Io ci credo! (parte 2)

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Percy era quasi arrivato alla Cabina 13 quando vide che Nico Di Angelo stava uscendo e lo fissava. Percy si portó davanti al ragazzo più giovane.

-P-Percy...che ci fai qui?- Chiese il figlio di Ade.

-Dobbiamo parlare...devo dirti...una cosa.- Disse il figlio di Poseidone.

-Anche io.- Ammise il figlio di Ade. Dopo un lungo e intenso silenzio Percy si decise che era ora di parlare.

-Okay...parlo prima io...Nico, io...ecco io penso che tu sia un ragazzo fantastico: dolce, timido che però vuole apparire freddo e distaccato...Nico io...capisco perché lo fai Nico: non vuoi soffrire. Io in passato ti ho deluso, ti ho fatto soffrire...per quello che è successo a...Bianca...- Il figlio di Ade cambió subito espressione sentendo nominare il nome della sorella morta e Percy si affrettó a continuare. -Peró...Io non voglio più farti soffrire. Voglio renderti felice...quello che sto cercando di dire Nico, é che...io ti...io...-

-Ti amo?- Terminó il figlio di Ade. Percy la prese più come una confessione che un suggerimento. -Sì, Nico, ti amo.- Nico restó in silenzio osservando Percy, decidendo su cosa dire.

-Sai Percy, non so se devo chiedertelo o posso semplicemnte baciarti...- Percy sorrise un po' imbarazzato dalle parole del figlio di Ade.

-Devo darti un suggerimento?- Chiese maliziosamente. Si avvicinó al figlio di Ade e gli prese il viso tra le mani. -Mi ami davvero, Nico?- Domandó Percy mentre le sue labbra sfioravano quelle del figlio di Ade.

-Jackson, zitto e baciami!!!- Ordinó Nico. Percy sorrise felice di voler eseguire quell'ordine.

-Come desidera, mio re degli spettri.- Disse annullando la piccola distanza che lo separava dalle labbra del minore.

Più tardi, entrambi sdraiati nel primo letto che trovarono nella Cabina 13, si facevano le coccole. Nico aveva appoggiato la testa sul petto di Percy e con un braccio gli circondava l'addome mentre Percy gli stava accarezzando i capelli.

-Percy?-

-Uhm?-

Nico appoggió meglio la testa sul petto di Percy per poterlo guardare in viso.

-Ora, cosa facciamo?- Chiese al più grande e Percy capí subito a cosa si riferiva.

-Troveremo un modo, non voglio nascondere la nostra relazione ci comporteremo in modo spontaneo.-

Nico sorrise.

-Se voglio farti le coccole in pubblico, niente mi fermerà.-

Nico Arrossì. -Smettila, Percy...-

-Se voglio baciarti, anche...- Continuó il più grande con un sorriso malizioso.

-Percy!-

-Se voglio...-

-Finisci la frase Jackson e ti ritroverai a marcire sul fondo del Tartaro!!!-

-É una minaccia?-

-Una promessa!- Rispose il figlio di Ade facendo la linguaccia al più grande.

-Ti amo, Nico.- Disse il figlio di Poseidone ignorando l'occhiata esasperata che gli rifiló il più piccolo.

-Non ti facevo così sdolcinato, Percy. Ti amo anche...- Il figlio di Ade si interruppe quando sentí dei passi avvicinarsi. Qualche istante dopo qualcuno bussó alla porta della Cabina 13.

-Nico, sono Grover...posso entrare.-

-N...-

-Sì.- Lo interruppe Percy, mettendosi a sedere.

-Percy, che ci fai qui?- Poi squadró i due ragazzi che erano seduti estremamente vicini e visto il suo legame empatico con Percy non gli ci volle molto per capire.

-Oh, quindi voi due...-

-Sì.- Lo interruppe Percy.

-E da quanto?-

-Un paio d'ore.- Rispose Nico.

-Oh, bè...sono felice per voi...-

-Grazie.- Risposero i due in coro.

-Io...credo che andró, in effetti volevo solo sapere dove era Percy e come stava, quindi credo che vi lascieró...soli.- Detto ciò uscì.

-É stato facile.- Disse Percy.

-Facile? Io direi più imbarazzante.-

-Tra tutti e tre, fidati, era lui quello più in imbarazzo!-

-Se lo dici tu...-

-Sai...- cominció il figlio di Poseidone con fare malizioso. -credo che dopo tutto questo io meriti un po' di coccole...-

-Da me non ne avrai.- Replicó il figlio di Ade con finta cattiveria.

-Daiii...-

-Dei Percy se sei odioso.-

-Ma mi ami lo stesso.-

-Forse...-

-Ah, é così...allora guerra sia!- Rispose il figlio di Poseidone iniziando a fare il solletico a Nico.

-No, ti...ti prego smettila...basta!- Disse il figlio di Ade fra una risata e l'altra.

-Ti arrendi?-

-S-si...-

-Allora me le fai le coccole?-

-S-si ma smettila...- Percy smise e Nico ne approfittó per balzare giù dal letto e uscire di corsa dalla Cabina 13.

-Adesso prendimi, lumaca.-

Percy inseguí Nico per quasi tutto il Campo Mezzosangue incurante delle occhiate stranite degli altri che al loro passaggio si voltavano a fissarli.

-Dei, Nico, non ce la faccio più! Fermati!- Ormai erano alla spiaggia e Nico commise l'errore di avvicinarsi al mare, infatti Percy invocó un onda che fece finire Nico, bagnato fradicio, sulla sabbia.

-Ah...ti sei fermato!-

-Sei stato tu!-

-Indovinato!- Nico si alzó fulmineo e afferró Percy trascinandolo sulla sabbia con lui.

Entrambi ridevano.

Entrambi erano felici.

Entrambi credevano nel loro amore.

NOTA AUTRICE: Spero che il capitolo vi piaccia, vorrei ringraziare tantissimo tutti quelli che hanno commentato...davvero grazie di cuore. La storia non finisce qua, ci saranno molti sviluppi...

Baci, Poseidonelove <3

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