Prologue

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PREMETTO DI NON ESSERE NORMALE E CHE QUESTA È LA MIA PRIMA STORIA MUKE, E AD OGGI RILEGGENDOLA MI RENDO CONTO CHE SIA MOLTO CRINGE, QUINDI FATECI CASO AD EVENTUALI ERRORIE REFUSI, SPERO DI AVER VOGLIA DI FARE UNA REVISIONE ACCURATA UN GIORNO SENZA SBOCCARE💀

E NIENTE

VI LASCIO AL PROLOGO

***

~Luke~

Mi chiamo Lucas Robert Hemmings, per gli amici Luke, ma io non ho amici.
Rifacciamo, Mi chiamo Lucas Robert Hemmings, per i familiari Luke, ma per Jack, mio fratello, 'coglione', ho 16 anni, a scuola non sono né conosciuto né amato, qualcuno mi dice che sono 'sfigato', 'asociale' e 'strano'.
Non ho amici, o almeno sono io che preferisco stare in solitudine.
Non credo nell'amore, l'ultima ragazza che ho avuto, circa tre anni fa, prima che mi trasferissi per la seconda volta, mi ha tradito, con quello che a quei tempi era il mio migliore amico.
Odio la scuola, odio i professori, odio le persone false e la mia vita, qualcuno mi direbbe che sono depresso o pessimista, ma io preferisco definirmi realista.
Amo la musica, amo suonare la chitarra, amo la pioggia e la solitudine.

Ho due fratelli più grandi di me, Ben e Jack, i miei genitori stanno, per il momento, ancora insieme e mi vogliono bene, tutto sommato senza considerare si direbbe che sia una bella famiglia, ma c'è solo un piccolo problema, sono gay e in questo non c'è nulla di sbagliato, infatti il dramma è che non l'ho mai detto a nessuno e per lo più mio padre è omofobo, quindi non penso avrò mai il coraggio di fare coming out con la mia famiglia.

Mi sono accorto di essere gay, quando la mia ragazza ha confessato di avermi tradito, io non ci sono stato male per lei, ma anzi avevo fatto la scena di gelosia per il mio migliore amico, la persona con la quale mi aveva tradito.

Domani dovrò trasferirmi, per la terza volta, in una città diversa, quindi dovrò spostarmi da Malbourne a Sydney ma per me non ci sono tanti cambiamenti, non ho amici che vivono qui e la mia casa non ha alcun valore affettivo.

"Luke! hai finito di prepare la valigia?" dice mia madre interrompendo il mio monologo interiore

"No"

"ti ricordo che dobbiamo partire domani, non hai tanto tempo"

"si, lo so mamma"

"va beh, vieni prima a cenare, è pronto"

"arrivo"

-

Metto le ultime cose in valigia, mi guardo in torno per assicurarmi che non ci sia niente che io abbia dimenticato. Facendo arrivare il mio sguardo fino al letto mi perdo nel notare sotto ad esso un pupazzo a forma di pinguinopo.

Lo prendo, sorrido spazzolandolo dalla polvere che c'è sopra, so che è infantile, ma per me almeno quell'oggetto ha sempre avuto un valore, me l'aveva regalato mia madre quando al mio ottavo compleanno e mi ha sempre accompagnato in tutti i traslochi.

"Tu vieni con me" dico indicandolo e cercando di infilarlo in viligia

La valigia è ricolma e dunque tento in qualche modo di riuscire a richiederla, saltandoci anche sopra.

"E CHE CAZZO CHIUDITI"

la metto in piedi cercando di far scorrere l'altra metà ancora bloccata della cerniera, ma ovviamente questo solamente aggrava la situazione

"FANCULO! CHE VITA DI MERDA"

-

"FINALMENTE!"

Dico spostando la valigia chiusa in un angolo della stanza a caso

"non voglio più vederti fino a domani"

Mi riferisco alla valigia

Mi butto sul letto, accendo il telefono e cazzeggio un po' su Instagram, guardo qualche video a caso su YouTube

Poi prendo la mia chitarra

"è da un po' che non la uso"

La tiro fuori dalla custodia, inizio ad accordarla, comincio suonando qualche accordo e quando riprendo più affinità con lo strumento, suono un pezzo di una canzone scritta tempo fa, la tab è praticamente incompleta e ancora precaria

"Demons
Hide behind my back
And I can't see them
One, two, three, four
Leading me to do their dirty work
Won't let them knock down my door..."

-

-

-

(SPERO CHE ABBIATE CAPITO IL RIFERIMENTO A MONSTER AMOG MEN)
IL 'PRIMO CAPITOLO' È FINITO, PIÙ CHE CAPITOLO, ERA UNA PICCOLA INTRODUZIONE DELLA STORIA, SPERO CHE NON ABBIA FATTO TANTO PENA...

ADIOS😘

Wrapped around your finger ~ Muke (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora