11. Parte del gruppo

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-Tieni, bevi dell'acqua- disse Harper porgendo un bicchiere a Emily.

La povera ragazza ancora doveva riprendersi del tutto da ciò che era successo.
Aveva tante domande che le fluttuavano nella testa e non riusciva a fare mente locale.

I ragazzi l'avevano portata dentro e avvolta subito in 15 coperte per farla riscaldare fermandosi tutti in cerchio a fissarla mentre, seduta in una comoda poltrona, sorseggiava acqua con la mano ancora tremante.

Samuel, dopo che Colin se l'era data a gambe, era scomparso.
Nessuno sapeva o aveva la minima idea di dove fosse finito o del perché se ne fosse andato.

Emily, anche se voleva ammettere a se stessa il contrario, cercava continuamente di incrociare uno sguardo verde tremendamente affascinante, che allo stesso tempo, però, la infastidiva.

Doveva ancora abituarsi all'idea di avere un fratellastro, anche se infondo Samuel non rappresentava nemmeno una minima minaccia. Di solito l'unico problema tra fratelli è il dover dividere gli affetti dei genitori, i giocattoli e i regali, ma si dava il caso che Emily non aveva nessun genitore da condividere con Samuel, dato che sua madre era morta e riteneva suo padre inesistente, e per di più il denaro non mancava di certo, quindi sarebbe rimasto tutto come prima.

La ragazza doveva solo rendere normale il fatto di avere due sconosciuti, dei quali avrebbe fatto volentieri a meno, gironzolare per casa.

Samuel provava nei suoi confronti qualcosa che Emily non era ancora riuscita a captare; la ragazza gli aveva fatto capire che non voleva neanche conoscerlo, cosa che anche lui non aveva tenuta nascosta.

Nel suo profondo era consapevole del fatto che nel male o nel bene dovevano andare d'accordo e per questo in una piccola parte del suo cuore vi era riposta della speranza.

Speranza di avere davvero un fratello, qualcuno che ti vuole bene e che ti vuole proteggere; qualcuno che gli ricordasse come fosse fatta una vera famiglia, composta non dai dipendenti di Joseph, ma da qualcuno che è realmente legato a te.

Certo, Emily e Samuel non sarebbero mai diventati dei veri fratelli di sangue, ma non per questo non potevano scegliere di comportarsi come tali.

Normalmente avrebbe detto:" Che senso ha cercare di affezionarsi a queste persone se poi ti feriranno soltanto?".

Ma con Samuel era diverso. Ormai era tutto cambiato. 

Quel muro che si era creata da anni era crollato, dal momento in cui quei ragazzi, che prima riteneva semplici fannulloni, le si erano presentati amichevolmente, sciogliendogli il cuore.

Perché per Emily era così, bastavano delle semplici parole, dette però sinceramente, per farla felice. 

Era tremendamente fragile e sensibile ma forte allo stesso tempo, era la reincarnazione della contraddizione in persona, ma infondo, se in lei non ci fosse stata anche della fermezza e del coraggio, probabilmente non sarebbe sopravvissuta alla scomparsa di sua madre.

E mentre nella sua testa si formavano tutti questi pensieri, continuava involontariamente a cercare e cercare quegli occhi.

Era più forte di lei.
"Perché stai cercando quel coglione?", si domandava Emily, ma non riusciva a trovare una risposta.

Voleva sapere perché se ne era a dato, ma per prima cosa doveva assolutamente ringraziarlo per aver scacciato Colin, anche se infondo lui non aveva fatto altro che starsene immobile; gli era bastato solo uno sguardo più omicida di un maniaco per farlo trasalire dalla paura, anche se naturalmente non l'aveva dato a vedere.

-Ragazzi la festa è finita, ho detto a tutti di tornarsene a casa, voi naturalmente potete restare- disse Thomas avvicinandosi agli altri.

In effetti, quando Emily guardò fuori dalla finestra vide un branco di adolescenti che,tristi e ancora barcollanti per la sbronza, si avviavano al cancello per andarsene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2019 ⏰

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