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guardo il mio riflesso allo specchio,
vedo me maja collins, di statura medio-alta, magra, capelli biondo cenere, occhi verdi: la ragazza perfetta agli occhi degli altri ma che dentro ha un vuoto incolmabile che le assilla la vita e che in realtà non sa nemmeno perché ci sia.

"amore sei pronta?" mia madre entra a capofitto nella mia stanza guardandomi dalla testa ai piedi, "sei bellissima maja"

supervisiono per l'ultima volta la mia figura allo specchio, camicia floreale e pantalone a vita alta nero con le mie adorate ballerine.
pronta per il primo giorno di scuola del mio ultimo anno di liceo; nonostante io me la cavi in tutte le materie, sono terrorizzata dagli esami finali.

"okay mamma,io vado a scuola" prendo il mio zainetto rosa antico e supero mia mamma fino a quando non mi ferma.
"amore ti accompagno io,così poi vado in ufficio" mia mamma è un avvocato, molto brava nel suo lavoro ma meno nel ruolo di madre - difatti alle volte si dimentica di avere due figli -. tralasciando ciò, vuole la perfezione per me, mi programma tutto, cosa mangiare, cosa fare, la scuola, il mio futuro.
non posso permettermi di fallire, le darei una delusione, tutto dipende da me.

scendo le scale della mia stratosferica villa... molte volte penso che ci sono persone che hanno di bisogno facendo sì che un senso di colpa attanagli le mie viscere, stessa sensazione che sembra non invadere minimamente i miei genitori, i quali infatti investono soldi per le cazzate.

entro nella bmw di mia madre e per tutto il tragitto non spiccichiamo parola; io e mia mamma come potete notare non abbiamo un rapporto normale, di conseguenza non abbiamo discorsi da prendere se non quello della sua carriera.

arrivati al cancello della mia scuola ci sono un branco di "pecore" sparse ovunque: in ogni scuola si creono gruppi, i nerd, i popolari, le cheerleader e molti altri; io non faccio parte di nessun gruppo perché trovo sia una cosa stupida.

mi reco in palestra dove il preside inizia un discorso con degli in bocca al lupo per i prossimi nove mesi, soprattutto a noi dell'ultimo anno.

la prima lezione che ho è letteratura inglese, oche personalmente amo.

e mentre mi dirigo verso la mia classe vado a sbattere contro qualcuno.

"scusami,ero distratta" dico alzando lo sguardo e vedo due occhi azzurri penetranti
"ho notato principessa" mi supera e entra nella classe in cui stavo entrando io.

per tutta la lezione di letteratura stranamente non ascolto, io sono preparata in tutto e pongo attenzione a scuola per fare di meno a casa.
mi torturo e penso al ragazzo che è seduto in fondo alla classe, penso di averlo già visto ma non mi ricordo dove.

"collins, lo so che pensa ancora al mare e al sole, ma è ora di tornare alla realtà" mi richiama la professoressa facendo ridacchiare tutta la classe.
sento la pelle bruciarmi, mi giro e vedo che il tipo di prima mi sta guardando, lo vedo li buttato in quella sedia come se fosse a casa sua, mi rigiro per capire qualcosa della lezione.

suonata la campanella mi reco nel cortile dove
incontro la mia migliore amica cassandra.
lei è il mio contrario, ha i capelli scuri occhi castani statura sulla norma, e gli piace essere stravagante, insomma uscire fuori dagli schemi.

"ehi bellezzaa" mi viene incontro e mi salta letteralmente addosso.
"ehi" ricambio l'abbraccio con affetto.
"devo raccontarti un sacco di cose, non hai idea" dice entusiasta, Cassandra è una tipa allegra, le piacciono le feste, insomma fare baldoria.
"mi sono fidanzata con un ragazzo" dice con occhi luccicanti.
"eh fantastico cass, sono contenta per te, raccontami tutti i dettagli"
"in realtà viene in questa scuola eh... oh sta per venire qui"

vedo un ragazzo alto capelli biondi e piercing al sopracciglio.
il premio nobel va a lui,Michael Clifford.
non lo conosco bene a dir la verità ma sta con il suo gruppo poco raccomandabile insomma.

si danno un bacio ed io sto per vomitare.
io non ho mai avuto un ragazzo, ho pensato sempre alla mia carriera come vuole mia mamma.

