☙10

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❝ ᴀᴍɪᴄɪ  ᴘᴛ.1 ❞

Hyejin era seduta sul divano: solo lei a casa, un pacchetto di patatine al suo fianco ed il suo programma preferito in televisione.

Quel disgraziato del suo coinquilino era uscito da qualche ora con i suoi amici e finalmente poteva rilassarsi.

Non era neanche una settimana che vivevano insieme e già non ne poteva più, stava cercando in tutti i modi di convivere pacificamente ma lui da quanto le aveva promesso stava invece cercando di farla uscire fuori di testa.

Se quando andava a lavoro sembrava composto ed educato, quando tornava a casa si trasformava completamente.

Ogni tanto la stuzzicava, si impadroniva della tv ogni qualvolta ne poteva, non aiutava in casa con le faccende e aveva riempito il frigorifero con le sue maledettissime bottigliette di latte alla fragola. Davvero. . .latte alla fragola? A Hyejin veniva da vomitare solo sentirne parlare, era meglio il suo latte al cioccolato.

Era tutta tranquilla, quando sentì degli schiamazzi per il corridoio e roteò gli occhi.

«No, ti prego. . .» sussurrò, era troppo bello per essere vero.

Dopo neanche due minuti sentì la porta aprirsi ed un gruppetto di 7 ragazzi si presentò all'interno dell'appartamento seguiti da Hongjoong, più che altro da come erano arrivati sembravano una mandria di mucche.

«Waaa~ Hongjoong hyung è davvero un bellissimo appartamento. . .Oh! Ciao!» la salutò con un tenero sorriso un ragazzo dai capelli biondi.

«Ciao. . .» salutò lei confusa.

Li guardò per bene e per poco non si soffocò con la sua stessa saliva, MA DA DOVE ERANO USCITI PER ESSERE COSÌ FIGHI??

Due li riconobbe, uno era Seonghwa se non si sbagliava, era il figlio di un grandissimo imprenditore di stoffe e stava sempre attaccato al culo di Hongjoong e l'altro era Yeosang.

«Credevo fossi uscita» disse il rossiccio, mentre si toglieva le scarpe ed intimava anche gli altri di farlo.

«Non avevo voglia»  tagliò corto la giovane donna.

«Quindi tu sei la coinquilina di Hongjoong hyung, io sono San!» si presentò lo stesso ragazzo che l'aveva salutata all'inizio, come fecero a ruota anche gli altri.

Aveva sempre fatto schifo con i nomi, quindi pregava di non fare confusione o dimenticarli. Voleva evitare delle figuracce.

Roommate || Kim Hongjoong Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora