happy ending

280 21 11
                                    

*dopo l'operazione*

erano ore che aspettavo tue notizie.

'perché ci mettono così tanto?!'

stetti a guardare la porta fino a quando un dottore non superò la soglia di quest'ultima venendo verso di me con un sorriso sulle labbra.


lo guardai con le lacrime agli occhi e il cuore a mille.

«mi scusi, è lei il signor jeon?»

mi chiese il ragazzo. non sembrava tanto più vecchio di me.

«si signore, sono io»

il suo sorriso si allargò ancora di più.

'perché sorrideva? era andata bene? od era solo sadico??'

seguirono secondo di silenzio nei quali cercavo negli occhi del dottore un qualche pizzico di tristezza.

niente.

«mi segua»

non dissi nulla. mi feci scortare del medico per i corridoi mentre mi perdevo nel ticchettio ripetitivo dei miei passi.

«è ancora addormentato, ma credo gli farà piacere vedere un viso familiare dopo tutto quello che ha passato quando si sveglierà»

guardai il dottore sbattendo le palpebre alcune volte prima che la porta davanti a noi venne aperta.

la stanza era molto luminosa. aveva le pareti bianche come le poltroncine in un lato della stanza dove i visitatori si sedevano aspettando il risveglio dei loro cari.

il lettino ospedaliero era circondato da alcuni macchinari ma si poteva benissimo vedere la sagoma di una figura distesa.

il rumore delle macchine venne rimpiazzato dal battito incessante del mio cuore, fattosi sempre più insistente.

la porta della camera si chiuse lasciandoci da soli.

piano mi avvicinai.

i miei palmi sudavano e le mie gambe tremavano.

ad ogni passo il tuo viso si faceva sempre più vivido nella mia mente formando alcune lacrime ai lati dei miei occhi.

trattenni il respiro nel mentre che il lettino si faceva sempre più vicino e la sagoma sempre più chiara.

non resistetti più e corsi verso la silhouette tanto familiare.

e lì ti vidi.

dormendo pacificamente con alcune ciocche di capelli a coprirti gli occhi.

eri ancora pallido ma le guance erano tornate rossastre.

i tuoi occhi non erano più segnati dalle occhiaie.

e le tue labbra non erano più tinte di viola.

rimasi a guardarti per quelle che sembravano ore prima che il tuo viso si contorse in una smorfia di fastidio, aprendo quegli occhi nei quali tanto avevo desiderato perdermi.

sembrasti spaesato prima che la tua vista si fermò su di me.

sgranasti gli occhi sembrando sorpreso vedendomi li, davanti a te.

«..jeongguk..»

sussurrasti con la voce rotta.

quando ti sentii pronunciare il mio nome.. è come se fossi tornato a respirare.

𝐆𝐨𝐨𝐝𝐁𝐲𝐞|| ʲʲᵏ⁻ᵏᵗʰDove le storie prendono vita. Scoprilo ora