one shot

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«É tutta colpa tua Potter, tu e le tue manie di girovagare in giro per il castello di notte.» mormorò Draco, particolarmente irritato.

«Anche tu stavi girovagando per il castello di notte, Malfoy.» mormorò di rimando Harry, mentre camminava affianco al biondo con il professor Piton dietro di loro, che li teneva stretti per i cappucci delle loro divise.

«Pezzo d'idiota, io sono un prefetto.» Draco gli lanciò una sguardo che avrebbe potuto uccidere Harry, ma quest ultimo non si fece intimidire.

«Gne gne io sono un prefetto.» lo imitò Harry, guadagnandosi una bacchettata sulla testa da parte Piton.

«Silenzio.» disse l'uomo.

Draco sghignazzò trionfante, ma la bacchettata arrivò anche a lui e il suo mezzo sorrisetto si trasformò in una smorfia.

Severus Piton arrivò nel suo ufficio con i due ragazzi, li spinse oltre la porta e poi si accomodò alla sua scrivania, mentre li guardava con lo stesso sguardo vuoto di sempre.

«É la terza volta che vi trovo a litigare nei corridoi di notte.» cominciò Piton, spostando gli occhi da Harry a Malfoy. 

Harry guardò Draco, che alzò lo sguardo dal pavimento solo quando qualcuno entrò nella stanza.

«Severus, cos'è succ-ah, di nuovo voi.» la McGonagall alzò gli occhi verso il soffitto non appena vide i due ragazzi in piedi davanti all'insegnante di pozioni.

«Professoressa, io non ho fatto nulla, stavo solo controllando che non ci fossero studenti in giro e ho visto Potter, cosí-» 

«Mi hai attaccato! Ha iniziato a lanciarmi incantesimi e fatture e-»

«Non è vero!»

«Si che è vero!»

«SILENZIO!» urlò la McGonagall e i due tacquero.

«Trenta punti in meno ad entrambi.»

«Cosa?!» esclamarono i due studenti, guardando con le bocche spalancate la professoressa.

«M-ma io sono un prefetto! Professor Piton, l-lei-» 

«Sono d'accordo con Minerva, sconterete la vostra punizione stasera stesso. É tutto, e ora filate nei vostri dormitori a mettervi qualcosa di più pesante, vi voglio qui tra dieci minuti.»

Harry avrebbe voluto ribattere, ma Draco gli colpì la spalla con la sua, e i due si incamminarono imbronciati verso i loro rispettivi dormitori.

Quindici minuti dopo si trovavano con il custode, Argus Filch, davanti la capanna di Hagrid.

«Non avrete intenzioni mandarci nella foresta proibita? Dopo quello che è successo il primo anno? E ora che Voldemort è in circolazione?» disse Harry ma il custode lo ignorò.

«Cosa c'è, hai paura Potter?» rise Malfoy schernendolo e Harry alzò un sopracciciglio.

«Ti piacerebbe.» mormorò Harry stringendo i denti, poi sorrise malignamente a Draco mentre si schiariva la voce e ricominciava a parlare.

«Se la memoria non mi inganna, eri proprio tu quell'odioso bambino biondo che fuggì via urlando come una ragazzina, terrorizzato da un professore posseduto da Voldemort che beveva il sangue di un unicorno, mentre il sottoscritto rimase li da solo con il signore oscuro tipo cinque anni fa, giusto cocco di papà?» gli rispose Harry, sorridendogli e pizzicandogli una guancia.

«Toglimi le tue luride mani di dosso.» Draco si scansò schifato dalla mano di Harry e voltò il capo orgoglioso dall'altra parte, incrociando le braccia al petto.

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