Il Gazebo

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Amelia stava per uscire, ma poi tornò indietro per prendere un velo nel caso l'aria si fosse rinfrescata e, recuperato uno adatto, si guardò allo specchio: mai sarebbe uscita con un aspetto sciatto o trasandato e, soddisfatta, uscì.

Imboccate le scale, una volta in basso, la luna primeggiava alta nel cielo e la sua luce argentea, nel posarsi su ogni anfratto, le facilitava il cammino. E poi l'aria tiepida invogliava a stare all'aperto ed era felice d'aver preso quella decisione: ai confini della protezione della cupola esisteva un posticino tranquillo e isolato dove lei poteva rilassarsi senza doversi preoccupare che qualcuno la disturbasse. Poi, al vedere le luci delle lanterne illuminare a giorno la locanda dell'Olmo, si fermò e alzò lo sguardo. 

La vista le mise pace nel cuore

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La vista le mise pace nel cuore. Ciò nondimeno, solo all'interno si poteva goderne appieno e i più timorosi si fermavano fino all'arrivo del nuovo giorno con il bere fiumi di birra fin quasi a farsi scoppiare la vescica. Così tra quelli che uscivano per evitarlo, le parve di scorgere Lucylla e lei, nell'immaginare la rossa svuotare la vescica e pungersi tra i rovi, le scappò da ridere. Quindi riprese il cammino con una nota allegra a irradiare il suo volto, di solito cupo e pensieroso.

Grazie alla Luna piena, Amelia giunse nel luogo desiderato senza nemmeno un graffio: con tutti i rovi e gli arbusti trovati lungo il tragitto, senza quel chiarore provvidenziale sarebbe stato impossibile non ferirsi. Alberi giganteschi facevano da contorno alla piccola oasi e rendevano quel rifugio l'ideale per fermarsi a riflettere e, complice sempre la Luna, più luminosa del solito, quel piccolo angolo di pace e tranquillità le parve più bello e incantevole dell'ultima volta in cui vi aveva sostato.

Gli alberi, il confine ultimo da non superare, parevano tanti soldati in fila sull'attenti, pronti alla rassegna in attesa che lei passasse per poi sentirsi liberi di muovere i rami a proprio piacimento. Dietro di loro terminava la protezione della cupola e iniziava il luogo sconosciuto ai più e tanto amato al Signore oscuro.

Lasciata l'analogia alberi-soldato, Amelia rivolse il suo sguardo incantato verso le tanto amate Bouganville. In quel contesto avevano trovato il posto ideale per crescere libere e rigogliose e avevano attecchito in ogni dove. Certo, si potevano trovare un po' ovunque, ma solo in quel luogo le ramificazioni, a loro proprie, si intersecavano a rivestire ogni cosa di una bella tinta dal colore viola acceso, il suo colore preferito.

Come pure il Gazebo sotto il quale amava sedersi a riflettere. Diventato per lei il posto ideale dove rimuginare sugli errori commessi durante il giorno. Ma prima di accomodarsi sulla grossa panca, recise alcuni rami di Bouganville e li mise accanto a lei dopo essersi seduta: avrebbero dato una nota di colore alla sua dimora. Amelia sorrise per questo, ma poi la Luna scomparve tra le nuvole e, al temere stesse per arrivare altra pioggia, si incupì. Però erano nuvole di passaggio, subito dopo era riapparsa più luminosa di prima e a quel punto si acquietò e infine si addormentò.

***

A Drusilla non erano simpatiche per niente quelle passerelle striminzite e traballanti sospese nel vuoto: lingue strette, anguste e poco sicure che, seppure resistenti, questo le avevano detto per rassicurarla alcuni passanti, non le toglievano la paura di cadere in basso. Così, ogni qualvolta lei guardava giù, le venivano le vertigini e puntuale malediceva Drol con tutta se stessa. L'altezza era considerevole e chi guardava dal basso, verso l'alto, non aveva la stessa impressione corrucciata di chi invece faceva il contrario. Come aveva fatto lei finora per orientarsi e, per tale ragione, aveva la nausea: se fosse caduta da quell'altezza, di certo non se la sarebbe cavata con una semplice storta, pensava con disagio crescente. Tuttavia, se voleva trovare la dimora di Amelia, le toccava proseguire e si incamminò con il prestare molta attenzione a dove metteva i piedi.

Saga Eternity - Volume Primo: I Dormienti - ©Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora