Seconda pagina

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Porto una mano al cielo assumendo una posizione da poeta , sempre se esiste una posizione da poeta : " un giorno d'autunno monotono come altri mi ritrovai a dover affrontare due entità superiori a me non tanto care , presi coraggio e con mio stupore riuscii ad averla meglio e..." non riesco neanche a terminare il mio poema che Christian inizia a ridere così tanto da perdere quasi l'equilibrio e con la mano mi fa segno di continuare. " camminai per ore ed ore e nel mezzo di cammin di nostra vita mi ritrovai in una strada oscura, affiancata da un uomo losco e ormai la speranza fu smarrita " dopo queste ultime parole Christian sembra molto più serio e si decide a contraccambiare :" sai devo apprezzare il tentativo che hai fatto mentre cercavi di annunciare  una delle citazioni di Dante più famose ,  ma spero che 'uomo losco' non sia riferito a me , d'altronde dobbiamo ricordare tutte le volte che ti ho ascoltato e riascoltato  quando avevi dei problemi ?" A quelle parole divento seria e Christian mi accenna un sorriso . Aveva ragione , non ricordo esattamente il giorno in cui ho conosciuto Christian ma sono sicura che sia passato molto tempo da quel momento  . Non sono mai stata una ragazza amichevole e loquace con le persone , quindi la prima volta che ho raccontato una delle mie tante complicazioni a Christian , sono sicura , lui si trovasse lì per caso ,in quel preciso istante e sempre per caso da quel momento è iniziato un susseguirsi di confessioni , come fa un normale religioso quando si confessa in chiesa . Mentre penso a formulare una frase che possa risultare sensata Christian mi precede:" allora Lara facciamo i seri , questa volta problemi familiari , scolastici o di qualche altro tipo?" Penso che lui puntasse sul sarcasmo e non sulla serietà quindi faccio finta di non aver colto il messaggio e riesco finalmente a pronunciare le prime parole:" sai quasi mi è passata la voglia di raccontare " dico con il mio tono di voce più serio e senza accuratezza mi giro di spalle ma non riesco neanche a proseguire che lui mi si piazza davanti :" dai Lara non offenderti sai come sono fatto , ora ti ascolto seriamente " agita le mani come se volesse cancellare le parole che aveva detto poco prima ormai libere nell'aria. Con poco tatto lo afferro da quella sua orribile salopette , sembrava fosse appena uscito da un cantiere , lo faccio sedere sulla prima panchina che trovo lì vicino e come un bambino pronto ad ascoltare una bella fiaba incrocia le gambe e si appoggia la testa sulle mani. " niente sempre la stessa storia , i mie genitori mi accusano di strafottenza e di narcisismo " la sua espressione non cambia , sicuramente perché ha sentito tante volte questa storia , sembra non interessargliene molto ma poco importa perché parlerò lo stesso  . Dopo questo pensiero mi schiarisco la voce per continuare il mio monologo ma lui mi sorprende e inizia a parlare :" Lara da quando ti conosco , non ricordo neanche quando accadde , ogni volta che sorge un problema è perché i tuoi ti accusano di strafottenza e narcisismo ... non pensi che in realtà sei tu a sbagliare e non tutti coloro che ti circondano ?" Quelle parole mi smuovono un po' , non è la prima volta che mi sento dire di aver sbagliato ma in questa circostanza é molto diverso , Christian si è sempre limitato ad ascoltare e dare consigli ma non era mai successo che lui facesse intendere che la maggior parte dei mie problemi siano scaturiti da me. Rimango immobile cercando di assimilare quelle parole ma Christian non mi da neanche tempo di formulare qualche frase sensata :" senti sono quasi le 22:00 , so che non vorrai mai tornare a casa tua e sicuramente non vorrai restartene qui , ti va di continuare da qualche altra parte ? Potremmo anche andare a mangiare qualcosa " subito mi agito e inizio a controllare le tasche , merda , ho scordato il portafoglio a casa data la decisione affrettata di andarmene , Christian capisce e mi rassicura dicendomi che avrebbe pagato lui. Iniziamo a camminare , c'è ne restiamo in silenzio quindi colgo l'occasione per ripensare alle parole che mi aveva detto poco prima . Fin da piccola sono sempre stata una bambina diversa , non mi piaceva giocare con le bambole , preferivo  di gran lunga ammirare le immagini dei grandi libri che avevo nello studio di casa poi quando imparai a leggere inizia anche a cimentarmi in essi . Sono molto brava a scuola eppure non studio granché visto che passo la maggior parte delle giornate a leggere e riflettere. Non posso dire lo stesso del rapporto che
instauro con gli altri , non sono molto brava . Non mi è mai importato del giudizio della gente e alla stessa maniera anche delle loro considerazioni , ho sempre pensato a me stessa e me ne sono fregata sempre un po' di tutti . Sono consapevole di aver fatto soffrire tante persone , non sono la persona più compassionevole in questo mondo  , avvolte penso di non avere abbastanza emozioni per capire gli altri e quindi semplicemente me ne frego ... forse davvero la causa dei mei problemi sono io.

L'ultimo anno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora