Corri Corri Corri

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Ciguardammo piano, le foglie intorno a noi tremavano. Alcuni volatilivolarono via in salvo, altri iniziarono a correre in cerca di unnascondiglio.
"Molto bene. Da Jurassic park abbiamo imparatoche se ti muovi di fretta muori. Perciò ragazzi niente movimentibruschi. Tranne se volete finire la vostra vita qui ovviamente"spiegò Mike.
"Ovviamente" confermò Leo.
"Ma setipo, un idea eh.. Se ci nascondessimo no eh?" chieseTina.
"nascondiamoci. Subito." dissi infine io. Ciguardammo in giro in cerca di una caverna. Giusto giusto per farcientrare tutti e quattro e non abbastanza grande da far entrare ilnostro amico Rex. La bestia lanciò un altro urlo che fece tremaregli alberi e il terreno sotto ai nostri piedi. Era più vicino. Eavevo la sensazione che stava venendo verso di noi. "Guardate"indicò Leo un gruppo di piccoli dinosauri che scappavano in fessuresul lato della montagna. Iniziammo a seguirli. Trovammo le fessure mei loro occupanti non erano felici di far entrare pure noi. Cidividemmo rimanendo però a distanza visiva. Corremmo da una fessuraall'altra in cerca di una libera. Niente da fare.
"Aaah"urlò Mike. Uno dei dinosauri di una fessura gli morse un braccio perfarlo allontanare, ma niente di grave, solo la manica si è un po'strappata. Urlare era l'ultima cosa che doveva fare. Perché subitodopo di lui urlò anche il nostro amichetto Rex. Era cosi vicino chemi si gelò il sangue nelle vene.
"Dietrofront raga,torniamo da dove siamo venuti subitissimo" urlai anche io. Loromi raggiunsero, e iniziammo a correre da dove siamo arrivati. Ilfatto era però che Rex ci ha sentiti e il terreno tremava sempre piùforte. Era alle nostre calcagna. Cadevano rami, era spaventoso.Corremmo il più veloce possibile. Ma Rex saltò fuori da dietro, amomenti schiaccia Leo con un artiglio. Per fortuna Leo non cadde econtinuo a correre. Gli occhi della bestia erano rossi laser. O eranolaser? Ormai stavamo correndo e ci vedeva. Inizio a seguirci
"Corricorri corri Leo" urlò Mike "è ciò che stofacendo!"
Eravamo quasi arrivati alla caverna da dove siamoarrivati, eppure sembrava impossibile. I miei polmoni erano a fuocostavano esplodendo.
"Scorciatoia" urlò Mike. E girammovelocemente a destra dove c'erano delle grosse radici di alberi. Ciinfilammo in mezzo. Cercammo di stare bassi bassi facendo movimentisilenziosi. Rex era sopra di noi, sentivo il rumore del suo respirodopo corsa. Stava analizzando il nostro nascondiglio. Tina cercò diattirare la nostra attenzione facendoci tanti ciao con la mano. Avevatrovato un passaggio nel terreno. Saltammo dentro proprio un secondoprima che Rex facesse a pezzi le radici. Era buio e stretto ma era unpiccolo tunnel. Accendemmo le torce e ci incamminammo. Rex scavò nelterreno come un cane per trovarci.
"Cucciolino curioso"disse sorridendo Mike. Camminammo per 5 minuti quando da sopra dinoi, dalla superficie venivano dei grossi tonfi. Rex il cucciolinocurioso annusava il terreno in cerca della sua preda, noi. E ognitanto dava una zampata al terreno, creando fori. Iniziammo di nuovo acorrere. E lui corse sulla superficie. Dopo una mezz'oretta non losentimmo più. Era tranquillo e il passaggio si era allargato.Eravamo entrati nella zona del tunnel principale. Era un buon segno.

CONGRATULA

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