Guardo l'autobus giallo allontanarsi troppo velocemente da me, e con lui vedo affievolirsi anche la mia possibilità di tornare a casa. A quest'ora non ne passano di altri, fantastico.
Ma all'autista non viene in mente di aspettare cinque minuti per i poveri ragazzi che non sono riusciti a salire? Ovvio che no, l'unica cogliona che non è riuscita a prenderlo qui sono io! Che diavolo faccio ora? Non ho voglia di camminare, ma devo. Fanculo a Zayn e ai suoi fottutissimi problemi mentali.
Dai April, prima un piede, poi l'altro... ce la fai. Non mi farà male. Non mi farà male. Camminare a stomaco vuoto fino a casa, non mi farà male. Ce la farò perchè io sono perfettamente allenata per queste cose. Mi sto convincendo.
.....no.
Gesù Cristo, sono troppo pigra per arrivare fino a casa a piedi e troppo sfigata per chiedere aiuto a qualcuno.
Faccio qualche passo svogliato lentamente, persa nei miei pensieri.
Comunque Crystal è davvero simpatica, sembra una apposto.A proposito di Crystal... Cazzo, mi aveva detto di vederci nel parco davanti alla scuola dopo le lezioni! Che culo! Forse questa non è esattamente una giornata no.
Faccio dietro front e inizio a camminare nella direzione opposta, dopo poco entro in quell'area verde ed inizio a guardarmi in giro cercando chi devo trovare, ma i miei occhi vedono solo famigliole allegre che giocano con i propri figli sul prato, oppure dolci coppiette intente a scambiarsi effusioni, nessuna traccia di Crystal.
Continuo a cercare e mi stupisco dalla vastità di questo parco, ma soprattutto dalla varietà di alberi e piante che vi sono all'interno.
Quando poi finalmente intravedo una familiare chioma di ricci ribelli le vado incontro sorridente.
-April!-
-Ehy, Crys! Ti va bene se ti chiamo Crys, vero?- ridacchio.
-Mh si, qualche volta, ma non farci l'abitudine! E a te va bene se ti chiamo Apry?-
-No, stupida!- scoppiamo entrambe a ridere.
-D'ora in poi ti chiamerò Cristy allora, ti piace di più di Crys?- le lancio un'occhiata divertita.
-No, no! Crys va più che bene!- si affretta a rispondere.
Continuiamo a parlare un po' del più e del meno e alla fine decidiamo di appoggiarci ad un albero per riposare un po'.
All'improvviso le squilla il telefono e riconosco come suoneria "Viva la vida" dei Coldplay. Risponde alla madre dicendole che è fuori con un'amica.
-Così ti piacciono i Coldplay?-
-Se mi piacciono? Li adoro! E a te?-
-Mh, si, qualche canzone.- ripondo vaga.
-Solo qualche canzone?-
-Sì, non sono poi così bravi.- rispondo ridacchiando per farla innervosire.
-Cosa hai detto? Vieni qui, dobbiamo risistemare la tua cultura musicale!- mi urla divertita mentre mi alzo per sfuggire alle sue mani intente a farmi il solletico.
-La mia cultura musicale? Io penserei alla tua piuttosto!- le dico ironica facendole l'occhiolino.
-E va bene! Vuoi la guerra? E che guerra sia!- mi risponde con finto tono minaccioso iniziando a rincorrermi per tutto il parco.
-Vieni qui! Vieni qui!- continua a urlare. Per chi ci vede da fuori possiamo sembrare due bambine di cinque anni, ma mi sto divertendo, chi se ne frega.