Joe's Bar

151 2 0
                                    

È sera tardi, fuori piove e ho appena finito un set fotografico,
Entro in questo bar di nome 'Joe's Bar', decido di rimanere lì fino a quando la pioggia smetterà, le luci a neon mi facevano strada nel buio fino ad arrivare al bancone del barista che chiese

"desidera qualcosa da bere?"

Il barista era intento a pulire con un panno un bicchiere untilizzato da poco

"si una birra, se ne avete Heineken"
"certo..." si girò verso il frigo con una cinquanta di birre diverse, prese la Heineken, come avevo chiesto e la apri con un colpo secco, mentre le la porse mi disse

"ma tu non sei... Sprouse? Uno dei gemelli?"
"si sono Cole Sprouse, mio fratello si chiama Dylan Sprouse" dissi con un sorriso falso, sapevo che ora tutti mi avrebbero adocchiato
"tranquillo Cole non credo che loro ti riconoscono con queste luci, basta che non ti fai notare"
"grazie, gentile" dissi bevendo un sorso della birra, mi concentrai su una voce che veniva dal piccolo palco in mezzo al bar

"bene spero che vi state divertendo, perché il tempo fuori non è dei migliori come potete vedere, ma qui dentro si fa festa!"
è partì un applauso e grida io misi solo a ridere, il ragazzo sul palco continuò a parlare
"bene bene bene, la regia mi dicono che Alice è pronta, è così?... Si?...perfetto! Quindi ora vi doderete Alice che canterà per noi 'Why'd you only call me when you're high' degli 'Artic Monkeys'"
Si spensero le luci e iniziò una melodia, dopo qualche secondo partì una voce femminile, piano piano le luci presero forma e fecero vedere una ragazza con un vestito corto nero aderente con un microfono in mano, mi misi a fare foto, era tutto perfetto: la luce, il sorriso, la voce... Lei era perfetta, quando finì la canzone mi lei mi guardò e vedendo che avevo la camera tra le mani mi fulminò con gli occhi, guardai altrove, ero abbastanza imbarazzato, lei se ne andò e lasciò spazio al ragazzo di prima che parlava e parlava,
Ricominciai a bere la mia birra, ad un certo punto sento una voce che dice
"una birra grazie"
"la solita?"
"ovviamente"
Non mi girai, non volevo farmi riconoscere da più persone, ma questa ragazza non la finiva di guardarmi, si accese una sigaretta e ancora mi guardava, dopo qualche minuto che mi guardò mi disse
"senti, tu puoi essere la persona più importante al mondo Sprouse... Ma... Non metterai da nessuna parte quelle foto giusto?" solo in quel momento mi giro verso la voce, era Alice, la ragazza con la voce straordinaria, mora e con occhi grandi e di color marrone, che riflettevano i mille colori dei neon
"giusto" dissi e basta
"ora le cancelli d'avanti a me che ne dici?"
"okey per me va bene"

Mi misi a cancellare quei fantastici scatti fatti ad Alice anche se avevo detto che andava bene non era così
"mh così va meglio" disse Alice con un sorriso e se ne andò.

Mi girai verso il batista con un sospiro e bevendo l'ultimo sorso della mia bottiglia di birra che ormai rimaneva solo la schiuma

"ha un bel caratterino Alice" disse il barista asciugando un bicchiere con un panno già bagnato
"come mai è così?"
"lo sa solo lei, forse perché è femmina hahahah"
"hahaha può essere- pensai a quei occhi così neri e così fantastici, dovevo convincerla a lavorare per me- emm 2 cose"
"si?" il barista rispose subito
"quante volte si esibisce Alice?"
"quando vuole lei" disse secco il barista, mi sembrava strano in realtà, sembrava la solita ragazza viziata
"mh capisco... Ah come seconda cosa vorrei un'altra birra"
"la stessa?"
"si grazie"

Ancora fuori pioveva, rimasi là allungo, me ne ritorna a casa la sera tardi verso le 2:00.
Non riuscivo a non pensare quella voce e quelle foto stupende che avevo fatto, la dovevo assolutamente convincere a lavorare con me, anche se era un po' viziata, ma chi se ne frega, era solo per lavoro.

Photograph/Cole Sprouse/FanFiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora