Capitolo 18 - Il Rapimento

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Violet's Pov

È trascorsa una settimana dall'attacco di Azrael e per fortuna non si è più fatta vedere

Freya e Kol sono partiti per cercare in giro per il mondo qualcosa per batterla mentre per noi a scuola i rapporti sono molto tesi

Specialmente quelli con me

Da quando si è saputo che Azrael ha il mio stesso aspetto nessuno più si avvicina o si lascia avvicinare da me neanche a dire che ho la peste

L'unica che sta ancora con me è mia sorella Hope che non sta bene nemmeno lei però poiché ha dovuto mandare via Landon a causa del pericolo che avrebbe corso se fosse rimasto

Tra me e Josie invece non va affatto bene, non ho il coraggio di parlarle perché mi sento in parte responsabile per quello che è successo a Lizzie

"Non le hai ancora parlato?" domanda Hope mentre ci stiamo dirigendo in biblioteca per condurre ricerche sull'angelo della morte

"No" sospiro stringendo più forte a me i libri che ho preso dall'ufficio di Alaric che potrebbero aiutarmi

"Violet, Josie è la tua ragazza, chi altro può starle vicina se non tu in questo momento?" domanda riferendosi a me

"Suo padre" ribatto

"Violet" mi rimprovera la mia sorellina

"È che mi sento in parte responsabile per quello che è successo.
È colpa mia se Azrael ha fatto ciò che ha fatto e ho paura che la pensi così anche lei" ammetto sospirando

"L'unico modo per scoprire se ce l'ha con te è andare da lei" mi fa l'occhiolino Hope

"E va bene, andrò da lei ma solo dopo aver finito di cercare qualcosa su quella stronza" dico entrando in biblioteca.

"In questi libri non c'è nulla che riguardi Azrael ad eccezione di ciò che si sa grazie alla religione" afferma Hope chiudendo l'ultimo libro disponibile che c'era

"Nemmeno io ho avuto fortuna" dico chiudendo il mio ultimo libro, guardo fuori e noto che si è fatta sera

"Dannazione Hope, che ore si son fatte?" domando

"Le 22 di sera" risponde guardando l'orologio

"6 ore chiuse qua dentro, è un record per me" ridacchio

"Sarebbe stato un record anche se fossi stata qui dentro 2 minuti consecutivi" ribatte alzando un sopracciglio e io per risposta alzo gli occhi al cielo

"Io devo andare da Josie" affermo salutando mia sorella e dirigendomi verso la camera della mia ragazza.

"Josie, sono io, Violet" dico bussando alla porta che viene aperta dopo pochi secondi e rivela la figura di Josie col suo pigiama e due occhi rossi da far invidia a Marcel

"Sono venuta a trovarti, vorrei parlare con te visto che è da un po' che non ci vediamo" continuo accennando un sorriso e lei mi fa entrare in camera che è completamente buia ad eccezione della luce fioca che proviene da un'abat-jour bianca sul suo comodino di fianco al letto anche quello bianco

The Last MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora