Omicidio al Cafè Royal: Parte 1

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Salve, chiunque tu sia (sicuramente in futuro qualcuno sarà riuscito a trovare e aprire il mio libro). Per comodità ti chiamerò Mary.

Se non lo sapessi, il mio nome è Augustine Clarke e ho 45 anni. Sin dalla tenera età avevo un particolare interesse per il mondo del mistero e quindi decisi di intraprendere la carriera di investigatrice privata.

Durante la mia vita ho risolto vari misteri, enigmi, e ho persino fatto andare in galera un sacco di persone! Ero geniale!

"Si, eri dannatamente geniale... "

Da dove posso cominciare... Ma Certo! Dal Cafè Royal! Metitti comoda Mary, sentirai che storia!

Era il 1 Ottobre 1964, avevo 25 anni ed ero stata invitata al matrimonio di mio cugino. Vivevo (e vivo ancora) in un discreto edificio a Ranston Street, ovviamente a Londra.

Quella mattina scesi per prendere il giornale e per dare un'occhiata alla cassetta delle lettere.

Aperta la cassetta delle lettere trovai una busta leggermente stropicciata. Ricordo che ero molto emozionata. Aprii velocemente la busta e lessi il contenuto della lettera.

Cara Augustine,

Sono più che felice di invitarti al mio matrimonio. Festeggeremo al London Cafè Royal il giorno 11 Ottobre. Nell'invito che hai ricevuto ci dovrebbe essere anche un biglietto. Grazie a questo biglietto potrai soggiornare nell'hotel tutto il week-end. Spero vivamente che tu venga. Non fare brutti scherzi.

Cordiali Saluti,

Henry J. Clarke

Non ero una grande amante delle feste, ma, dato che avevo un buon rapporto con mio cugino, mi affrettai senza indugio ad accettare il suo invito.

Quella settimana sembrò volare. Avevo preparato i bagagli e comprato un vestito a pois. Decisi anche di soggiornare. Ero pronta per partire e così andai a dormire.

Non so perché, ma avevo uno strano presentimento, che mi diceva che non avrei dimenticato questa festa facilmente. Più avanti Mary, scoprirai che avevo ragione.

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