Capitolo 3: Iniziativa lavorativa

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Esatto, come si può capire dal titolo di questo capitolo, ho iniziato a lavorare.

Lavoravo e contemporaneamente dovevo finire anche l'anno scolastico. Diciamo che ero a metà anno mi mancava poco per finirla.
Arriva un giorno a scuola in cui il prof di religione (madonna quando parlava chiudeva gli occhi, ma a chi stai pensando a Gesù? Fissa un punto sul muro e sta lì immobile...siamo sicuri che insegni religione?) dice che una volta conclusa la scuola quest'estate noi possiamo passarla a lavorare, fare le nostre vacanze oppure passarle a studiare perché a settembre riprenderemo la scuola da metà settembre fino alla fine del mese per gli esami.
Cioè fatemi capire bene: avete prolungato gli esami portandoli a settembre? Ma state scherzando??
Ovviamente tutti gli studenti erano contro sta decisone però secondo voi le cose sono cambiate? Ma certo che NO!! ma ti pare?

Loro hanno pensato di fare così perché l'anno scorso avevano detto che avremo fatto due gite di cui una all'estero, avremo potuto fare le pratiche fuori dalla sede e tante altre cose...secondo voi le abbiamo fatte tutte queste cose che ci avevano promesso? NO! Loro non sono organizzati ma per niente. Quindi siccome nemmeno loro non sanno che fare ci prolungano gli esami, per farci studiare tutta l'estate. Ma se volete che lavoriamo anche, dove troviamo il tempo per studiare?

A lavoro
Stavo andando su in ufficio per comunicarlo ai titolari, loro avendo una figlia molto più piccola di me mi compresero:" Guarda Deborah se vuoi a Settembre puoi stare a casa, studiare per gli esami e finirli in tranquillità, e una volta terminati ritorni da noi" mi sono venuti incontro e quindi non potei non abbracciarli . Erano delle persone di buon animo specialmente la moglie lei è una persona simpatica, intelligente una bellissima persona e di buon cuore.

Non ve l'ho detto?
Ero stata assunta da loro!!!!!! Dopo il giorno di prova che si era allungato a venti giorni di prova, hanno deciso di assumermi perché gli sono piaciuta fin da subito, gli sono stata simpatica e perché sono umile.
Dunque, avevo un lavoro...finalmente ho trovato un lavoro in cui potevo crescere e in cui avrei potuto creare il mio futuro.

Fino alla fine della scuola passai i giorni a lavorare e andare a scuola, andare a scuola e a lavorare. Per me era un po' faticoso e molto stancante questo lo videro tutti quanti compresa la scuola, i miei amici e i colleghi di lavoro.
A scuola andava tutto bene, studiavo, facevo le verifiche insomma le site cose che si fanno a scuola no? Mentre a lavoro anche li andava tutto molto bene, avevo instaurato un buon rapporto con i titolari, piano piano conoscevo sempre di più i miei colleghi, avevo fatto amicizia con una mia collega che aveva fatto la mia stessa scuola. Cominciammo a sparlare dietro dei professori, li prendevamo in giro, almeno quando avevamo il turno insieme sapevamo di cosa parlare, ma non solo di quello anche come andava li, come andava a casa insomma parlavamo del più e del meno.

Un giorno ero in spogliatoio a cambiarmi per iniziare il mio turno del pomeriggio. Quando, spaventadomi a morte entrò mi chiese se mi fido di ******* io gli dissi di si che mi fido e lei ri rimando mi ha detto una cosa che non me lo sarei mai aspettata. Questa persona con cui ho preso confidenza tutto quello che gli ho detto riguardo al lavoro (che erano tutte cose positive per fortuna) lo disse a tutti..A TUTTI. Ma io dico sei scema?
Una volta entrata nel locale sentivo la tensione nell'aria e stavo cominciando ad agitarmi sempre di più. La vidi là, incrociati i suoi occhi le feci il segno di venire qua, quando si piantó davanti a me con una nonchalance e mi disse in modo tranquilla:"Tutto bene Deborah?" Gli chiesi subito perché l'ha fatto, dopotutto quello che ho fatto per lei che mi sono confidata con lei giurandomidi non dirlo a nessuno, lei mi pugnala in questo modo.

Lei non mi rispose e se ne andò.

Lavorammo bene e trattando i clienti con amore e cura sempre sorridendogli. Ma sentivo che c'era qualcosa sul rapporto mio e di quella traditrice, qualcosa di diverso.

Finito il turno, tornando a casa non l'ho detto ai miei genitori perché non ne avevo le forze oppure non volevo che si preoccupassero di me.

SPAZIO AUTRICE
Se avete visto ho lasciato questi segni in una frase ****** per non rivelare il nome della mia collega. L'ho fatto per privacy. Comunque se avete domande non esitate a chiedere😗

Oggi pomeriggio pubblicherò il quarto capitolo🦄 attendetelo con pazienza per favore😀 grazie mille❤



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