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Queste falangi tremano ripensando a quei momenti spesi tra l'ozio e il baratro
È bastato un passo e le nubi mi hanno gonfiato i polmoni
Ci sono scesa giù e mi sono fatta amico il buio
Appallottolata in un angolo al freddo
Finché non mi hai teso la mano
Mi hai nutrito, hai cullato le mie membra deperite e stancheHo tracciato il tuo volto con le dita tinte d'inchiostro
Ti ho riprodotto su carta e intonaco
Mi sembrava che non fosse, che non fossi, mai abbastanza
per questo cuore che ha ripreso a pompare speranza e desiderioHai detto che avrei potuto confessarti le mie paure
Ho sbagliato a fidarmi
Queste falangi...
per punizione
come monito
a non crederti
Queste falangi...
per non tornare tra le tue braccia
per impedire che facciano ancora di te immagine permanente
per non permettere loro di renderti immortaleQuesta falangi
Me le sono spezzate
E torno a vedere a colori
(27 maggio 2019)
Ad manum sum, 26.04.2019
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Alterazioni su cartone e altri materiali poveri
PoesíaPotrebbe essere tutto, potrebbe essere niente. Mentirei se dicessi che tutto va bene, mentirei se dicessi che va tutto male. Ho chiesto a mia mamma, ha detto di stare tranquilla, ha detto che è vita. ©Accompagno i miei versi a disegni, dipinti, fo...