"maja lui è Michael, Michael lei è maja" mi dice presentandomi il suo ragazzo.
io gli porgo la mano gentilmente e gli sorrido.

"cassandra venite lì vi faccio conoscere i miei amici"
cassandra mi fa gli occhi dolci e supplichevoli
così decido di andare insieme a lei a conoscere gli amici di michael.

arrivati lì vedo due ragazzi intenti a rullarsi delle sigarette.
"loro sono calum e ashton, calum, ashton lei è Cassandra la mia ragazza,invece lei è.."
"maja giusto?" dice il ragazzo dai capelli castani e occhi verdi, "piacere ashton." aggiunge poi.
"calum" dice il ragazzo che sembra apparentemente asiatico.

"ma luke che fine ha fatto?" dice Michael ai ragazzi
"è in bagno a farsi taylor" risponde semplicemente calum che inspira la sua sigaretta.

dopo un po' decido di andarmene perché mi sentivo a disagio.
saluto tutti con un cenno della mano
e mi avvio verso casa.

entrata a casa sento uno strano silenzio.
alle volte penso che questa villa sia troppo grande per me e mio fratello.
perché alla fine la maggior parte del tempo ci passiamo noi mia madre è sempre in ufficio e mio padre ad investire in altre stronzate.

entro nella camera di mio fratello per salutarlo,sta mattina non ho avuto occasione di farlo.

e la scena che mi si presenta davanti non è delle migliori, lui e una ragazza sul suo letto che hanno appena finito di fare cose.
che schifo.
chiudo la porta imbarazzata e vado nella mia stanza.
sento la porta aprirsi e vedo proprio mio fratello.
"ehi sorellona" che idiota
"potresti metterti una maglietta perfavore" gli lancio un cuscino addosso
"che c'è non hai mai visto un ragazzo nudo?"
"siceramente no"
"come immaginavo, sei un caso perso"

mio fratello è il tipico ragazzo belloccio ma stupido, a differenza mia va contro i miei genitori, per ribellione, va alle feste beve, fuma erba e non sa cosa fare in futuro.

mia madre è disperata con lui, non sa che fare quindi lo lascia stare.
e stressa me.
Io devo essere la perfezione, rimpiange il fatto che mio fratello non sia venuto come me insomma.

"sorellona dovresti fare le tue esperienze esci divertiti bevi,fuma,non pensare al futuro pensa al presente" urla con gioia
"peccato che io non sono te,non posso permettermi di fare queste cose,la vita non è semplice devo essere pronta"
"voi sorelle più grandi siete così pallose"
"sisi ora vattene prima che la tua ragazza ti cerchi"
"non è la mia ragazza è stata più una botta e via"
"sisi ok vattene non voglio ascoltarti lallal" gli chiudo la porta in faccia.
io e mio siamo molto legati anche se siamo diversi.

sorrido.

prendo i libri ed inizio a studiare ma non riesco.
ho tanti pensieri per la testa.
e uno è quel ragazzo con gli occhi azzurri.

...
ehilà,so che questa storia l'ho cancellata e ripubblicata tre volte,ma sono molto insicura,ma questa volta non la cancellerò,voglio impegnarmi sul serio e non rimanderò come al mio solito.
quindi mi dovrete sopportare fino alla fine.
sono felice di aver ripreso a scrivere mi fa sentire bene,a distanza di un anno ma c'è l'ho fatta ho superato la mia insicurezza.
grazie per chi leggerà questa storia apprezzo un sacco.

ily.
-chiara

sick boy. -luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora