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Chiudo la porta di casa alle mie spalle. Lascio cadere atterra la giacca che reggevo con il braccio.

Appena rientro, Trina mi viene in contro con quel sorriso che la caratterizza rispetto a molte altre persone.
Non appena noto il suo volto sorridente avvicinarsi accompagnato dalle sue braccia magre e toniche che si aprivano in segno di abbraccio, sento le lacrime che iniziano a scendere lungo i lineamenti del mio viso ed è in quel momento, che mi getto tra le braccia di Trina e lascio sfogare tutti i pensieri negativi che da quella mattina mi stavano assillando.

<Ei, piccola perché piangi? Cosa è successo da Peter?...vi siete lasciati?>
Mi stacco da Trina e mi asciugo le lacrime con il dorso della mano, sono davvero felice che sia presente una figura come Trina nella mia vita. Prima per me la persona più vicina ad una madre era Margot, ma ora preferisco molto di più vederla come avrei sempre voluto...una sorella maggiore.

Ed eccola che entra in salotto e viene verso di noi, anche lei preoccupata nel vedermi piangere.

<Lara Jean che succede? Perché stavi piangendo?>
Sono davvero contenta che sia ancora qui.

<Ora vi racconterò tutto, ma per favore, potreste prima aiutarmi a portare in camera mia il borsone?>
<Certo> Margot prende il mio borsone e sale le scale con un'espressione ancora confusa e preoccupata.

<Tesoro hai mangiato? Vuoi una tazza di tè?>
Trina è sempre così gentile
<Si grazie! Ne gradirei tanto una...non ho fatto colazione da Peter, sono tornata subito a casa>.

Cinque minuti dopo Trina, Margot ed io siamo sedute in salotto con una tazza fumante di tè.
<Beh...qualche giorno fa sono uscita con Peter e mentre guidava Genevieve gli ha mandato un messaggio in cui scrisse che aveva bisogno del suo aiuto per qualcosa.>

Margot si acciglia subito non appena sente quel nome...<Non ci credo...ancora lei...questa ragazza è fin troppo presente nella tua vita sorellina..> almeno lei la pensa come me...in fondo, siamo sorelle, no?
<Già, lo penso anch'io...comunque, Peter mi ha detto che aveva bisogno che lui la aiutasse con l'iscrizione del suo ragazzo all'UVA, cosa a cui io non credo minimamente...>

<Ma non esistono persone che l'università assume apposta per occuparsi delle iscrizioni?> Trina mi legge nel pensiero, è una tale fortuna per me averla accanto...

<Si, per questo non credo a questa storia...comunque stamattina, mentre scendevo a fare colazione, mi sono fermata davanti alla porta chiusa del bagno di Peter e l'ho sentito mentre diceva a Gen di stare tranquilla e che lui avrebbe trovato un modo per aiutarla...>

<Beh, ne hai parlato con Peter? Magari la sta aiutando davvero con l'università..>
<Si Margot, gli ho parlato ed è proprio questo il punto...> di nuovo, la gola mi stringe in un magone, sento che se pronuncerò ancora qualche parola i miei occhi diventeranno due cascate. Intanto Trina va in cucina a lavare i piatti e rimaniamo soltanto io e mia sorella.

<...io ho provato a chiedergli spiegazioni e lui...ancora una volta, ancora una fottutissima volta... mi dice che ha promesso di non dire niente a nessuno!> ormai sono in lacrime e non riesco a fermarmi
<Margot, ti rendi conto che esattamente come la scorsa estate, lei gli chiede di stare zitto e lui non si confida neanche con me, la sua ragazza! Lei me lo porterà via... me lo sento!>

Margot mi abbraccia e poi appoggio la mia testa sul suo grembo...

<Lara Jean, Peter mi sembra abbastanza sveglio...sono sicura che Genevieve non riuscirà a portartelo via>
<Margot...secondo te, cosa dovrei fare?>

<Non lo so sorellina...non ho mai avuto questo tipo di problema con Josh o Ray...ma se fossi in te proverei a fargli capire che può fidarsi ciecamente e che se ne parlerà con te, magari potrai aiutarlo ad aiutare Genevieve..>

Tutte Le Volte Che Ho Scritto Ti Amo 4. -Scelgo te-💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora