Akatosh apparì di nuovo nel suo castello, consentito solo agli esseri divini più potenti, e lasciò il corpo di Velvet in un angolo della sua enorme stanza. Presenta un enorme letto al centro, con un grande tappeto ai piedi di esso, e due comodini ai lati.
Nel mentre, il gruppo di god-slayer stava entrando nel santuario dell'essere divino Zaira.
"Ragazzi, ricordate il piano? Non dobbiamo sbagliare nulla." disse Shichika per poi fermarsi, proprio poco prima di varcare la soglia del portale, voltandosi verso i tre ragazzi del gruppo che erano con lui.
"Certo certo...entriamo e spacchiamo tutto, no? Dentro e fuori" rispose Sazuma tenendosi le mani dietro la testa mentre teneva gli occhi rivolti verso il cielo.
"Meglio che ripassiamo il piano un ultima volta... Rio, a te l'onore." disse Seth sorridendo verso il ragazzo, mostrando appena i denti.
Il ragazzo sbuffò "Allora: entriamo, Shichika si occuperà di bloccare i colpi del nostro avversario mentre io dovrò bagnarlo...dopodiché Sazuma dovrà occuparsi di sconfiggerlo mentre tu, Seth, le farai da supporto." disse.
"Perfetto, possiamo entrare." replicò Shichika per poi varcare la soglia seguito dal resto del gruppo.
Dopo essere entrati, i ragazzi notarono subito un uomo al centro di quella che sembrava una grande arena. Quel portale li aveva teletrasportati altrove, come se fosse una riproduzione del Colosseo, li aspettava uno scontro mortale con il dio Zaira. L'essere divino davanti a loro è alto ben 2 metri e 53 centimetri, è una vera e propria montagna di muscoli. Indosso ha una tunica antica, solita degli ateniesi, formata da una corta gonna bianca e un fascio di stoffa grigio che collega la spalla sinistra al fianco opposto, ovvero quello destro. Ha dei sandali marroni, porta 5 bracciali completamente d'oro, per ogni braccio. Ognuno di essi è largo 5 centimetri messi uno dietro l'altro, gli coprono fino a metà avambraccio. Sul suo volto c'è una cicatrice orizzontale che va da una guancia all'altra, attraversando la parte superiore del suo naso. I suoi capelli sono di colore nero, lisci e tirati all'indietro, e i suoi occhi di un giallo oro. Al collo aveva una catenina, anch'essa fatta dello stesso materiale dei bracciali, con come pendente un rubino abbastanza grande.
"E questi mocciosetti sarebbero i famosi god-slayer che hanno fatto discutere tanto il consiglio divino?! Ma non fatemi ridere... vi ucciderò uno dopo l'altro!" il dio sbatte un pugno sul palmo della propria mano, solo quell'impatto creò un forte spostamento d'aria.
"Buona fortuna ragazzi" disse Shichika.
Dopodiché il ragazzo scattò velocemente verso Zaira, seguito da Rio e Sazuma, che però si fermarono a due metri dal dio. Shichika arrivò fino davanti a lui ma prima che potesse fermarsi, l'uomo, aveva tramutato il suo braccio in un martello fatto completamente di sabbia che stava per colpirlo. Tempestivamente, gli arti suoeriori dell'albino divennero due lame molto affilate, le mise tra lui e il corpo estraneo che lo stava colpire, così da fermare il colpo. Il martello venne bloccato al contatto con le braccia trasformate del ragazzo ma la sabbia iniziò a cadergli addosso "ma cosa?!" non appena finì di pronunciare quelle parole si ritrovò con due spuntoni di sabbia che gli trapassavano i fianchi, trafiggendolo. Dei rivoli di sangue gli calarono dai lati della bocca e strinse i denti per poi fare una sforbiciata con le due lame, disperdendo la sabbia, che lentamente, tornò a formare il braccio del dio. "RIO, DEVI BAGNARLO!" l'essere divino spostò subito lo sguardo dove stava guardando l'albino, egli si smaterializzò per poi rimaterializzarsi dietro Rio "Ragazzo... possiedi un potere sull'acqua?!". Non ebbe neanche il tempo di rispondere che Zaira gli diede una manata molto forte in pieno petto scaraventandolo contro una parete dell'arena. Il ragazzo dai capelli azzurri sputò sangue e tentò di rialzarsi, ma inutilmente. "Brutto..." mise la mano a palmo aperto puntata verso l'avversario per colpirlo con il suo potere, ma niente, non uscì neanche una goccia d'acqua. Zaira aveva attaccato al petto del ragazzo uno stemma magico che blocca l'attivazione dei poteri. "Rialzati idiota!" esclamò Sazuma lanciandosi, letteralmente contro il dio, ma egli tramutò nuovamente il braccio in un martello colpendola dall'alto, facendola sbattere molto forte contro il terreno. "Ragazzina... non puoi colpirmi! Sei troppo debole!" l'essere divino alzò il braccio per poi riabbassarlo contro la ragazza. Shichika si mise in mezzo bloccando il colpo con le lame, prima che la sabbia potesse di nuovo colpirlo tramutò anche la sua gamba facendo un profondo taglio sullo stomaco dell'avversario... non uscì sangue, ma solo sabbia che continuava a tornare senza sosta dal suo padrone. Seth, nel mentre, raggiunse Rio aiutandolo ad alzarsi. Zaira trasformò l'altro braccio in un altro martello e tentò di colpire il leader del gruppo, fortunatamente venne salvata da Sazuma che si era buttata contro di lui spostandolo "DIMMI GENIO, ORA QUAL È IL PIANO?!" "Resistiamo e basta" rispose Shichika, con la sua solita calma voltandosi verso Rio... "Sazuma, tu attacalo, io bloccherò i suoi colpi" continuò per poi alzarsi insieme alla ragazza. Ella iniziò ad attaccarlo mentre il ragazzo continuava a parare i pesanti colpi. "Rio, devi riprenderti!" disse Seth ormai in preda al pessimismo, "Seth tu non capisci... ero l'unica speranza per vincere ma con questo marchio... sono del tutto inutile... proprio ora che pensavo di essere importante per qualcuno..." "Ma con cosa ragioni?! Col buco del culo?!" il mago prese Rio per il colletto guardandolo con rabbia, per poi lasciarlo cadere a terra. "Fai come ti pare" disse, sempre lui, per poi unirsi a quei due piccoli suicidi che stavano combattendo contro Zaira. Sazuma si lanciò contro il dio ma venne afferrata e scaraventata contro Shichika, entrambi caddero a terra e così, Seth, non avendo niente e nessuno a difenderlo, venne colpito in pieno stomaco da una lama creata dalla sabbia del braccio dell'essere divino. Il ragazzo sputò molto sangue, dopodiché la sabbia uscì dal suo corpo, venne afferrato dal nemico e scaraventato lontano. "SETH!" urlò l'albino, per poi stringere i denti e lanciarsi contro quella montagna di muscoli.
Nel mentre, Akatosh:
Il dio più potente è comodamente seduto su una bellissima sedia ricoperta da cuscini a godersi lo scontro dal suo castello, con una sfera di cristallo.
"Che combattimento così poco entusiasmante..."
Anche oggi, l'avvenuta de "War against the gods" si conclude qui. Ci tengo a ringraziare la mia ragazza per come sta andando quest'opera...non dico che la sta scrivendo lei ma il supporto che mi dà aiuta davvero molto e mi piace tantissimo. La ringrazio davvero tantissimo perché senza di lei, io e questa opera non saremmo niente.
Curiosità:
Zaira da dove ha tirato fuori quello stemma? Lo so bene che te lo sei chiesto ma partiamo da una domanda ancora più semplice... "Cos'è uno stemma magico?" ebbene...uno stemma magico è un pezzo di carta con sopra disegnato, per l'appunto, uno stemma. Il pezzo di carta si attacca al corpo e non si stacca finché il padrone dello stemma non perde la vita. E Zaira lo aveva sul retro della tunica, tra essa e il suo corpo.Anticipazioni:
"Quell'essere divino...è davvero Akatosh? Perché lo sta facendo?" per questo capitolo nulla di più nelle anticipazioni, ci vediamo con il prossimo: "Un arrivo inaspettato"
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War against the gods
Acción2.000 anni fa, il dio Akatosh, mosso dalla compassione per il genere umano ormai in via d'estinzione data la sua scarsa abilità nel sopravvivere, decise di donare loro dei poteri straordinari in grado di avere un controllo sugli elementi più basilar...