiliata così tanto. Ma le miei macchine dove sono? >
Ragazzo <tranquilla io ho preso la tua e siamo venuti qui mentre jo ha preso la tua lamborghini che a quanto ho capito hai vinto per una scommessa >
Io<esatto, ora se non ti dispiace mi faccio una faccio una doccia e poi me ne torno a casa dato che sono le due del pomeriggio>
Mi faccio una doccia veloce senza lavarmi i capelli e mi rimetto gli stessi vestiti di ieri sera legandomi  i capelli in uno chignon disordinato, sono in condizioni orribili, ho un mal di testa pazzesco, spero solo che non ci sia nessuno a casa perché se mi vedessero in queste condizioni e con questi vestiti alle tre del pomeriggio potrebbero dare di matto dato che sono sparita da ieri sera senza dire nulla a nessuno e sul telefono ho parecchie chiamate perse da tutti e anche messaggi dove mi chiedono dove sono
Prendo la mia macchina mentre la lamborghini la lascio qui, verrò a prenderla più tardi con taxi, e torno a casa
Jackson<dove sei stata? >chiede appena entro, ma che cazzo, hanno per caso un sensore o un allarme che li avvisa appena arrivo a casa? Perché non è possibile che ogni volta che torno c'è sempre qualcuno davanti alla porta che mi chiede dove sono andata
Io<in giro>rispondo vaga
Jackson<beh questo lo avevo capito, vorrei sapere dove, e perché sei vestita così? >
Io<ho fatto un giro in centro, e non c'è nessuna regola che mi dice come devo vestirmi>
Jackson< cristal non sparare cazzate, sei sparita da ieri sera e torni alle tre del pomeriggio, e si vede lontano chilometri che hai un dopo sbronza  di quelli pesanti quindi non sparare cazzate >
Io<eh che cazzo! Si ok ieri sera ho bevuto come una spugna va bene?! È l'unico modo per non crollare! Non ho idea di come facciate a superare la morte della mamma, l'unica cosa che mi aiuta è l'alcool quindi non mi rompere! Voi l'affrontate a modo vostro io a modo mio! >urlo frustrata senza dire nulla me ne vado in camera
Tutto il resto del pomeriggio lo passo lì a dormire per farmi passare la sbronza verso sera viene da noi nostro padre il che è strano
Io<cosa ci fai qui? >chiedo raggiungendolo in salotto
Papa<sono venuti qua per chiedervi come state>
Io<come vuoi che stiamo?! Bene no di sicuro! >dico alzando la voce
Cameron<cristal calmati non è colpa sua, non può prendertela con lui come se la colpa fosse sua>mi sgrida, e infondo ha ragione la colpa è mia perché se fossi in grado di tenere la bocca chiusa ogni tanto non sarebbe successo tutto questo casino
Amelia<beh dire che è stata la notizia più brutta ricevuta nella mia vita non nulla in confronto>dice rispondendo alla domande che aveva fatto nostro padre
Papa<sto organizzando il suo funerale e sarà tra tre giorni quindi sarà lunedì mattina>
Io<va bene, c'è qualcos'altro che volevi dirci? >
Papa<questa settimana se volete rimane pure a casa da scuola, e molto probabilmente i giornali vorranno farci un intervista per cui se non volete parlare fate finta di niente e non aggrediteli>dice guardando soprattutto me facendomi alzare gli occhi al cielo
Io<si si tranquillo, farò il possibile>
Papa<volevo chiedervi se volevate tornare a vivere per un po a casa nostra, vorrei riuscire ad affrontare tutto questo come la famiglia unita che siamo>
Io<oh papà ti prego, solo perché non c'è più la mamma non significa che mi dimenticherò ciò che hai fatto! Te lho già detto che tu per me non sei più mio padre! Da ieri io non ho più dei genitori, avevo solo mamma ma adesso sono sola perciò se vuoi fingere di avere la famiglia perfetta puoi farlo con loro ma non con me! >
Papà <ti prego cristal, non fare cosi>
Io<non fare così come?! Come pensavi che avrei preso una cosa del genere?! Eh?! Pensavi che l' accettassi e dicendoti che ti avrei aiutato volentieri?!!! Beh ti sbagli! >dico ammiccando ai suoi affari loschi
Amelia<di cosa state parlando? >
Io<niente Amelia! Se volete andare a vivere con lui andate ma io non ci verrò, per me adesso sono senza genitori >dico per poi andarmene in camera, se pensava davvero che sarei tornata da lui dimenticandomi di tutto per fingere di essere la famiglia perfetta si sbaglia di brutto, io con lui ho chiuso la sera che sono andata a casa sua, non voglio nemmeno più parlargli.
