Prologo

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«Mamma.» dissi e aspettai una risposta dalla donna seduta davanti a me, che alzò lo sguardo e mi spronò a parlare. «Non ho più diciassette anni e non siamo mai state così unite come siamo adesso, lo so, ma ci sono cose che tu non sai. Cose pericolose. Non posso starmene qua con le mani in mano a guardare le persone attorno a me combattere.» lei mi ascoltava attentamente e i suoi occhi erano pieni di lacrime. «Non posso retare sul retroscena.» mi zittii e aspettai una sua reazione. Niente. Forse sospettava già qualcosa. «Mamma, io sono qualcosa. E posso aiutare.»
«Cosa sei?» disse, non spaventata, ma curiosa. Fu la prima cosa che disse da quando avevo iniziato a parlare.
«Sono un lupo mannaro.»
Silenzio.
«Mamma, devo tornare a Beacon Hills. Là ci sono persone come me. Persone che sono qualcosa. Loro possono aiutarci.»
«Sofia?» era la voce di Isaac che, affacciato alla porta della cucina, mi stava chiamando.
«Arrivo.» dico solo. Lasciai un bacio sulla guancia a mia madre con la promessa che sarei tornata e che avrei sistemato le cose. Raggiungo Isaac. «Andiamo.» mi disse e i suoi occhi azzurri diventarono gialli.

I still dream about you | Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora