Capitolo V

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Lafayette

L'aria nella stanza era satura di tensione.
George sembrava fin troppo felice di essere quella situazione.
- Come vi è passato anche solo per l'anticamera del cervello di fare una cosa del genere?!- urlò Washington guardo me, Herc e il tinto bianco. Che detto tra di noi, che senso ha la tinta bianca? Per sentirti più vecchio di cinquant'anni? Bah!
- Preside, noi... - provò a spiegare Hercules con tono sicuro, prima di essere interrotto da George - Mi hanno minacciato! E pure insultato per le mie origini Inglesi!-.
Aveva superato il limite per l'ultima volta.
Mi alzai di scatto e in meno di un secondo ero davanti al "re dei maiali".
- Ascoltami bene, spara un altra cazzata e giuro che ti ritroverai con un dito mancante!- sbratai, ma prima che potessi dire altro la porta si spalancò con forza.
Non riuscì a capire chi fosse a prima vista, poi realizzai.
- Cosa mi sono perso?- chiese Thomas entrando seguito da Madison che, come al solito, non diceva nulla sul comportamento dell'amico. "Ecco, ci mancavano solo loro" pensai allontanandomi de George.
Dicono che io e Thomas Jefferson siamo molto simili, soprattutto quando non ho i capelli legati, ma io non vedo tutta questa somiglianza.
- Jefferson, Madison - il preside tirò un sospiro di sollievo, come se fosse appena sfuggito ad una polizia composta da orsi armati di squali.
- Questi tre... - ci studiò con lo sguardo - ...Soggetti particolari, hanno dato inizio ad un'altra rissa dove un ragazzo è stato ferito- concluse Washington passandosi una mano sul volto.
Madison annotò qualcosa sul un foglietto, mentre Jefferson teneva le braccia incrociate guardando George.
- Ascolta George - disse indicando il tinto. Thomas non era bravo a fingere interesse verso persone che non lo interessavano
- Di sicuro non possono essere stati loro, a pugnalare John, che, tra parentesi, è un loro amico, quindi... -
Come faceva a sapere del pugnale? Il preside non lo aveva ancora accennato. Prima che potesse finire la frase George si alzò e disse: - Hamilton. È stato Alexander Hamilton. -
Oh, beh, merda.
- Hamilton? - chiese Madison guardando il preside, ormai esasperato - È un ragazzo nuovo. - rispose l'uomo.
- Bene. - sorrise Jefferson - A quanto pare dovremo fare quattro chiacchiere con questo "Alexander". - concluse facendoci segno di uscire dalla stanza.
Avrei potuto picchiare George mentre si usciva, se non fosse corso via alla velocità della luce.
Sarò sincero: ero terrorizzato. Avevo paura per la salute di John, per l'autostima di Herc e per la "chiacchierata" imminente tra Alex e Thomas.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2019 ⏰

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