Capitolo 1 La schiava

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'Lo sai bene, Tony, i Vendicatori non hanno schiave al loro servizio né ne comprano' Clint, scocciato, lo aveva ribadito, per la centesima volta.

'Ripensaci, vedila...è un'eccezione...ed eccezionale, al contempo' il suo amico insisteva, toccandosi il curato pizzetto scuro, gli occhi guizzanti.

'Devo lavorare, come al solito...tu bighelloni sempre...non hai niente da fare?' il Falco era al piccolo scrittoio di legno massello, nella sua grande camera, preso dalla lettura di molti fogli sparsi.

'Onori ed oneri, bello mio: sei il nostro capo, a te le incombenze...insomma, le rotture. Non voglio essere inopportuno, si tratta solo di pochi secondi. Le dai un'occhiatina, è qui fuori col solito mercante, quello che viene ogni mese, il proprietario del bordello. Sai bene che, su tuo ordine, non ha mai neanche messo piede in casa tua, con le schiave e prostitute che voleva offrirti...però...dammi retta...la fanciulla è speciale e tu sei l'unico che possa permettersi di acquistarla...' provò a convincerlo, Barton era ricco come Creso. La femmina in attesa, strepitosa, ed aveva uno strano non so che...aveva ammaliato perfino lui, ed era difficile stupirlo.

'Mi stai angosciando...che sarà mai? Falli passare, avvertendoli che li riceverò, per un minuto. Rimani fuori dalla porta a presidiare, non voglio che le nostre dipendenti si impiccino...abbiamo messo a repentaglio le nostre vite in difesa dei valori dell'uguaglianza e della libertà di tutti gli esseri umani, a qualsiasi ceto sociale appartengano...e magari scoprono che tratto per l'acquisto di una donna...' si lamentò. Alla fine, incuriosito, aveva acconsentito.

'Li faccio entrare...ah, Clint...ti anticipo che non mi sembra una serva...giudica tu e fammi sapere!' con un ironico sorrisetto dei suoi, si diresse verso l'uscio e fece accomodare due persone.

Per primo, un uomo di colore, calvo, massiccio, barbuto, con una lunga giacca in pelle scura, il medesimo pellame che ricopriva uno degli occhi, evidentemente perso in qualche rissa. Il famigerato mercante di schiavi della Contea...di schiave di giovane età, soprattutto...Nick Fury. L'arciere lo detestava, era una carogna, e gestiva uno squallido bordello.

Alle sue spalle, una figura chiaramente femminile, addosso una mantella di lana, che arrivava fino ai piedi, con un cappuccio sulla testa. Le mani legate, a giudicare dal bozzo che sporgeva, all'altezza delle natiche, sotto la stoffa. Scalza.

'Buongiorno, Occhio di Falco...' il nero lo salutò e passò, subito, al sodo 'Oggi reco una creatura speciale per te...sono certo che non potrai resistere al suo fascino e la vorrai come non hai mai desiderato nulla al mondo...' con una mossa repentina, aprì il laccio sul davanti della cappa, abbassandola e lasciando la donna completamente nuda, allo sguardo dell'arciere.

Era legata al collo, con una rigida catena metallica, che si congiungeva alle manette dei polsi, incrociati come aveva immaginato, dietro la schiena. Il filo straziante continuava fino a stringerle le caviglie, dove si trovava un lucchetto. In ognuna delle parti del corpo a contatto col metallo stesso, la carne era rosso fuoco, poiché certamente aveva tentato di togliersele, con poca fortuna.

Barton sussultò, senza fiato. Era la femmina più attraente che avesse visto: la pelle candida, le gambe lunghissime, le cosce sode e tornite, la vita stretta, i seni abbondanti, perfetti come mele appena colte dall'albero, i capezzolini rosei ed eretti, a causa del freddo dell'ampia stanza, che il camino acceso non riusciva a scaldare; un'intimità curata ed imberbe, servizio di certo resole dal mostro che l'accompagnava.

Spiccava, a contrasto dell'epidermide d'alabastro, un piccolo segno quadrato, di bruciatura, di un paio di centimetri di lato, sopra il seno destro, il noto marchio a fuoco dello schiavista.

Arrossendo, il Vendicatore continuò a fissare la spacca femminea di fronte ai propri occhi, ipnotizzato...si destò, più colpito ancora dal viso angelico della ragazza. Un ovale incredibilmente perfetto dai tratti nobili, contorniato dai capelli ricciolini neri, inconsuetamente corti all'orecchio, gli zigomi alti, le labbra carnose, il naso all'insù, e le iridi del colore più strano e incantevole che avesse incrociato...violetti.

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