Introduzione

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Ho sempre amato viaggiare; guardare fuori dal finestrino con le cuffie nelle orecchie e il perdersi nei propri pensieri. Ti sembra di essere così lontana dai tuoi problemi ,così piccola e libera. Quando mia madre mi disse che per lavoro si sarebbe dovuta trasferire a New York non esitai nemmeno un momento a seguirla, ero già  pronta con la mia valigia nera all'ingresso, ed ora eccomi qui su un volo Brighton-New York decisa ad iniziare un nuovo capitolo della mia vita .
Non voglio dire che la mia vita a Brighton non mi piacesse, anzi, ma avevo bisogno di staccare da tutto e ricominciare da capo. Da quando mio padre se ne è andato quel posto era diventato solamente un cumulo di ricordi e le persone mi guardavano sempre con quello sguardo di compassione come a dire "oh poverina cosa deve aver passato" ma la verità è che nessuno lo sa, nessuno sa cosa voglia dire essere abbandonati dal proprio padre e poi scoprire poco dopo che si è tolto la vita. Solo mia mamma e mio fratello possono capirmi.

"Signori stiamo per atterrare all'aeroporto di Manhattan, vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza e alzarsi solo in fase di atterraggio" disse una voce metallizzata.
Guardai mia madre, era intenta a scrivere qualcosa sulle note del telefono e poi mi girai verso mio fratello Luke,sembrava sereno, i capelli biondo cenere erano leggermente disordinati sul viso e aveva la sua solita felpa con cappuccio rossa che metteva ogni volta che ne aveva l'occasione. Lo richiamai:
"Luke"
Ma non sembrava sentirmi quindi urlai più forte facendo girare alcune persone
"Luke mi senti?"
"Si Chloe ti sento non sono sordo forse volevo solo riposare" disse
"Sei gentile come al solito, volevo chiederti se potevo prendere un sorso della tua acqua"
"No" rispose
Sbuffai sapendo che era una battaglia persa e vidi dallo schermo davanti a me che mancavano solo 10 minuti;10 minuti prima di andare a vivere nella città che ho sempre sognato,10 minuti prima di rifarmi una vita da capo.

Appena atterrammo ci dirigemmo  a prendere le ultime valigie all'imbarco e uscimmo dall'aeroporto, subito una ventata di aria fredda mi sovrastò facendo scompigliare i miei capelli castano chiaro, e in quel momento una macchina nera si fermò davanti a noi, doveva essere l'uber, quindi salimmo tutti quanti con i soliti lamenti di mio fratello sul freddo che faceva e partimmo.
Non potei fare a meno di guardare per tutto il tragitto la vista: grattacieli,fast food ovunque, persone che correvano da una parte all'altra, questa era Manhattan pensai.
"Ecco che un nuovo capitolo della mia vita abbia inizio"

Ciao a tutti! Questo è il primo capitolo della mia storia e visto che è la prima che scrivo mi piacerebbe sentire i vostri pareri e cosa dovrei migliorare!❤️
-carolina

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