Quel giorno, nella Sala Grande, l'atmosfera era miracolosamente tranquilla: nessuna Strillettera, i gemelli Weasley si erano presi una bella febbre alta che li aveva praticamente bloccati a letto contro il loro volere, la bacchetta di Seamus Finnigan aveva deciso di darsi una calmata e Ron aveva risparmiato Percy dal fargli la paternale mangiando più o meno come un essere umano civilizzato, almeno per il momento.
Gli studenti chiacchieravano animatamente, parlando ora di scuola, ora di pettegolezzi.
Le porte si spalancarono, e una ragazza dai lunghi capelli corvini, morbidi, setosi e pubblicizzati da Garnier e Pantene, entrò facendo swish con la divina chioma.
La divisa esaltava le curve al punto giusto, qualunque cosa voglia dire, la gonna lasciava scoperte le cosce di pelle lattea e perlacea, senza nessun brufolo o difetto nonostante fosse nel pieno dell'adolescenza, e la cravatta di Grifondoro spiccava fiera sull'abbondante... ehm... davanzale.
Gli occhi erano di una sfumatura ametista, come quelle gemme fighe di cui non mi ricordo il nome, che sovente mutava in giallo dorato, come i preziosi gioielli di un sultano.
Le labbra erano rosse, morbide e invitanti, semiaperte per mostrare i denti bianchissimi che avrebbero reso fiera la Mentadent.
Il bel visino di porcellana non aveva traccia di trucco, ovviamente, poiché tale puro e innocente angioletto non poteva permettersi di macchiarsi di un così mortale peccato.
Alcuni esseri di sesso maschile e femminile stavano producendo una tale quantità di bava che nemmeno le lumache avrebbero potuto eguagliare tale primato, e pregavano quella creatura baciata da Cristo Nostro Signore di poter avere il privilegio di averla accanto.
Scelse, invece, di sedersi accanto a Percy Weasley, Prefetto di Grifondoro, che ricevette un'occhiata minacciosa dalla fidanzata dal tavolo Serpeverde, che avrebbe scoraggiato qualunque approccio di genere romantico.
Il povero ragazzo tentava di nascondersi dagli sguardi ricolmi d'invidia, che mandavano accidenti, maledizioni e omicidi, e che se avessero potuto bruciare del Prefetto non sarebbe rimasta nemmeno la cenere.
Al contrario di altri, non era rimasto ipnotizzato dal fascino del meraviglioso dono del cielo, in quanto stava avendo molti dubbi sulla vera natura di quella creatura.
Tentò di attaccar bottone, e iniziò con il classico: "Benvenuta a Hogwarts, come ti chiami?" Lei si girò, e quegli occhi giallo-ametista si incatenarono con i suoi azzurri, e aprì quella bocca meravigliosa per dire un secco e scocciato: "Scusami, non parlo con gli sfigati".
Si ghiacciò sul posto: Com'era possibile che una ragazza tanto bella e speciale potesse essere così maleducata?
La sua espressione si indurì, alzò un sopracciglio e disse ciò che tutti voi lettori state pensando: "Sei davvero maleducata, ti ho semplicemente chiesto come ti chiami e ti ho dato il benvenuto, perché hai risposto così?" Lei rispose, con tono ovvio: "Io posso tutto, ho avuto un passato oscuro in cui mia madre è morta e mio padre mi picchiava, mio fratello era un drogato e mia sorella è morta appena nata con mia madre in un incidente d'auto. Ah, e mio padre è morto ieri".
Discostandosi dalla massa di "Oh, poverina!" "Mi dispiace tanto!" "Come devi aver sofferto!" Alla fine venne cacciato dal tavolo e si diresse verso quello di Serpeverde.
-Che razza di giustificazione è questa?!- Pensò, irritato dalla presunzione della nuova ragazza. -E poi, nemmeno ha pianto mentre raccontava la pseudo storia delle sue tragedie! O mente, oppure c'è qualcosa di davvero strano in quella ragazza-.
Si sedette accanto alla sua ragazza mentre borbottava: "Cacciato dalla mia stessa Casa, pazzesco... sono il loro Prefetto!". "Allora non sono l'unica a cui non piace la ragazza nuova" Constatò lei, vedendo la sua espressione corrucciata. "Su, prendi un po' di patate, ci sarà sicuramente qualcuno che è ancora sano." Lo consolò, mentre osservava la strana Grifondoro dirigersi al tavolo degli insegnanti.
La McGranitt si alzò in piedi, richiamando l'attenzione, e la fece sedere accanto a lei. "Attenzione, studenti, lei è Scarlett Diana Raven McGranitt, mia nipote, per questo sarà autorizzata, ovviamente, a sedersi nel tavolo degli insegnanti, e sarà designata della carica di Prefetto, nonostante venga comunicato precedentemente e non in mezzo al quinto anno".
Percy si strozzò con il bacon.
Mentre si copriva la bocca con un fazzoletto per evitare di far vedere a tutti che aspetto avesse il suo cibo masticato, elaborava la notizia.
"Dovrò fare la Ronda con lei..." Credette di svenire. Alcune proteste si sollevarono ma vennero immediatamente zittite.
C'era qualcosa di molto strano in quella ragazza, e doveva assolutamente scoprire cosa...
SPAZIO AUTRICE😅😕😯😕😯😅😯:
CIAO A TUTTI FUNS SPERO CHE LA STORIA VI SIA PIACIUTA PERDONATEMI PER GLI ERRORI MA NON HO RILETTO E SCUSATE È LA MIA PRIMA STORIA HIHIHI
La smetto prima che mi esploda il telefono.
Momento serio: Volevo divertirmi anche io scrivendo una storia poco impegnata e per nulla seria, ritraendo la tipica Mary Sue dal punto di vista di chi è sano di mente.
La cosa positiva è che creano Mary Sue si può sguinzagliare la propria creatività (sembra assurdo, siccome sono tutte uguali, ma fidatevi che c'è del senso), siccome sono talmente assurde e perfette che basta buttarci qualsiasi cosa a cui si può pensare.
Tanto a qualcuno sembrerà sempre un personaggio ben fatto.
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Mary Sue: Invasione a Hogwarts
HumorE se le Mary Sue riuscissero, in qualche modo, a frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts? E se alcuni studenti, stufi di questi soggetti, decidessero di complottare per eliminare questa calamità?