La condanna

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È una mattina oldi ottobre mi svegliai presto per comprare la colazione e finalmente prendere l'anello di fidanzamento è una notte gelida e l'unico bar buono che cera nelle vicinanze profumava l'aria con dei cornetti appena sfornati, il bar era una piccola capanna di legno che si poteva raggiungere soltanto a piedi, il bar si chiamava "Il diavolo rosso" sinceramente io non ci sono mai andato ma girano delle voci che i loro cornetti sono davvero buoni, quando entrai nel negozio vidi che era arredato da delle poltrone rosse con aste di legno di mogano davano un gusto raffinato, appena mi avvicinai al bancone un ragazzo forse sui 20 anni arrivó <<Buongiorno posso servirla?>> <<vorrei due cornetti>> appena si allontanó una ragazza si avvicina <<buongiorno ha gia chiesto?>> <<si al ragazzo di prima>> aspettai qualche minuto finchè il ragazzo non tornó non portava nulla <<chi ti ha mandato mezzo-demone?>> a quel punto capii che esso era un demone <<e vero stupidino non lo sapevi noi siamo ricercati >> spuntó fuori dal nulla anche la ragazza <<e per cosa scusa?>> <<lei è un angelo e io sono un demone ne Lucifero ne il sovrano degli angeli vuole il nostro amore>> <<non credevo che ne esistessero altri >> <<cosa stai dicendo stupidino>> <<io sono il figlio di cerbero unico erede al portale degli inferi e mi sono fidanzato con un angelo>> a quel punto vidi il ragazzo prendere un grosso remo nero era una arma maledetta! <<ora capisco tu sei uno dei personaggi antichi?>> <<esatto io sono Marcus figlio di caronte >> <<e la tua amichetta e la figlia della puttanella bionda giusto>> << non osare a chiamare cosi mia madre e comunque sono Elisa e mia madre non è la "puttanella" si chisma Sara prova ad insultarla ancora e ti trafiggo con la mia lama sacra>> dopo quelle minaccie da parte di Elisa chiamai il mio lupo più giovane e lo feci affrontare contro il demone e io mi diverto con la ragazza <<ragazzi facciamo una cosa se vinco io mi preparate due cornetti se vincete voi vi daro questo lupo>> non potevo assolutamente perdere <<ok accetto>> a quel punto mi trasformai nel lupo figlio di cerbero la ragazza invece si stava affaticando solo a tenere quella spada <<che c'è ti pesa la spada?>> non sono in allenamento sta zitto >> io non persi tempo attaccai quella figlia della puttanella appena eravamo a pochi centimetri tanto che gli provocai solo un graffio in faccia che lei <<mi arrendo perfavore il graffio che mi hai fatto deve essere curato>> intanto il mio lupo si era messo a dormire il ragazzo era peggio della ragazza appena si è avvicinato il lupo lui urlo di non fargli del male <<mamma mia siete gli avversari più scarsi che ho incontrato il lupo ve lo lascio cosi vi protegge oppure vi uccide>> intanto mi avevano fatto i cornetti poi mi incamminai verso la gioielleria che aveva la migliore fama finche non la trovai era costruita su una struttura abbastanza antica le due proprietarie erano fidanzate tra loro appena andai davanti alla porta indovinate che mi ritrovo davanti quella grandissima puttanella bionda <<ma c'è l'avete con me oggi>> basta per oggi non ne voglio sapere di demoni i angeli <<che c'è piccolo botolo non ti fa piacere vedermi?>> <<preferivo di no ma ora devo prendere un anello >> a quel punto mi fece cenno di entrare dentro quella gioielleria cerano cosi tanti anelli che mi abbagliavano gli occhi <<prego scegli quello che vuoi offre la casa>> dopo una mezz'oretta presi 3 anelli, un anello era per me aveva un lapislazulo incastonato con la montatura di oro bianco, il secondo era per Caterina era un anello di oro ricoperto da diamanti e infine ecco il 3 terzo era un normale anello d'oro senza nulla di dedorativo. subito dopo aver scappato da quella stupida ragazzina andai verso casa ma quando arrivai trovai Caterina in ginocchio a piangere con una lettera in mano <<Giacky e successo>><<che cosa>> <<gli angeli e i demoni ci lasciano un giorno di vita >> a quel punto caddi a terra mi sentivo totalmente sperduto come se il mondo mi crollasse addosso. <<allora combatteró nessuno deve minacciare la mia futura sposa>> <<ma ci hanno condannato alla morte non possiamo sposarci>> <<invece si basta non si discuto io primandi morire voglio fare tutto quello che ci siamo programmati di fare>> non feci in tempo a finire la frase che lei mi abbracció

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 14, 2014 ⏰

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