Capitolo 3- Ren

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Un profumo di caffè, e qualcosa di dolce, mi sveglia. Sbadiglio rumorosamente, mi stropiccio gli occhi e vado subito in bagno.

Faccio quello che devo, e una volta uscita trovo il mio bagaglio davanti all'armadio.

Scosto la tenda, vedendo il manto bianco e soffice che si estende per tutto il perimetro. Nevica ancora e molto forte. Forse non è il caso di uscire, questa mattina. Aspetta, ma che ore sono? Trovo una sveglia analogica sul comodino, che segna le undici. Ho davvero dormito come un sasso!

Due lievi tocchi alla porta.

«Sono sveglia.»

«Bene. Buongiorno, la colazione è pronta.»

«Mi vesto e scendo subito, grazie.» Nessuna replica, ma sento i passi che si allontanano. Non ci metto molto; tiro fuori una maglietta, un paio di pantaloni e una felpa leggera. Mi vesto al volo, infilo le scarpe e corro di sotto. Faccio per un attimo fatica a rammentare dove devo andare, ma il profumo del dolce mi aiuta.

Entro in cucina e li trovo affaccendati attorno alla penisola.

«Buongiorno» saluto.

«Ehi, ben svegliata! Colazione in arrivo...» Ren è molto allegro, beato lui. Dark, come al solito, è calmo e tranquillo.

«Siediti» mi si rivolge, dandomi una penetrante occhiata.

«Avevi ragione, sai, su quello che mi hai detto nel traghetto.»

«Lo so... ma non ho altro.» Faccio spallucce, non potendo rimediare.

«Beh, tra poco non lo dirai più. Entreremo direttamente dal garage, così non prenderai freddo. E poi andremo dritti sulla terraferma. Il tour di Sinner Lake lo lasciamo per ultimo, non appena sarai vestita in modo adeguato.»

«Agli ordini!» scherzo, sentendo una gioia mai provata.

Ren mi passa un piatto colmo di frittelle ai mirtilli, ricoperte di cioccolata. Un bicchiere di succo d'arancia, e una tazza fumante di caffè.

«Dite la verità, è tutta una macchinazione per farmi diventare un pallone!» scherzo, attaccando il cibo come se non mangiassi da secoli. Mi fanno compagnia, senza ingozzarsi come me.

«Mangia piano o ti sentirai male. Non c'è fretta, i negozi sono aperti fino alle otto di sera.»

«Scusate, è che ho molta fame. La roba che ci davano lì non è buona come questa.»

«Non sapevano cucinare?» il tono di Ren è basito.

«No, non è questo, è solo che non avevano materiale di qualità. Ti dico solo che le frittelle sapevano di biada, perché usavano il preparato già pronto.»

«Che schifo!» fa una faccia orripilata. Alzo il pollice, mentre mi infilo in bocca un'altra generosa porzione di cibo. In poco ho spazzolato tutto, quasi mangiandomi anche il piatto.

«Sto scoppiando, ma ne è valsa la pena. Sei uno chef stellato, caro padre adottivo.»

«Ah, niente padre adottivo. Ren e basta! Comunque, grazie del complimento. Andiamo a fare compere, prima che sottraggano i vestiti migliori.»

«Posso almeno lavare i piatti? Mi sento inutile senza fare nulla.»

«Neppure per sogno. Prima cosa, abbiamo la lavastoviglie. Seconda cosa, abbiamo un esercito di donne delle pulizie, che saranno qui a breve.» Mi spiega Dark.

«A quest'ultimo punto ci ero arrivata da sola. La vedevo dura rassettare questa magione in due.»

«Sei scaltra. Adesso andiamo, prima che ci prenda di peso e ci trascini fino alla macchina.» Mi strizza di nuovo l'occhio, io gli sorrido raggiante.

Adottata dal Vampiro Solo Su Amazon. Pubblicata 11/05/2019.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora