MyWIPmay2019

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Io lo sapevo che sarebbe finita così. Mi dimenticata per una settimana intera. Come giustificazione posso usare, lo studio matto e disperatissimo e la voglia di pubblicare il capitolo nuovo di Lights in the darkness (ed il fatto che ci sia riuscita è già un miracolo, yeeee). 

Quindi, tutte in una volta, le ultime sette domande:

1. Canzoni che ti ricordano il tuo WIP o i tuoi personaggi.

Allora, questa per me è una domanda allo stesso bellissima, perchè io scrivo con la musica e ispirandomi alla musica, e allo stesso tempo bruttissima perchè dovrei elencare 18 792 canzoni e non mi sembra il caso. Dopo tanto pensare ho selezionato queste:

Lights in the darness: Meet me on the battlefield, di Svrcina

Anakin: Titanium, David Guetta

Anakin e Padmè: You are the reason, Calum Scott, Talking to the moon, Bruno Mars

Luke: Lucky one, Simple Plan, Fight song, Rachel Platten

Leia: Girl on fire, Alicia Keys

2. Ti diverti a torturare i tuoi personaggi?

Lo ammetto: sì.

3. Talenti segreti di alcuni dei tuoi personaggi.

Anakin sa disegnare benissimo. Padmè adora il giardinaggio. Leia è in grado di hackerare qualsiasi computer. Luke sa suonare il pianoforte. Han ha una bella voce e sa cantare molto bene. 

4. Quale personaggio ha il nome migliore?

Luke. Ho letto un'headcanon che nell'antica lingua degli schiavi di Tatooine Lukka significa libero. Quindi Luke Skywalker è lo Skywalker libero. 

5. Quale personaggio cambia maggiormente nel corso della storia?

Decisamente Luke.

6. Quali sono le ultime tre battute di dialogo che hai scritto? Qual è il contesto?

"Dimmi, Angelo."

"Ti ricordi l'ultima cosa che ti ho detto prima di partire?"

"Hai detto... hai detto 'ricordati che ti amo'."

Il contesto non posso dirlo.

7. Posta una piccola parte del tuo WIP!

"Anakin..." Tentò la senatrice, che aveva accusato il colpo, ma non si era data per vinta.

"Generale Skywalker, per favore!" Anakin sentiva le spalle iniziare a tremargli. Non sapeva se voleva mettersi a correre e scappare via o spaccare qualcosa.

Mon sussultò ed indietreggiò di un passo. Anakin non avrebbe saputo dire se l'avesse fatto per lasciargli spazio o perché l'aveva effettivamente spaventata. Il pensiero gli portò una sorta di macabra soddisfazione di cui in un altro momento si sarebbe vergognato.

"Dimmi solo questo." Disse la senatrice. "Non stai davvero pensando di lasciarci, vero?"

Anakin non rispose. Lentamente si voltò verso la finestra che dava sul cielo cupo di Yavin 4. Stava per arrivare un temporale, uno di quelli che un tempo piacevano tanto a sua figlia, con il vento che agitava violento gli alberi mentre nubi scure incombevano all'orizzonte. Tutto considerato era una eccellente metafora della sua situazione: sospeso sull'orlo dell'oscurità, senza niente a cui appigliarsi.

"Non ci credo!" Sbottò Mon Mothma. "Non ho mai pensato che tu fossi così..."

"Così come?" Chiese e la calma apparente nella sua voce rese il suo tono stranamente da brividi. Si voltò a fissarla e alzò un sopracciglio. "Impulsivo? Avventato? Codardo? Quasi quindici anni di addestramento Jedi non sono riusciti a correggere questi miei difetti, senatrice, dubito che ci riuscirà lei ora."

***

Al suono della sua voce, Ahsoka si mosse, sul viso un'espressione di quieta determinazione. Svelta, si diresse verso di lui e si inginocchiò sul pavimento al suo fianco. Senza parlare gli avvolse le braccia intorno alle spalle e lo tirò a sé. Anakin accettò l'abbraccio, senza più forza per protestare. Si sentiva completamente esausto, spento. Ogni traccia di orgoglio e vergogna svanì quando Ahsoka lasciò che le appoggiasse la testa sulla spalla e piangesse tutte le lacrime che ancora gli rimanevano. Perché lei in un lontano passato non era stata solo la sua apprendista, ma anche una cara amica, la sua migliore amica, addirittura. E per una volta, una soltanto, Anakin poteva affidarsi completamente a lei e lasciarsi andare.

"Va tutto bene." Sussurrò Ahsoka.

"Non va tutto bene." Singhiozzò Anakin.

"No," concesse Ahsoka, stringendosi a lui e appoggiando il mento sulla sua chioma bionda. "Ma è andata così."

***

Con Han, tuttavia, era diverso. Lui non aveva cambiato il suo atteggiamento verso lei e continuava a stuzzicarla non appena ne aveva l'occasione. Leia provava allo stesso tempo sollievo e irritazione e, anche se non l'avrebbe mai ammesso, trovava segretamente carino il suo modo di rendersi un idiota davanti a lei. Se pensava di essere sottile...

Sì, lo so. Sono tre. Ma sapevo scegliere tra i primi due così li ho messi tutti e due. Ma poi è diventato tutto troppo triste, allora ho aggiunto un piccolo pezzettino di Han e Leia per rallegrare la situazione. 

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