Capitolo 2: Giorno di prova

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Ed eccoci di nuovo qui. Adesso vi racconterò quello che successe quel giorno, quel fatidico giorno..

..oggi inizia il mio giorno di prova e non vedo l'ora sinceramente perché posso costruirmi il mio futuro se tutto va bene. Mi alzo tutta gassata, vado a fare colazione con una bella tazza di caffè latte e dei biscotti. Io di solito non sono una che si alza sempre di buon umore, tutto già truccata con i capelli apposto come in America, no, io mi sveglio con i capelli tutti arruffati, senza trucco e con la faccia da rincoglionita.
Una cosa importante che non si deve fare con me è: parlare appena sveglia. Non mi dovete parlare o fare domande quando mi alzo perché io sarò in piedi ma il mio cervello non è ancora connesso, cavolo. Quindi penserete che nessuno della mia famiglia mi parli appena sveglia, beh vi sbagliate!!

Mio papà subito a chiedere dove ho messo questo elettrodomestico ieri sera, se ho dato da mangiare al cane, se mi sono lavata la faccia, se ho fatto colazione ecc...ma io dico io non mi ricordo neanche cosa ho mangiato ieri figurati dove ho messo un coso elettrico e poi se mi sono appena svegliata e mi hai visto scendere come posso aver già fatto colazione? Come ho fatto a dar da mangiare al cane se sono appena scesa? Ma dico ma ci sei o ci fai? Vabbè dai è mattina per tutti!!

Il mio turno iniziava alle nove del mattino, quindi dovevo sbrigarmi. Finita la colazione, mi feci una piccola doccia super veloce, mi lavai i denti, mi vestii e mi truccai. Per me l'eyeliner non manca mai al mio make up, mi sento a mio agio con l'eyeliner dico sul serio.

Per arrivare in questo rinomato locale devo prendere il bus, consapevole che di sicuro arriverà in anticipo faccio una bella corsetta per arrivare il più prima possibile in fermata, e ci avrei scommesso che sarebbe arrivato in anticipo, salii e timbrai il biglietto.

Una volta scesa dal bus, mi incammino per quei dieci minuti da strada da fare per arrivare alla mia destinazione. Sono davanti a questo mega locale, fuori c'è un'insegna con il loro logo; lo si potrebbe vedere fino in Russia da quanto grande è; a fianco c'è una vetrata dove sono esposti le torte e i gelati di vari gusti (molto molto buoni credetemi!!). Soglio la porta fatta tutto di vetro, ed entro. Mi presento e chiedo se c'è la titolare. Una volta fatta a tutti la mia presentazione, mi vado a cambiare con la loro divisa: pantaloni nera con scarpe nere, camicia bianca a maniche corte con sopra un grembiule nero con la scritta del loro logo in alto a sinistra. Dopo che l'ho messa, mi sono guardata allo specchio e vedevo che avevo ancora lo stesso sorriso da quando mi sono svegliata, ero davvero felice.

Tornata, vengo seguita da una signora che avrà avuto sulla quarantina d'anni. Mi fa spiegato alcune cose ad esempio come funziona quando arrivo i clienti, come funziona quando si è in sala, come funziona quando qualcuno chiede da qualcosa per asporto. Detto ciò mi lascia con un ragazzo; due anni più grande di me; in sala. Lui mi spiega quali sono le sue mansioni, come si prendono le comande, cosa si fa quando arriva l'ora di pranzo ecc.. Quando ho visto il palmare sono rimasta sotto shock e ho chiesto al mio collega di cui non ricordo il nome:" Ma sto' aggeggio lo dovrò usare anch'io?" lui fece una piccola risata molto probabilmente per la faccia che avrò fatto:" Si, ma tranquilla intanto facciamo un passo alla volta. Non è così complicato come sembra" disse andando nella direzione di un tavolo dove c'erano quattro signori che dovevano ordinare. Io ascoltai tutto ciò che diceva Bruno al come iniziare una conversazione al cliente al come chiuderla.

Si era fatta l'ora di pranzo, adesso bisognava preparare la sala da colazione a pranzo. Bisognava mettere la tovaglietta di color verde acqua, poi il tovagliolo che andava in centro alla tovaglietta, poi le posate: la forchetta a destra e il coltello a sinistra ed infine il bicchiere andava posizionato in alto a destra. Wow quanta raffinità!! Non penso che ai clienti colpisca molto il modo in cui sono messe le cose no?!

Comunque io feci tutto quello che faceva Bruno. Lui prese le comande, io portai ai tavoli, l'acqua, il cestino del pane e tutti i loro ordini. Insomma ho servito i clienti. Quando si erano fatte le tre del pomeriggio cominciammo a sparecchiare tutto e preparammo la sala per il pomeriggio, come li avevo trovati all'inizio. Ho pulito la sala, spazzato e lavato. Devo dire che come giorno di prova non è andato così male anzi diciamo quasi che mi sono divertita.

Finito il mio turno mi reco di sopra negli uffici, quando entro nella stanza trovo il titolare con sua moglie e due signore abbastanza giovani. Mi hanno convocato lì perché volevano dirmi come sono andata, come mi sono trovata e se ho trovato difficoltà, devo dire all'inizio quando mi era stato detto che dovevo andare negli uffici ho temuto il peggio, credevo che mi avrebbero mandato via di già. Gli ho detto che mi sono trovata bene, sono stati tutti gentile con me, mi hanno spiegato molto bene il mio lavoro quello che fanno e che per il momento non ho trovato difficoltà, ma mai dire mai.

Esco dagli uffici e una volta fuori e sorpassato il cancello d'entrata per il personale, tiro un lungo e pesante sospiro...alla fine nel tornare a casa mi sono fermata in questa pasticceria che io amo e che si trova vicino a casa, per prendere dei pasticcini per festeggiare e perché sono felice. Tendenzialmente quando sono felice non mangio i dolci anche perché preferisco di più il salato al dolce, ma ho pensato di condividere la mia felicità con la mia famiglia.

SPAZIO AUTRICE

PALMARE: è come un mini computer, un cellulare con un applicazione che è fatto apposta per la ristorazione. All'inizio era davvero complicato perché era tutto così confusionario, ma poi una volta presa la mano sai come gestirti.

Se avete qualche domanda non esitate a chiedere eh, risponderò molto volentieri. E mi raccomando fate girare questa storia, votate, mettete like, lasciate un commento e io farò altrettanto!!!

Con questo passo e chiudo!!!

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