Quella mattina era tutto tranquillo.
Il cielo era sereno e il mondo pareva essersi fermato per riprendere fiato in quell'incessante correre della vita.
Era cosí normale da sembrare innaturale.
Il cielo pareva un quadro.
M'immersi in quel paesaggio col pensiero poi socchiusi gli occhi e lasciai che l'aria mi colpisse il volto.Nell'aria il profumo dei fiori mi riempiva le narici inebriandomi con la loro fragranza.
Non sentire aumenta gli altri sensi, gli odori erano più forti mentre la vista più acuta.
Bloccandone due il terzo diventava amplificato.La porta si aprì e dei passi si mossero nella stanza fino ad arrivare alle mie spalle.
Due mani delicate si appogiarono sulle mie spalle e saltai per la sorpresa.
Mi voltai con una mano sul cuore, ridacchiando pronto a sbuffare contro l'artefice di tale scherzo.La mia mamma.
Stava davanti a me e mi sorrideva.
Nel suo sorriso mi ero sempre rintanato nei momenti di dolore.
Mi era rimasta solo lei, e ne avevo sempre approfittato.
Mio padre non c'era più.
Mi aveva abbandonato quando aveva scoperto della mia malattia.Le sue braccia mi hanno sempre protetto.
Quando attorno a me tutti se n'erano andati lei era sempre lì, a sorridermi.
E per tanto tempo mi era bastato.
Io e lei a combattere insieme.
Poi però ho cominciato a conoscere Yuki; e in poco tempo è diventato come ossigeno.Avevamo passato insieme serate intere, noi tre; senza interessarcene del mondo al di fuori di noi.
Abbiamo sempre avuto un rapporto diverso dal solito madre-figlio.
Lei era il mio tutto e io il suo.
Nulla ci avrebbe mai diviso, a costo di lottare coi denti, saremmo rimasti uniti.Con l'arrivo di Yuki ci siamo avvicinati ancora di più.
Era la mia confidente, ma non sono mai riuscito a confessare a lei, la persona che più mi conosceva, i sentimenti che provavo per Yuki.
L'unica che sapeva la realtá della gravità del mio problema.Cosí l'uragano che ci aveva investito mi aveva portato a rivelarle tutto.
Con il suo arrivo improvviso decisi: le avrei fatto subito.
-mamma, ti devo dire una cosa- dissi con lo sguardo basso.
-dimmi- rispose tranquilla sedendosi scomposta sulla poltroncina accanto al letto.La seguii e mi sedetti a gambe incrociate sul letto.
Continuava a sorridere e mi incoraggiava a continuare.
-i-io sono....io amo Yuki- farfugliai arrossendo a dismisura.
Delicatamente mi sollevò il mento con la mano poi mi guardò dritto negli occhi.-Non credevo ci mettessi cosí tanto a dirmelo- ridacchiò lasciandomi a bocca aperta.
-m-mamma..i-io- tentai di spiegare, confuso e intimorito ma mi bloccò.
-Takeshy, io ti voglio bene, e te ne vorrò sempre. Poi sono felicissima di sapere che mio cognato sará Yuki! Eviterò di dover incontrare ragazzine o altri ragazzi, io Yuki lo adoro giá- cominciò a borbottare.
Chi la fermava più.-in più non dovrò temere di avere dei nipotini precocemente girare per casa- alle sue parole sgranai gli occhi e le gote si arrossarono.
-Mamma!- sbottai sbigottito mentre davanti a me lei rideva fino a piegarsi.
Poi una volta rialzata. Mi guardò seria.-Dimmi-, perchè lo ami?- mi domandò lasciandomi a boccheggiare cercando una risposta.
-forse perchè è lui.- provai ad iniziare.
Il suo sguardò venne rapido da qualcos'altro ma ritornò velocemente su di me cosí, immerso nei ricordi di lui, cominciai.-Yuki è entrato nella mia vita senza avviso.
È entrato e non ne è più uscito.
Per me è diventato come acqua, ossigeno, senza non ci posso stare.
Mi sono innamorato dei suoi occhi, delle sfumature che ho imparato a conoscere negli anni.
Amo le sue smorfie che lo rendono adorabile.
Amo il modo in cui mi protegge, quando finge che non ci siano problemi.
Sono sordo non ceco, vedo gli altri come mi guardano, come ridono di me e mi evitano.
Ma lui è rimasto comunque al mio fianco.
Amo come ogni cosa si intoni a lui.
Tutto ciò che lo circonda lo rende la stella che brilla, facendo luce e rendendo migliore ogni momento.
Amo...amo l'idea che ho di un nostro futuro.
Amo come mi abbraccia, come se fossi suo, e nessuno potesse ferirmi tra le sue braccia.
Amo quando mi accarezza, quando mi lascia dei baci sulla guancia.
Credo che ci sia una parola unica per indicare tutto questo, Yuki.
Io lo amo per ciò che è, perciò che è stato e per ciò che sará.
Sará l'amore della mia vita.
La mia anima gemella.
Sará semplicemente Yuki.-
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Che rumore fa la pioggia?
RomanceSi dice che l'amore sia cieco ma non si è mai detto che sia anche sordo. Il suo linguaggio è tanto semplice quanto complicato. Tutti possono capirlo ma al contempo nessuno riesce a farlo. Ma questo non è importante, amare lo è. Takeshy non sente e i...