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Osservai il fumo abbandonare le mie labbra, spensi poi la sigaretta ormai finita

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Osservai il fumo abbandonare le mie labbra, spensi poi la sigaretta ormai finita. Guardavo Jennie aprire bocca e continuare a parlare, stava pensando ad un benvenuto speciale per quelli nuovi.

Non ascoltavo più di tanto, Jennie parlava sempre troppo e alla fine, solo io avevo il diritto di decidere cosa fare. Tutti prendevano ordini da me, persino loro che erano quelli che gradivo maggiormente. Non parlo di bene, ci tengo a loro ma non sono le mie migliori amiche con cui faccio battutine e con le quali parlo della mia vita o per lo più della mia vita sentimentale.

Però Sunmi e Jennie erano quelle con cui mi piaceva passere la maggior parte del tempo, inoltre sono le uniche che possono utilizzare un certo linguaggio con me, oppure erano le uniche che potevano parlarmi guardandomi negli occhi.

-...Ha una figlia...- con questa frase Sunmi catturò la mia attenzione. Mi ripresi dai miei pensieri, posai gli occhi sulla ragazza mora meno "rifatta", la quale smise subito di parlare. Loro erano capaci di capire le reazioni del mio corpo, devono aver capito che non stavo ascoltando ma che quella frase aveva catturato la mia attenzione.

-Ho detto qualcosa di sbagliato?

-Ha una figlia,...eh?

-Già, Jackson l'ha conosciuta, dice che cembra una bimba sperduta.- disse Jennie ridacchiando.

-Perché Jackson li ha conosciuti prima di me?- chiesi curioso

-Sono i suoi nuovi vicini di casa, ha fatto solo il ragazzo ospitale- disse Jimin alzando le spalle

-Mh....- mormorai alzandomi dalla sedia. Feci il giro del tavolo, fermandomi poi davanti alla grande finestra che dava sul giardino di Yugyeom -Voglio conoscere la ragazza.

- Vuoi picchiare la ragazza?- disse Jimin.
Il mio migliore amico era quello meno propenso alla vita da criminale, se fosse dipeso da lui, non sarebbe mai entrato in questo giro, ma forze superiori hanno voluto il contrario.

-Dove abita Jackson?- chiesi

Sunmi si alzò seguita brevemente da Jennie.
Quest'ultima mi fece segno di seguirle.

-Non so che vuoi fare, Jungkook ma ho una strana sensazione.

-Ho tutto sotto controllo, Sunmi.

Y/n's POV

Quando mi lavai e mi vestii quella mattina, mi stupii moltissimo trovare Jackson che aiutava mio padre a montare un mobile.

-Buongiorno- dissi sorridendo a mio padre

-Giorno, Tesoro.

-Buongiorno, y/n.- disse cordialmente il ragazzo

-Tesoro, Jackson è stato molto gentile. Questa mattina è venuto a trovarci e aveva una busta di cornetti per noi, poi si è gentilmente offerto ad aiutarmi con  la tua libreria. È davvero un ragazzo adorabile.- disse mio padre sorridendo e lui ricambiò quasi prontamente.

-Grazie mille- dissi sorridendo riconoscente

-Non ho fatto molto. Deduco però che tu legga molto.

-Solo il necessario.

-Ti capisco, nella mia stanza ci sono più libri che vestiti.

Mio padre sorrise in maniera complice, questo ragazzo gli piaceva davvero tanto. A me, invece, dava una strana sensazione. Forse era tutto dovuto a quello che ho letto su questo posto.

-Mh...va bene, io ora devo andare- mormorò nervoso spostando il peso del suo corpo da una gamba all'altra.

-y/n perché non lo accompagni fuori?- disse mio padre e quasi non mi strozzai con il cornetto

Lo conosceva solo da ventiquattro ore e già mi buttava tra le sue braccia? Tra le braccia di uno sconosciuto perché non sappiamo nulla su di lui. Tranne che è il nostro vicino di casa.

Spalancai gli occhi e cercai di far capire a mio padre che non volevo. Lui però pensò che fosse dovuto alla mia timidezza, afferrò il mio braccio e mi spinse verso il ragazzo castano.

-Non devi accompagnarmi, capisco il tuo disagio.- disse dolcemente

-Non dire sciocchezze Jackson, deve solo accompagnarti fuori la porta. Non le accadrà nulla.- disse mio padre roteando gli occhi.

Questo ragazzo deve piacergli proprio tanto. Sembra il figlio che lui non ha mai avuto.

-Okay, okay- dissi alzando le mani

Mi chiuse la porta alle spalle quando la figura alta del ragazzo uscì davanti a me, mi sorrise e dovette abbassare lo sguardo per potermi guardare negli occhi.

Gli sorrisi nervosamente, qualcosa in quel ragazzo mi faceva provare milioni di stand sensazioni negative. Mi intimoriva ed incuriosiva al tempo stesso.

La sua figura imponente si allontanò scendendo le scale che lo avrebbero allontanato da me, almeno quello era un bene... Mi morì il respiro quando ritornò da me, si fermò tuttavia al primo gradino.

-y/n qualsiasi cosa succeda, non andare mai nella parte buia della città, non è consigliabile ad una ragazza come te. Poi non parlare mai con nessuno che ti sembra troppo losco e sta lontana dall'Alfa, lui è il più pericoloso.

Stavo per chiedergli spiegazioni, volevo tanto sapere cosa significassero le sue parole e chi fosse quell'Alfa, ma una voce roca e calda fece congelare entrambi sul posto.

- Ti ringrazio moltissimo Jackson, ma adesso penso di potermi introdurre da solo.

 𝐡𝐢𝐬 𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧 ~ |𝐉.𝐉𝐊.|~ 𝙈𝙖𝙛𝙞𝙖 𝙖𝙪 aggiornamenti Lenti:(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora