Il ritorno di...

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364 giorni dopo

Pov Nico

É passato quasi un anno da quando io e Percy ci siamo...messi insieme. Sono felice, quest'anno è passato molto in fretta, finita l'estate Percy mi aveva convinto a tornare nel mondo mortale con lui, almeno per presentarmi alla famiglia. Paul, il patrigno di Percy, aveva accettato la cosa con curiosità, chiedendo come Ade e Poseidone avessero accettato...la 'cosa'. Molto imbarazzante. Sono sicuro che avrebbe fatto domande molto più imbarazzanti se non lo avessi stroncato con uno sguardo omicida.

Sally con noi era stata molto dolce dicendoci che lei era felice se lo eravamo anche noi.

Alla fine mi ero lasciato convincere ed ero rimasto a casa Jackson per tutta la durata dell'anno scolastico. Anche se a scuola neanche 'morto' ci saerei andato, Percy si era lasciato convincere da sua madre a continuare gli studi, opponendosi ogni tanto con le tipiche frasette: "E dopo la scuola che faccio? Il pescatore di telline!!!" Anche se credo non lo farebbe mai per timore di uccidere qualche 'parente' marino. All'inizio di giugno aveva deciso di saltare gli ultimi giorni, con il permesso di Paul, per trascorrerli con me dicendomi che era il suo modo per farsi perdonare per avermi trascurato durante l'anno scolastico.

Verso la fine di giugno siamo tornati al Campo Mezzosangue.

Domani, il 25 agosto, sarà il nostro anniversario e io ho in mente un regalo stupendo!

Pov Percy

Sono seduto al tavolo di Poseidone e vedo Nico, con un sorriso fantastico, venirmi incontro.

-Ciao! Come mai così felice?- Chiedo anche io raggiante.

-Ma...così, domani che fai?-

-Appuntamento?-

-Forse...-

-Sono tutto tuo.- Gli confermai felice di vederlo prendere l'iniziativa, di solito per fare qualcosa insieme dovevo quasi costringerlo...so che non gli piace nuotare, ma un picnic sul mare so di certo che è molto più romantico di un picnic in un cimitero!

-Allora ci vediamo domani in spiaggia...verso l'una, okay?-

-Okay.- Ci salutammo con un bacio a stampo e lui si dileguó lanciandomi uno sguardo malizioso.

Il pomeriggio lo passai ad allenarmi nell'arena, in giro non c'era traccia di Nico e io iniziavo a sentire tremendamente la sua mancanza. Quel piccolo figlio di Ade era diventato quasi una droga per me, mi piaceva sentire il suo profumo circondarmi. Ero abituato alla sua presenza e senza di lui mi sentivo...vuoto. Un po' mi preoccupai, di solito i pomeriggi al campo li passavamo ad allenarci insieme, insomma di solito non rimanevamo mai l'uno senza l'altro.

Quando fu ora di cena cercai Nico nella Cabina 13. Quando entrai vidi che Nico era seduto alla scrivania e chiudeva una scatolina. Appena mi vide sobbalzó.

-Percy! Non ti hanno mai insegnato che si bussa prima di entrare!?-

-Sono il tuo ragazzo, Nico, non dovresti avere dei problemi. In più quello arrabbiato sono io! Dove sei stato oggi! Pensavo saresti venuto nell'arena ad allenarti con me come al solito!-

-Io...ho organizzato il picnic.- Mi rispose Nico con un filo di voce, in viso aveva un'espressione ferita. -Volevo fosse qualcosa di speciale...-

-Oh...Nico, mi dispiace...scusa...-

-No, scusa avrei dovuto avvisarti, mi dispiace.-

Pov Nico

Non volevo litigare con lui non quel pomeriggio. Ero stato da poco alle fucine del campo dove tempo addietro avevo chiesto un favore a Elena Beckendorf* in cambio le promisi che ogni volta avesse voluto l'avrei fatta incontrare con suo fratello. Prima ancora avevo organizzato, nei minimi dettagli, il picnic dell'indomani.

-No...é solo che non pensavo volessi organizzare qualcosa di...speciale. Pensavo a un semplice picnic. La cosa importante é che ci siamo noi...- Borbottó Percy, incerto.

Sorrisi, molto spesso Percy sapeva essere dolce, quasi senza accorgersene. -Hai ragione, in fondo bastiamo io e te.- Mi misi sulle punte e aggrappatomi alla sua schiena feci incontrare le sue labbra con le mie. Lo sentii sorridere dolce al contatto con le mie labbra. Schiusi le labbra e Percy approfondì il bacio. Alla fine ci staccammo per la mancanza d'aria.

-Andiamo a cena?- Chiese Percy.

-Appuntamento?- Lo punzecchiai.

-Forse...- Mi rimbeccó.

Pov Percy

Dopo la cena, Nico si sedeva tranquillamente al mio tavolo visto che nessuno osava contraddire il figlio di Ade, lo salutai con un bacio veloce e andai verso la Cabina 3.

Se non sarebbe stato inappropriato lo avrei invitato a dormire nella mia cabina, ma Nico aveva solo tredici anni e non volevo andare oltre, finché non fosse stato Nico a volerlo.

La mattina dopo mi svegliai di soprassalto sentendo una voce chiamarmi.

-Percy!!!- La voce di Grover aveva un tono urgente.

-Che c'é?-

-Vieni alla Casa Grande.- Disse semplicemente.

Mi vestii e appena arrivai alla Casa Grande vidi Chirone che parlava con una bella ragazza dai capelli biondi.

-Percy, ciao!-

-Annabeth...-

*Mi ricordo di aver letto dell'accenno alla sorrella di Charles, Elena. Così ho pensato di rigirarmela un po' per permettere a Nico la realizzazione del suo 'regalo stupendo'.

NOTA AUTRICE:

Allora, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Credo abbiate già notato che Percy abbia dimenticato qualcosa di MOLTO importante. E la cosa nel capitolo successivo non piacerà al nostro Nico e l'arrivo di Annabeth non renderà le cose più facili...

Dove meno te l'aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora