Sarah e Nick

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Con tutta la forza che ho apro la grande porta di vetro, mi dirigo verso il bancone e mi posiziono alla fine della lunga fila che si è creata prima che arrivassi.

Dopo un'eternità arriva il mio turno, mi avvicino il più possibile al bancone e appoggio le mani sopra.
:"Buongiorno tesoro puoi dirmi il tuo nome e cognome per favore?" Mi chiede la donna davanti a me,
:"certo, sono Sophia Smith" rispondo tutto d'un fiato, la segreteria mi sorride e concentrata inizia a cercare il mio nome sul computer.

Nell'attesa mi guardo un po' intorno e faccio una scelta sbagliatissima... giro la testa verso il portone da cui sono entrata e da dove si vede benissimo il punto in cui sono stata lasciata da sola dai miei fratelli.

Perché non ho importanza per loro? Perché ho l'impressione che per loro io sia solo d'intralcio? Ho le lacrime agli occhi, non voglio piangere qui non ora.

Per fortuna vengo interrotta subito dalla segreteria, che mi porge un foglio con tutti gli orari delle lezioni, ringrazio e inizio la mia scoperta per il campus.

Dopo vari giri nella struttura, dopo essermi persa più di una volta e dopo aver chiesto più volte a persone diverse indicazioni, riesco ad arrivare al bar dei dormitori.

Entro, ordino il solito cappuccino con sopra una spruzzatina di cacao e mi vado a sedere ad un tavolino in fondo al bar.

È così triste e buffo...
sto bevendo un cappuccino da sola in fondo ad un bar pieno zeppo di coppie e gruppi di persone.

Dopo un po' vedo avvicinarsi al tavolo dove sono seduta un ragazzo e una ragazza, non sembrano come gli amici di Max ed Elena, non sono vestiti tutti di nero, non hanno tatuaggi e sono molto più tranquilli o almeno questa è la prima impressione.

I due si avvicinano sempre di più finché me li trovo davanti con il tavolo che ci separava, lei è mora, capelli lunghi e lisci, occhi castani, naso perfetto e sorriso dolce, lui invece il contrario, capelli scompigliati biondi e occhi azzurri, il tutto su un viso perfetto.

Li guardo perplessa aspettando che iniziassero a parlare, e dopo pochi secondi di silenzio la ragazza mi dice:"ciao, ti abbiamo vista qui tutta sola e pensavamo che non ti avrebbe dato fastidio se ci sedevamo qui con te, quindi possiamo?" Indica le due sedie vuote dal loro lato, non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie, veramente volevo sedersi con me?
Ma poi mi accorgo che è tutto vero,
:"Cer...certo, nessun... problema" rispondo insicura.

I due si siedono e sorprendendo tutti, compresa me stessa faccio il primo passo e mi presento con un sorriso timido:" io sono Sophia",
:"Io sono Sarah" replica la ragazza, poi si presenta il ragazzo:"Io invece sono Nick".

Il giorno in cui ti ho incontratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora