Capitolo 3

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Andai in camera sua,la vidi li sul letto seduta *dimmi dai che c'è?* chiesi appoggiandomi alla porta *mi posso fidare?* chiese seria *aah che palle si,fidati* dissi alzando gli occhi al soffitto *praticamente..A scuola vengo bullizzata, più di una volta hanno messo le mani dove non dovevano e hanno fatto anche altro..ogni mattina mi rubano il pranzo,non lo sa nessuno oltre te..volevo dirtelo così perché avevo bisogno di parlare con qualcuno che non mi conoscesse veramente* le lacrime la interruppero,l'istinto di abbracciarla era forte,forse nel mio cuore da stronzo si stava creando qualcosa del genere,ma mi feci forte e non l'abbracciai,ci ho messo tanto a crearmi questo carattere da stronzo,non potevo rovinare tutto adesso che avevo finito *domani ti accompagno a scuola in ducati* affermai passandole un fazzoletto *ma mamma non vuole* disse tirando su col naso *ma mamma non lo saprà* affermai io uscendo dalla camera,andai nella mia stanza e mi addormentai affianco al orsacchiotto che regalai a Jacky il giorno prima che andasse via.

Il giorno seguente

Non mi svegliavo così presto dai tempi dei lavori forzati in carcere,mi preparai e andai a prendere l' altro casco che era in macchina *Ally io sono giù* le dissi mentre si preparava,fui bloccato dalla madre *che vuoi da mia figlia?* chiese fissandomi negli occhi,sputava gia odio così presto,la evitai e scesi in garage,dopo poco vidi scendere Ally con dei pantaloni neri ed una magliettina viola a maniche corte *nono non sali in moto vestita cosi* le dissi passandole la giacca in pelle *ma oggi..nulla la metto..vuol dire che staranno di più* disse lei con volto basso *oggi?* rimandai la domanda *nulla andiamo* disse salendo in moto *tu non entri a scuola se non mi dici oggi cosa succede. * affermai sicuro di me *non t'importa ok!?* disse incazzata,scalai in prima ed aprii quasi tutto così da farle paura *parli o no?* chiesi rallentando *no.* rispose,accelerai dinuovo facendo sorpassi azzardati a 120km/h in città *ok ok parlo parlo* mi urlò dal casco,mi fermai dietro la scuola dove di solito si recano i bulletti per il pranzo da prendere,lo so perché ci avevano provato anche con me peccato che gli diedi parecchio filo da torcere. *allora?* chiesi spegnendo la moto *non è facile..arrivaci..maglietta così scollata..oggi c'è tette e bocca* disse lei,al primo colpo non capii *cos? Ti stuprano per caso?* chiesi sperando in una risposta negativa,ma non mi arrivò nulla anche se quando chiesi capii visto che aveva abbassato lo sguardo *ci sono io* affermai facendola scendere dalla moto *eccolo la il capo..io vado,ciao Arthur* mi salutò con un velo di vergogna sul volto,continuai a guardarla da lontano fino a quando quello li non le mise le mani addosso per la giacca,mi affiancai e sgasai forte *coglione!* urlò il bullo,e io questo aspettavo,una provocazione,tornai indietro e spensi  la moto *parlavi con me?* chiesi al bulletto con ancora il casco messo,la puzza di merda si sentiva da lontano e niente mi toglie dalla testa che non si sia cagato addosso *si con te.* rispose duro cercando di farmi paura e mi spinse *senti qua nanerottolo,quella lì è mia sorella,io a distruggerti ci metto poco e niente. E che non ti venga in mente di chiamare i tuoi amichetti per toccare mia sorella o non avrai una vita facile.* dissi mentre gli storcevo un braccio fino a farlo mettere in ginocchio,lui non disse una parola e quando lo mollai scappò a gambe levate *sorella?* mi disse avvicinandosi a me *non ti ci abilitare,ora entra che è tardi* dissi risalendo in moto,andai finalmente a casa *ho buone notizie* disse mio padre alla sua compagna *tipo? Se ne va?* chiese lei *si,gli ho fatto una registrazione oggi mentre picchiava un ragazzino* disse fiero di se,avevo la tentazione di entrare e parlare ma avevo promesso che non lo avrei fatto quindi decisi di andare in macchina perché la moto era a secco,mi suonò ancora il telefono,era Ally *mi vieni a prendere? È successo un casino* mi disse in lacrime senza nemmeno farmi parlare,capii che era urgente dal suo tono di voce spaventato,tirai ogni marcia della mia piccola Swift Sport,arrivai a scuola dopo pochissimi minuti *Allyson Hornet deve uscire prima* dissi al bidello,lui andò in classe *non c'è,manca da qualche ora* mi disse stranito il bidello
Cazzo.
Appunto. Dove Cazzo è!?
Mh..pensiamo..bocca..tette..
NEL BAGNO DELLA PALESTRA!
Mi misi a correre come un matto in quella scuola che non faceva altro che darmi orribili ricordi di me,non sentivo più niente. Ad un tratto sento delle urla familiari,entro in bagno e vedo Ally a terra piena di sangue e 3 ragazzi che le davano calci *oh Cazzo fai!?* dissi ad uno di loro tirandolo su di me e sferrandogli qualche cazzotto in pieno volto,il secondo mi prese per il collo da dietro e quando l'altro era pronto a sferrare il suo pugno io mi girai cosi che quello colpì il suo amico,era una lotta a sangue freddo,Ally sul pavimento sporco piena di sangue e lividi e questi 2 attaccati a me,andai indietro liberandomi dei 2,ormai erano stanchi di prendere cazzotti,presi l'ultimo di loro e lo sbattei al muro del cesso facendolo cadere dentro esso,in fine presi per mano Ally e la portai via con me in auto *hai bisogno di qualcosa?* chiesi leggermente più premuroso del solito *nono basta cosi..* disse cadendo in lacrime mentre cercava di non sporcare la macchina
Dai,per una volta uno strappo lo possiamo fare
No
Dai,solo uno,ha bisogno di te
No,sono un mostro non voglio che si affezioni
Vuoi davvero passare la tua vita così Ar?
No..
Allora abbracciala
*ally* attirai la sua attenzione *vuoi..beh vuoi appoggiarti?* le chiesi con dolcezza,lei si appoggiò allo sportello *ma no,a me vieni qui dai* dissi porgendole un braccio

Arthur GlynneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora