nove

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I gemiti della ragazza premuta contro il muro, risuonavano nel bagno vuoto

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I gemiti della ragazza premuta contro il muro, risuonavano nel bagno vuoto. Le mie stringevano con forza le sue gambe per tenerla stretta contro di me, lei invece sapeva che non volevo essere toccato, e le sue mani invece scendevano lungo i suoi fianchi. La musica arrivava ovattata fino alle nostre orecchie, ma non distoglieva la mia attenzione da lei. Mossi i fianchi più velocemente, entrambi stavamo per arrivare, non che avesse importanza. Non mi importava se veniva o meno, egoisticamente dovevo essere io a sentirmi meglio, non lei. Chissà se questa cosa avesse avuto valore anche con Y/n...

Grugnii infastidito, persino quando non dovevo pensare a lei, pensavo a lei. Cazzo!

-Oh....ah....Alfa- mormorò lei.

Non riuscivo a venire, sapevo di esserci ma non ci riuscivo, mi mancava qualcosa. Chiuso gli occhi, permettendo alla ragazza presente mia testa a prendere il sopravvento. Forse era proprio il fatto che stavo provando a respingerla che mi bloccavo, siccome appena mi focalizzai su di lei riuscii a raggiungere mio orgasmo. Mi allontanai subito, la ragazza scivolò sul pavimento, mi sistemai. Sentivo lo sguardo di lei bruciare su di me, ma non me ne curai. Ero abituato agli sguardi delle donne.

-Ci sarà una seconda volta?

-Ci vediamo in giro, magari- dissi uscendo dal bagno Jennie e Sunmi erano sedute su dei divanetti piccoli e bianchi, gli stessi divanetti che il proprietario sapeva che gli doveva riservare a noi. La cosa meravigliosa di avere potere.

-Guarda un po' chi è tornato.- disse Jennie

-Ho avuto da fare.- dissi

-Pensavo che adesso tu avessi Y/n.

-Non mi pare che tu ti stia lamentando di Suga hyung, sbaglio o le sta mettendo la lingua in gola?- chiesi guardando il ragazzo moro baciare senza pudore una ragazza

-Touché.

Guardai sul mio telefono, ormai eravamo lì da due ore eppure mi era già passato la voglia di rimanere.

-Venite con me?-chiesi

-Dove andiamo?

-Volete vedere Y/n, andiamo.

Le due ragazze si alzarono prontamente dai divanetti, scossi la testa a causa delle loro azioni. Ovviamente morivano dalla voglia di vederla.

Mi misi alla guida, siccome non avevo toccato alcool per tutta la nostra permanenza in quel locale. Guidai con una velocità non molto necessaria, ma il bisogno di vederla era troppo forte. Non sapevo nemmeno se stesse dormendo, ma una piccola parte dentro di me sapeva di trovarla sveglia. In pochissimo tempo, ci trovammo fuori casa di Y/n. Sorrisi quando notai una 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚 figura seduta sulle scale, tuttavia notai qualcun altro seduto al suo fianco. Le braccia di lei erano strette intorno al braccio di quello che sembrava essere un ragazzo, la sua testa si posava dolcemente sulla sua spalla. Scesi velocemente dalla macchina, le die ragazze capirono subito il motivo del mio repentino gesto e si precipitarono fuori affiancandomi in poco tempo.

Y/n sobbalzò quando mi vide arrivare, scattò in piedi allontanandosi velocemente da quello che vidi essere Jackson.

-Vieni qui.-mormorai rivolto alla ragazza. Presto si mise al mio fianco, strinsi un braccio intorno la sua vita spingendola contro di me. -Cosa ci fai tu qui?

-Faccio quello che tu non se in grado di fare.- rispose lui con lo stesso tono duro di voce.

Lasciai la presa sui finché di lei, provai ad avvicinarmi a lui, ma due mani si fermarono sulle mie spalle fermandomi.

