I'll string you - in fine necklace

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Il tetto dell'ospedale era bianco.

Dio, le facevano male gli occhi.

Certo non male come questo.

«Cerca di stare ferma per piacere.»

Sì. Come ti pare.

«Dov'è ... dov'è Miss Luthor?»

Dio, tremava.

Perché cazzo tremava?

«La signorina che era con te? Sta parlando con gli agenti di polizia, fuori dal reparto.»

Kara non rispose.

Sussultò quando l'ago rientrò nella carne.

«Dopo metto i punti anche alla mano, cerca di non stringerla troppo.»

Kara continuò a non rispondere.

Il rumore era quasi assordante.

Aveva mal di testa.

Il pronto soccorso era proprio come lo ricordava.

Orribile.

Le persone urlavano.

Un avanti e indietro di ambulanze a sirene spiegate.

Bambini che piangevano.

Beep.

Scariche di defibrillatori.

Milioni di voci l'una sull'altra.

«Voglio vederla.» La sua voce, era come se parlasse da sola.

Sentì le braccia tremare.

Le sembrava di congelare.

«Cerca di stare tranquilla, non muoverti.»

«Voglio vederla. Come sta?»

L'infermiere le strinse i polsi, guardandola dritto negli occhi.

«Sta bene. Ma io devo finire questi punti al sopracciglio, poi alla tua mano, e dobbiamo assicurarci che il tuo zigomo non sia rotto. Quindi stai calma, fai un bel respiro.»

Ma Kara non voleva respirare.

Voleva solo piangere.

Aveva rovinato tutto.

Alzò le mani.

Residui di sangue rappreso fra le dita e sulle unghie.

Sangue non suo.

Cosa aveva fatto?

E l'aveva fatto proprio davanti a Miss Luthor.

Aveva rovinato tutto.

Le persone avevano ragione su di lei.

Suo padre aveva ragione.

Sua madre.

Sua sorella.

Gayle.

Mike.

Eliza.

Avevano tutti ragione.

Era inutile.

Era tutto inutile.

Qualunque cosa di buono sarebbe mai capito nella sua vita, lei l'avrebbe distrutta.

Dio.

Quegli occhi.

Così terrorizzati e disgustati.

Non riusciva a toglierseli dalla mente.

Cosa aveva fatto?

A Wealth So Wonderful (Supercorp Edition)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora