Ultima volta

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È quasi passato un anno da quel compleanno da incubo e in tutto questo tempo ci sono stati alti e bassi tra me e Morgana, ma i periodi brutti duravano sempre poco perché io lasciavo correre qualsiasi cosa pur di non litigare. Non sempre gli ostacoli ce li creiamo noi, ma a volte anche una forza astratta può rimescolare le carte del gioco, che sia un Dio, il destino o la sfortuna. Gun sta per cambiare casa e andrà più lontano. Non ci saranno chissà quanti chilometri a dividerci, ma essendo entrambe non ancora patentate sarà più difficile vedersi.
Entro nella sua villetta e trovo il salone pieno di scatoloni e altri oggetti che aspettano di essere messi nei loro pacchi. Mi accoglie anche Lola, l'amata gatta tigrata di Morgana che come ogni volta mi fa le fusa e la saluto sciogliendomi dalla tenerezza. La mia amica mi mostra vecchi giocattoli, libri e vestiti che non avevo mai visto raccontandomi la storia di ognuno di loro ed io l'ascolto rapita come tutte le volte che comincia un discorso. C'è sempre qualcosa in più da imparare di lei, vorrei sapere tutto. In camera sua saltano fuori alcuni diari segreti che lei scriveva quando era piccola e mi legge qualche pagina per farci delle risate. Mi sento così legata a Gun in questo momento perché mi rivedo in quella bambina che scriveva affranta con un italiano un po' sghembo di problemi infantili che ora fanno sorridere. Scrivevo anche io della mia vita piuttosto che parlare con qualcuno, ma da allora non ho mai smesso a differenza sua e se Morgana leggesse tutte quelle pagine che parlano di lei probabilmente mi chiederebbe di sposarla in segreto. A volte ci chiamiamo davvero "moglie", ma in questo caso l'ironia è una linea sottile tra lo scherzo e l'inaspettata speranza di voler essere sul serio la sua metà.
Morgana mi lascia momentaneamente da sola nella stanza ed io giro su me stessa osservando lo spazio semi vuoto. Mille ricordi vorticano nella mia testa: la prima volta che sono entrata nella cameretta ammirando le pareti lilla e l'arredamento gotico, le risate fatte giocando al computer e leggendo riviste, lei che mi trucca mentre ascoltiamo i nostri album preferiti, le lunghe chiacchierate serie sul letto e i suoi consigli, i silenzi condivisi sul balconcino mentre lei fuma e insieme scrutiamo le nuvole...
I miei occhi cadono su uno dei pochi oggetti non ancora inscatolati, inerme in quell'angolo a fissarmi in tutta la sua bellezza: il basso nero di Gun. Lei ha messo da parte il sogno di suonare in una band prima di legare con me e questo mi rattrista perché sarei voluta piombare nella sua vita in tempo per prenderla per mano e fermarla, dirle che "suono la chitarra elettrica" e che "potremmo creare qualcosa insieme". Adesso ha altre passioni e non ha più tempo per il basso mentre io rimango qui fantasticando su come sarebbe potuto essere un progetto tutto nostro. Gun è tornata, adesso siamo in due a guardarci intorno. La malinconia si fa spazio nei nostri cuori e un dolce dolore ci fa commuovere col pensiero che questa è l'ultima volta che stiamo insieme in questa casa, ma soprattutto l'ultima volta che siamo così vicine.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 15, 2019 ⏰

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