Inizi la guerra allora!

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Non può dirmi questo, io so che non ha i sentimenti per dirlo.
Lo guardo, sento qualcosa, qualcosa che ho già provato in passato, ma devo sotterrare le emozioni con lui o sarò in trappola, stringo i pugni prendo fiato e avvicino la mia faccia alla sua e scandendo bene le parole dico:"Hai pensato male", vedo il suo viso imbronciarsi, allora ne approfitto e gli chiedo:" Hai altro da dire o posso andare? Avrei cose più importanti da fare, ho deciso vhr non voglio più spiegazioni, le storielle esistono già sui libri per bambini non ho bisogno che me ne dici altre, quindi via dal mio ufficio!" Wow non riesco a crederci ce l'ho fatta mi sono fatta rispettare, ora devo solo abituarmi a doverlo vedere ogni singolo giorno; neanche il tempo che questa frase finisce di rieccheggiare nella mia mente che lui mi si avvicina con aria minacciosa:" Ascolta non so cosa ti sia passato per la mente va bene che sei il mio superiore però porta rispetto e comunque non vado finché non finiamo la discussione" io innervosita dal suo comportamento rispondo:"la discussione è finita" Lo vedo fare altri 3 passi verso di me, ci separano solo una trentina di centimetri e inizio a sentire il suo fiato caldo e rabbioso sul collo, china la testa in avanti fino al mio orecchio per sussurrarmi :"Guerra aperta!" Detta questa frase mi guarda dritto negli occhi intensamente per qualche secondo per poi uscire dall'ufficio.
Sono confusa, non so cosa fare e ho davvero tanto lavoro da fare, sistemare carte, firmare documenti e fare un programma per la mia nuova squadra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11, 2019 ⏰

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