Il resto della serata lo passo in camera senza uscire, ormai non so più nemmeno chi sono, l'unica cosa che mi fa andare avanti è sapere che alla sera posso andare a bere come se non ci fosse un domani alle feste, non riesco più a sopportare il dolore e il vuoto che ho dentro, prima riuscivo a sopportarlo perché sapevo che se avevo bisogno di aiuto c'era lei sempre pronta ad aiutarmi, a proteggermi da tutti e da tutto ma ora non c'è più e io non riesco più ad andare avanti, avevo superato tutto con lei, mi aveva insegnato a fare ogni cosa con lei sempre al mio fianco ma l'unica cosa che non mi ha insegnato a fare è vivere senza di lei
Mi alzo dal letto e vado in bagno a farmi una doccia ma mentre mi sto rivestendo vedo una cosa che usavo anni fa, una cosa che riusciva a farmi stare bene anche se per poco ci riusciva, avevo giurato a me stessa di non farlo mai più ma non mi interessa, voglio stare bene.
La prendo e faccio il primo taglio passando al secondo, terzo, quanto, quinto fino al sesto e anche se poco ora mi sento un po' meglio
Mi disinfetto e mi fascio il braccio per poi mettermi solo una felpa larga che copre le braccia e il sedere dato che rimango in mutande e mi ributto nel letto cercando di risplendere sonno, appena riesco a prendere sonno qualcuno bussa alla porta e senza aspettare una risposta che non sarebbe mai arrivata entra
Harry<come stai? >chiede buttandosi affianco a me nel letto
Io<secondo te come potrei mai stare>rispondo acida, non ho intenzione di parlare con nessuno voglio semplicemente stare da sola
Harry<vuoi parlarne? >
Io<non c'è molto di cui parlare mi sembra>ribatto
Harry<capisco che tu non voglia parlare in questo momento ma non ti fa stare bene restare in camera da sola è da ieri che non mangi, e come se non bastasse questa notte sei uscita e hai bevuto come se non ci fosse un domani e sei tornata alle tre del pomeriggio, dovresti parlarne con qualcuno si vede che stai soffrendo>wow sembrano i discorsi che mi faceva mia madre per farmi sfogare e solo lei ci riusciva, toccava i miei tasti deboli per riuscire a farmi sfogare, sembra che mi conosca come lei, se continua a toccare questo tasti non resisterò molto prima di scoppiare a piangere, e lui è una delle poche persone che mi ha visto piangere, sono una persona troppo testarda e orgogliosa per piangere e mostrarmi debole davanti agli altri e questo lui lo ha capito
Harry<non so cosa stai provando in questo momento ma posso immaginarlo, e posso solo immaginare il dolore che stai provando dentro quindi ti devi aprire non chiuderti in te stessa, soffrirai meno se ti sfoghi, se ti fai aiutare per superarlo sarà più facile. Io sono qui, sono qui per te quindi puoi parlare, gridare rompere ogni oggetto che ti capiti per le mani o piangere, fai quello che vuoi sfogati e io sono qui per te>basta ha toccato tutti i punti che poteva toccare per farmi crollare e c'è riuscito, prendo la prima cosa che mi capita tra le mani ovvero una bajour e la lancio contro il muro la stessa cosa la faccio con tutto quello che trovo in camera urlando frustrata
Io<e tutta colpa mia!! ><è colpa mia se lei non c'è più!! > urlo con le lacrime agli occhi, quando non trovo più nulla da lanciare cado per terra con le ginocchia tutto sotto gli occhi di harry che non perde neanche un secondo a raggiungermi e abbracciarmi
Io<non ce la posso fare, non anche questa volta! >urlo sighiozzando
Harry<c'è la farai, supremo tutto insieme, ti aiuterò, ti aiuteremo tutti>dice cercando di calmarmi, lui è l'unica persona eccetto mia madre ad avermi visto così fragile e debole, nemmeno mio padre o miei fratelli o amici mi hanno visto così, non so perché ma quando sto con lui mi sento bene, protetta come se nessuno potesse ferirmi quando c'è lui
Un suo abbraccio trasmette più amore e calore di un abbraccio di mia madre e questo mi spaventa perché non mi era mai capitato
Harry<perché hai detto che non puoi superare anche questo? Cosa ti è successo? >chiede riportando alla realtà
Io<scusa ma non mi va di dirtelo>borbotto
Harry<ok, però sappi che se vorrai parlarne puoi dirmelo>dice staccandosi dall'abbraccio <dai alzati e andiamo nel letto, il pavimento non è molto comodo>dice porgendomi la mano per aiutarmi che afferrò subito
<grazie>dico dopo un po' che siamo nel letto
Harry<non devi ringraziarmi>
Io<invece si, sei una delle poche persone che riesce a farmi piangere, ci riusciva solo mia madre. Se non fosse stato per te avrei molto più dolore dentro di me, ora sto un po' meglio grazie a te>
Il resto della sera la passiamo a parlare per conoscerci meglio e ammetto che nonostante prima non lo sopportassi ora ci passo del tempo volentieri con lui

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