-Grazie mille per avermi fatto compagnia, ma penso che tu ora debba andare Jack....son.- disse correggendosi velocemente verso la fine

Alternò lo sguardo tra me e Y/n, rivolse un cenno di saluto col capo alle due ragazze alle mie spalle e poi attraversò la strada.

-Allora che ci fai...- non le permisi di terminare la frase, le mie labbra si posarono prepotentemente sulle sue.

-Okay, okay... basta succhiarvi la faccia, c'è una bambina presente.- disse Jennie. Mi voltai e scoppiai a ridere, le sue mani erano sugli occhi di Sunmi per impedirle di guardare.

Portai Y/n verso le due ragazze, non sapevo per quale motivo fossi nervoso.

-Y/n, loro sono Jennie e Sunmi.- dissi e notai la maniera in cui la ragazza le guardava, sembrava spaventata anche da loro.

- In realtà lei è Sunmi, io sono Britney.

-Non è vero, ne abbiamo già parlato. Sono io la Britney Spears della situazione!

- Tu sei Jamie, chiudi la bocca!

Y/n scoppiò a ridere e io mi ritrovai a fissarla, a fissare il suo meraviglioso volto illuminato dalla luce della luna, e il suo fantastico sorriso.

- Visto? Non siamo tutti cattivi come Jungkook.- disse Sunmi

-Allora, di dove sei?- chiese Jennie

-Tokyo.

-Belli e carini.

-Un bel viso non è niente senza un cervello.

-Piccola, innocente, carina ed intelligente...Cosa ci fai a Seoul?- chiese Sunmi tra la confusa e la sarcastica

-Sai penso che dovremmo andare adesso, domani abbiamo da fare- disse Jennie guardandomi

-Va bene.- dissi annuendo

Le due ragazze entrarono in macchina dopo aver salutato Y/n. Mi poggiai con la schiena contro la portiera della macchina, la afferrai per i fianchi con un braccio e il suo mento con la mano libera, lei posò subito le mani sulle mie spalle.

-Cosa ci faceva qui Jackson?- chiesi

-Niente...

-Non mentirmi, odio le bugie.

-È stata una giornataccia, okay? Mi serviva semplicemente qualcuno con cui parlare, lui era lì. Non è successo niente, davvero.

-Nessuno ti ha parlato, nemmeno il gruppetto che si trovava alle tue spalle ieri mattina.- i suoi occhi si spalancarono leggermente, ma annui. Accarezzai la sua guancia e i suoi occhi sembrarono posarsi per la prima volta su di me, come se fosse la prima volta che mi vedeva per davvero. -Non posso dirti che mi dispiace, perché mentirei...Ma se funziona con te come con me, allora li hai sotto il tuo controllo. Se vuoi che ti parlino, dici a loro di parlarti, semplice.

-Questo sarebbe ingiusto.

-Purtroppo qui a Seoul non esiste giustizia.

Y/n fece forza con le mani sulle mie spalle e così facendo si allontanò da me.

-Forse è meglio se vado. Ci vediamo.- disse liberandosi dalla mia presa. La guardai mentre andava via, tutte le parole sembravano essermi morte in gola.

Entrai in macchina e sentii subito gli sguardi delle due ragazze bruciare dietro di me, mi voltai di scatto a guardarle confuse.

-Cosa?

-Le hai permesso di andare via.- disse Jennie

-E quindi?

-L'Alfa non permette a nessuno di andarsene, soprattutto quando stanno parlando di cose serie.

Mettendo in moto l'auto scossi la testa e mi morsi il labbro inferiore. Forse se le avevo permesso di andare via era perché quando si trattava di Y/n, non c'era l'Alfa, ma semplicemente Jungkook.

 𝐡𝐢𝐬 𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧 ~ |𝐉.𝐉𝐊.|~ 𝙈𝙖𝙛𝙞𝙖 𝙖𝙪 aggiornamenti Lenti:(Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora