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<Peter, di cosa avrà bisogno Genevieve?>
<Non lo so, però credo sia importante, la chiamerò dopo>
<Oh, okay...>

<Ei, Lara Jean, tranquilla lei ora ha un ragazzo e io non ho occhi per nessuna se non per te> Peter mi accarezza la coscia con la mano per rassicurarmi, e parlandomi così riesce pienamente nel suo intento; sentire le sue labbra sulle mie è una sensazione impagabile, ora vorrei semplicemente che tutto rimanesse così per sempre.

La strada per arrivare in città è davvero lunga, Peter abbassa i finestrini e io cerco di accarezzare questo fresco vento estivo mentre la musica ad alto volume invade la corsia dell'autostrada come il profumo dei biscotti appena sfornati invade ogni angolo della casa.

Ad un tratto, alla radio, passano la canzone del nostro primo lento. Quella canzone per me significa tanto: il primo lento con Peter, il primo ballo con Peter e la prima volta che mi sentii veramente sua.

Peter sa bene quanto questa canzone sia importante per me ed io so quanto lo è per lui. Ascoltandola chiudo gli occhi e stringo forte la mano di Peter, riesco a ricordare perfettamente il ballo di fine anno, Peter con lo smoking ed io con il mio vestito rosa.

Ricordo anche la festa a sorpresa che Peter organizzò per il mio compleanno subito dopo il ballo, è stata una delle sorprese più belle. A volte penso davvero di non meritare un ragazzo come dolce e premuroso come lui.

Nel giro di mezz'ora siamo già arrivati a Chapel Hill, Peter parcheggia e poi apre la mia portiera. Tende la mano verso di me, come un vero cavaliere e questa cosa mi fa ridere e arrossire allo stesso tempo.
<Grazie> accidenti a lui e al suo essere adorabile...
<Non c'è di che madame>.

Arriviamo al centro della città e ci mettiamo seduti su una panchina, mano nella mano. Seduta qualche panchina affianco a noi c'è un'anziana signora che lancia briciole di pane ai piccioni. Mi ricorda molto Stormy, anche lei mi manca tanto, ricordo ancora il bellissimo diamante rosa che mi regalò. Quella purtroppo fu l'ultima volta che la vidi. Quel diamante l'ho indossato al ballo, una delle notti più belle della mia vita.

Di colpo mi intristisco pensando a Stormy e al passato, la malinconia e la nostalgia si stanno facendo spazio nel mio cuore che però Peter riesce a scaldare stringendomi forte a sè.

Inizia a tirare un po' il vento e Peter mi da la sua felpa, per me è davvero gigante, potrebbe quasi farmi da vestito. Però è molto calda e il suo profumo è un qualcosa di magnifico.

Ci stiamo godendo il pomeriggio e la splendida vista degli alberi in fiore intorno a noi, quando all'improvviso il vento fa volare la rosa che Peter mi aveva regalato quella mattina e che avevo appoggiato, accanto a me, sulla panchina.
La rosa vola fin dentro la fontana di fronte a noi e Peter per correre a prenderla ci cade perfino dentro.

È stata la scena più esilarante che abbia mai visto.

Sto ancora ridendo e lo guardo mentre si strizza la maglietta, per fortuna è ancora estate.
<Ei, smettila di ridere! Sono caduto nella fontana solo per te.>
<Scusa. Lo so, ed è per questo che ti amo> lui mi prende in braccio e mi bacia dolcemente, in questo momento non mi importa che sia bagnato, adesso contiamo soltanto io e lui...

<Ei, siamo in pubblico> Peter sa quanto mi imbarazzino queste cose,
<Lo so, ma voglio che tutti vedano la mia piccola>
<Non sono poi così piccola> perché tutti devono sempre fare battute sulla mia statura?! Questo non lo capirò mai...
<Si, ma questa felpa è enorme per te e sembri ancora più piccola di come sei realmente> perfino quando mi prende in giro il suo sorriso riesce a togliermi il fiato, grazie anche alle sue  adorabili fossette, oh è così carino!

Tutte Le Volte Che Ho Scritto Ti Amo 4. -Scelgo te-💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora