Parte 5

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Un'esplosione fortissima fece saltare in aria una parte del panzer, che adesso avanzava lento mentre bruciava, ma non intendeva fermarsi.

Le mine di Niall avevano funzionato, per metà ma avevano funzionato.

Zayn era tornato nella fossa, al riparo insieme ai suoi compagni.
Aveva centrato almeno dieci nemici, ne restavo pochi, ma avevano le granate, e questo era davvero un gran casino.

La prima che il nemico aveva lanciato, era già esplosa poco vicino a loro. Senza beccarli. Ma gli fischiavano le orecchie.

Uniti, cercando di non prendersi una scarica di pallottole, sparavano a loro volta contro il nemico. La terra nera intorno a loro li avrebbe riparati ancora per poco.

Dovevano agire in altro modo, dovevano uscire allo scoperto. Lanciarono anche loro tre granate. Con tutta la forza che avevano.

Precisi.

Sentirono delle urla.

Centrati, brutti bastardi.

La guerriglia era concitata, credevano davvero di farcela.
Volevano farcela.
Volevano riuscirci.

Poi improvvisamente silenzio.

Non sparava più nessuno. Si erano fermati e loro di conseguenza. La nebbia iniziava a diradarsi. Si sentivano flebili i gemiti dei feriti. Il caldo iniziava a farsi sentire. Le fronti sudate, grondavano. Erano concentrati a non farsi ammazzare. In affanno per l'adrenalina in corpo e per la furia che avevano dentro. Non capivano cosa stesse succedendo.

Si guardarono tra loro.

"Che cazzo succede?"

chiese Liam, Louis lo zittì con un gesto della mano.

Ascoltavano.

Cercavano di capire con l'unico senso a loro vantaggio, cosa stesse succedendo.

Louis richiamò l'attenzione di Harry con un flebile fischio.

Un richiamo che si facevano spesso tra loro.

Gli fece dei segni ed Harry capì.

Era un suicidio.

Ma dovevano farlo.

"No vaffanculo!"

intervenne Zayn a bassa voce, che aveva capito chiaramente le loro intenzioni

"Non potete farlo"

"Sta zitto Malik, non possiamo fare altrimenti!"
lo ammonì Harry.

L'idea era quella di fare da diversivo per i loro compagni. Il gruppo sarebbe indietreggiato guardandogli le spalle, mentre loro due sarebbero avanzati lanciando l'ultima granata rimasta verso il carro armato, prendendo così un pò di tempo per attaccare di nuovo.
Fermandolo definitivamente.

Sperando di fermarlo definitamente.

Era un suicidio vero.

Ma qualcuno doveva andare.

Harry senza Louis non poteva farlo.

Louis senza Harry non si muoveva.

Il loro tacito accordo li vedeva entrambi vivi o entrambi morti. Non c'era alternativa alcuna. Senza aspettare oltre.

Si sollevarono dalla fossa e cercarono di avanzare. Louis lanciò fortissimo la loro unica granata.
L'unica cosa che avevano.
La loro ultima speranza.
Harry iniziò a sparare una scarica di proiettili verso il nemico.

Sentirono il rumore di un esplosione forte.

Il cingolato finalmente aveva ceduto.

Colpito.

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