Ti odio.
E vorrei avere più coraggio, fare un passo e urlartelo in faccia, riversarti addosso quello che per anni mi ha tormentato i pensieri.
Io ti odio, ma c'è stato un tempo, indefinito e lontano, in cui non era così. Avevi un potere su di me, un potere che nessuno dovrebbe avere: avresti potuto spezzarmi, schiacciarmi nel pugno della mano, soffiare, e io sarei volata via. Ma tu non lo sapevi, ti sei dimenticata di guardare dalla mia parte. Non era un dolore insopportabile, tantomeno letale, ma era sottile, talmente silenzioso che anche io ho faticato a notarlo. Ma c'era, era lì con me, sempre presente, a ricordarmi la tua indifferenza.A volte avrei voluto urlartelo, smettere di sorridere solo per un istante e piangere.
E ogni dannata volta che chiudo gli occhi ti rivedo e ti odio, ti odio più di prima perché non riesco a dimenticare, ad accantonare il tuo ricordo che è sempre vivo, presente e nitido come se fossi qui. È una ferita aperta che non posso guarire, con cui devo convivere.
E ti penso. Mi tieni compagnia in queste notti insonni, e forse ti odio un po' di meno: perché sei ancora qui, sei andata via ma un po' di te è ancora qui.
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Tell about you //Short stories
Short StoryVoglio vivere per questo, per il secondo che segue l'esplosione, quando il rumore cessa e la calma ti riempie, quando i fuochi d'artificio non sporcano più il cielo, le stelle sono più luminose, e il frenetico via vai della gente si è placato. Ora q...