Parte 3

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"Ehi Louis!"

Un giovane ragazzo impacciato, quasi traballando, stava affrettando il passo, cercando di raggiungere il castano che tranquillo stava camminando, fucile in mano, sguardo alto

"Ehi Louis!"

Lo chiamò di nuovo, facendolo voltare leggermente.
Non poteva ancora ignorarlo, era divertente ma erano già cinque volte che lo chiamava.

Se avesse continuato ad urlare così forte e a fare tutto quel casino con lo sbattere del metallo del suo equipaggiamento, avrebbe attirato altro che i soldati nemici appostati nella zona, ma ogni Crucco che aveva invaso la Francia.

"Ti sento Rodgers, falla finita di urlare".

Il ragazzo finalmente lo raggiunse e lo affiancò camminando vicino a lui nell'erba alta che gli arrivava fino ai fianchi.

Stavano arrivando ad un piccolo villaggio, costeggiando una strada, avevano camminato per parecchi chilometri quel giorno. Non avevano incontrato nessuno. Nessuno, solo contadini e mucche.

"Ehi, hai una sigaretta?"

Lo sguardo glaciale di Louis lo fulminò in pieno e un sorriso sghembo gli nacque sul viso

"Cos'è le hai finite Rodgers?"

L'altro si grattò la nuca sotto l'elmetto sorridendo

"Beh, diciamo che non voglio rimanere senza"

"E io sarei lo stronzo a cui vuoi scroccarle?"

"Beh...ho già chiesto anche a Malik ma sta fumando l'ultima, Payne non fuma e quindi pensavo..."

"Malik sta fumando l'ult...?"

Si girò verso sinistra dove a meno di sei metri da lui un ragazzo moro con i lineamenti taglienti, occhi ambrati e pelle olivastra, stava fumando una sigaretta in silenzio.

I loro sguardi s'incontrarono e il moro sorrise strafottente guardando poi di fronte a sè con indifferenza, avvicinando il mozzicone alle labbra con le dita affusolate

"Certo come no, se Malik avesse solo quella non sarebbe così tranquillo, bastardo!"

Lo sussurrò e rise incrociando di nuovo lo sguardo del moro

"Horan invece che dice? Non può chiederla al folletto verde dentro il suo zaino?"

Lo disse a voce alta e si voltò indietro

"Ehi Horan tu come sei messo a..."

"Ti ho sentito Tomlinson, non rompere i coglioni!"

Il biondo irlandese era in fondo alla fila, chiudeva il gruppo, la voce leggermente più forte per farsi sentire.

"Stronzo!"

disse Louis mentre rideva

"Beh Rodgers allora proviamo con J..."

"Dagli quella stramaledettissima sigaretta Louis!".

Una voce si sentì forte e chiara poco davanti a loro, in testa al gruppo.

Louis rimase zitto un secondo, la mascella subito contratta.

Quella voce decisa e appena un'pò roca, la conosceva bene.

Non si faceva zittire da nessuno, figuriamoci da lui.

"Che cazzo vuoi Styles, fatti i cazzi tuoi, la sigaretta gliela dò se voglio, non se me lo dici tu chiaro?"

Frugandosi veloce nelle tasche dei pantaloni tirò fuori due sigarette dal pacchetto morbido.
Nessuno poteva dirgli cosa fare, nessuno, nessuno, nessuno,mai.

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