Interventi Olimpici sempre piú pressanti

2K 106 15
                                    

Nico si sedetté sul letto accanto a Percy e lo guardó negli occhi. Nello sguardo del più grande, Nico scorge un mix di curiosità e tentennamento...tentennamento che si insinuó anche in lui, facendogli perdere il coraggio per fare ciò che fino a pochi istanti prima avrebbe fatto.

Cosa fare? Cosa dire ora? Doveva dirgli tutto quello che gli passava per la testa quando lo vedeva, che lo amava e lo odiava allo stesso tempo, per essere così tremendamente bello e speciale per lui!? No! Per lui era difficile. Troppo.

Percy, dal canto suo, era ancora più confuso: guardava Nico senza sapere cosa aspettarsi da lui...forse una strigliata per il modo in cui si stava lasciando andare per qualcosa di poco conto?

"Di poco conto?" Chiese una voce femminile che rimbombava nella mente del più grande. "Dove meno te l'aspetti!" Sussurró la voce maliziosa, Percy ormai aveva capito che quella voce doveva appartenere alla dea dell'amore. Afrodite.

"Credi nell'amore piccolo Nico?" Chiese una voce nella sua mente, Nico non sapeva di chi era la voce...ma ne aveva una vaga idea. "É l'amore che non crede in me..." Pensó il figlio di Ade in risposta. "No, l'amore crede in chi ha il coraggio di amare..." Rispose la voce.

Ora cosa doveva fare, la voce di Afrodite lo incoraggiava. Erano passati ormai cinque minuti da quando Percy gli aveva risposto, ora forse era pronto...Il più grande si passó una mano tra i capelli innervosito e guardó spazientito l'amico. Nico sorrise alla vista di uno spettinato Percy.

-Ti faccio tanto ridere? Si può sapere cosa vuoi?- Borbottó il figlio di Poseidone. Nico allungó la mano e accarezzó il viso di Percy che spalancó gli occhi e ne rimase pietrificato.

-N-Nico...-

"Dove meno te l'aspetti!" La voce ormai era rivelata a tutti e due. Nico avvicinó il viso a quello di Percy che non riusciva più a muoversi...o forse non voleva. Le loro labbra erano pericolosamente vicine quando un maledettissimo tuono fece sobbalzare i due ragazzi che si allontanarono l'uno dall'altro.

-Volete smetterla di gridare!- Strepitó Zeus. -Non capisco il problema...-

-Non capisci il problema fratello!- Ade, il dio dei morti era palesemente irato. -Insegna alla tua figliola* di farsi gli affari suoi! Mio figlio. Il mio ragazzo, con quel marmocchio di Poseidone!-

-Mio figlio non é affatto un marmocchio!- Rispose Poseidone irritato dal tono del fratello.

-Dimentichi infatti caro fratellino che MIO figlio ha salvato l'Olimpo...-

-Ohh...per quanto ancora vuoi vantarti Poseidone, alla fine se proprio vogliamo dirla tutta non é stato 'proprio' lui...- Borbottó Zeus infastidito.

-Vorresti forse negare i meriti che comunque mio figlio ha?-

-Lasciamo perdere...Comunque, ritornando al discorso di prima...io non ho intenzione di intervenire per le azioni di mia figlia...é una dea, dopotutto, quindi l'ho chiamata perché ne discutiate con lei di persona.-

-Divino Zeus...Poseidone, Ade.- La dea presa in causa entró nella sala e squadró i tre dei riuniti.

-Ah...eccoti qua! Vuoi che mio figlio venga deriso ancora di piú?!- L'accusó Ade.

-Posso dire a mia discolpa che Nico Di Angelo é sempre stato innamorato di Percy, ripeto Sempre! E io, mio caro zio, gli sto solo dando un piccolo...aiuto o incoraggiamento se preferisci...- La dea osservó Ade che non aveva nessuna voglia di cedere.

-É assolutamente...-

-Mettiamola così, se continui a impedirmi di fare ciò che DEVO e VOGLIO fare...faró una visita a Persefone raccontandogli di quella tua...scappatella.- Ade diventó rosso e abbassó lo sguardo.

-Bhè...dopotutto, chi sono io per giudicare.-

La sonora risata di Poseidone riempí la stanza.

-Ti diverti, Poseidone?- Sibiló Ade.

-Io...assolutamente no!- Rispose con un sorriso malizioso. -Ho un'idea! Vogliamo fare un patto?-

-Non ho voglia di ridicole proposte, Poseidone!- Afrodite sembrava determinata.

-Sta calma, é una proposta insolitamente intelligente...credo. Ade parla con Nico, io con mio figlio di questa...'cosa'. E se, anche solo, uno dei due, non prova...quel sentimento, li lascerai in pace. Siamo daccordo?-

-Direi che é perfetto!- Esultó Ade.

-Si ma senza minacciare nessuno dei due ragazzi, chiaro?-

Poseidone e Ade si guardarono.

-Allora?- Chiese Afrodite. I due dei scomparvero.

*Sò che ci sono due miti su chi sia il padre di Afrodite, ma sinceramente tra Zeus e Urano preferisco il mito che la ritrae come figlia di Zeus.

Dove meno te l'aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora