L'Eco

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Una cosa che mi ha sempre affascinato è l'eco.
Sapete no quel continuo ripetersi di un suono da voi prodotto che dopo aver incontrato un ostacolo è tornato da voi perfettamente udibile? Quello che si verifica soprattutto negli spazi un po' vuoti dove il suono non può essere assorbito per capirci.
Ecco, sapevate ad esempio che il verso delle anatre non produce alcun eco? Anche questo fatto che nemmeno gli scienziati riescono a spiegare mi ha sempre attirato; sarà forse il suo alone di mistero che lo rende inquietante o la difficoltà degli scienziati a capirlo...fatto sta che lo trovo davvero interessante.
Me ne andai nell'unico luogo vicino casa che produceva eco ovvero nel parcheggio del negozio di fronte casa mia, che fortunatamente è sempre aperto.
Dovetti aspettare la sera tardi dopo che tutte le macchine se ne furono andate per poter entrare e ascoltare l'eco.
Le prime volte che lo feci fu davvero imbarazzante ma adesso ormai non mi creavo più alcun problema.
Inizia senza perdere troppo tempo con un semplice "ehy" che già cominciò a ripetersi nelle mie orecchie, "ciao", lo trovavo davvero piacevole, era un po' come se stessi parlando con qualcuno.
Dopo le semplici parole passavo a delle frasi non troppo lunghe come ad esempio "come stai?" o cose di questo tipo.
Passai così tutta la serata e gran parte della notte ma ormai era tardi ed era meglio andare a letto quindi feci per andarmene e come sempre conclusi dicendo "Alla prossima settimana Eco!" Solo che questa volta non sentii il ripetersi della frase come risposta ma bensì un "ti prego non andartene non voglio stare da solo".
Mi si gelò il sangue.
Una cosa del genere non poteva essere possibile.
Corsi terrorizzato fino a casa a una velocità che non pensavo di poter raggiungere e mi chiusi in camera.
Promisi a me stesso di non andare mai più in quel parcheggio ne tanto meno di sperimentare ancora il fenomeno dell'eco da qualsiasi altra parte.

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