Un nuovo inizio

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Nonostante ciò riuscì ad arrivare al mio primo anno di superiori, scelsi l'alberghiero, nessuno dei ragazzi della vecchia scuola lo avevano scelto quindi ero sola e decisi di andare a avanti e fare nuove conoscenze.
Il primo giorno di strano, nessuno che mi prendeva in giro, nessuno che mi picchiava o mi derideva, ero sola in mezzo ad un mucchio di persone che non conoscevano il mio passato.
Entrai in classe, la 1*A. All'apparenza tutti ragazzi e ragazze tranquille ma non mi accorsi di un gruppetto un po' diverso, un po' vivace.
Il primo anno fu semplice e tranquillo, nonostante avessi legato solo con una ragazza, Rossana, e due ragazzi, Antony e Carmine, l'anno volse al termine.

L'anno successivo passò ugualmente al primo ma con la differenza che con i miei genitori a casa i problemi aumentavano sempre di più, mia mamma beveva in continuazione e mio padre era sempre più aggressivo e violento nei miei confronti.
Verso la fine di questo secondo anno mi fu diagnosticata l'anemia in forma lieve.
Arrivò l'estate è avevo bisogno di soldi per potermi curare quindi decisi di andare a lavorare nonostante avessi solo 15 anni.
Trovai un lavoro come lavapiatti in un ristorante, ma nonostante mi sfruttasse un po' mi pagava abbastanza bene quindi sopportai per un intero mese accumulando qualcosa di soldi che mi sarebbero serviti perle mie cure.

Carmine mi fu sempre vicino, anche dopo che mi fu diagnosticata l'anemia ma i veri problemi iniziarono l'anno successivo, all'inizio del mio terzo anno scolastico.

La mia vita da diciassettenne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora