08/07/19 15:05
Avverto solo il bisogno di scrivere, perché le mani tremano e il fardello che mi porto addosso pesa più del dovuto.
Amati.
Sussurrano nell'orecchio, cercano di arrivare dritto nel mio animo che in realtà vorrebbe amarsi perchè non aspetta altro. Vorrei urlarlo al mondo che io cerco di amarmi ma finisco sempre per dannarmi.
Piccola anima fragile che trascorre la sua esistenza a danneggiarsi e ad odiarsi ogni giorno di più.
Questo sono. Nient'altro che un corpo che vive dentro un'anima che offusca i pensieri positivi e li porta nell'oscurità, insieme ai suoi demoni che danzano felici di poter rovinare la propria esistenza.
Non sono nient'altro che questo.
Ché poi al mondo lo vorrei pure urlare, la notte, quando cala il sole e le stelle fanno compagnia alla mia solitudine, che sono fragile e che odio la mia vita e odio tutto il resto. Lo vorrei urlare al mondo che ci sono notti in cui non riesco a dormire perché sono divorata dai miei stessi pensieri che mi rendono instabile. Lo vorrei urlare che mi sento un minuscolo pezzo di terra che non conta nulla; vorrei urlarlo al cielo, al mondo che a volte non sono grado di superare una giornata e mi chiedo com'è che facciano invece le piante, i fiori, a resistere a una tempesta così forte. Lo vorrei urlare al mondo che anche io merito un po' di felicità, che ho visto tanta cattiveria e ho ricevuto così tante porte in faccia, così tanti abbandoni che non so dove siano finiti i pezzi di me che ho dedicato e ho donato alle persone.
Vorrei urlarlo al mondo, una notte di quelle profonde, che vorrei scomparire e arrivare sù nel cielo, dove non servono le parole e vorrei essere una di quelle stelle che raggiunge la sua felicità e brilla nel buio.Amati.
Ripetono, ma io non li sento perchè sono troppo concentrata sull'idea di rovinarmi la vita, perchè io non riesco ad amarmi.Se non t'ami come possono amarti gli altri? sussurra mia sorella, perché lei dice che io devo mettermi al primo posto, che devo avere cura delle cose belle, come me. Ché non devo passare la mia vita a trascurarmi e ad odiarmi ogni giorno.
E chi glielo spiega a lei, a loro, al cielo, alle stelle, alla luna, al sole che io sono una conchiglia vuota che non riesce a trovare la sua strada? Non so dove andare, non so cosa fare, non so come amarmi e mi sento così fragile ma allo stesso così debole che non riesco a prendere in mano la mia vita.
Amati. Sei l'unica cosa che ti resterà ancorata.
Uno dei primi consigli che riesco a dare gli altri, perchè mi piace farli sentire speciali, mi piace che siano indipendenti e capiscano la loro importanza. Li amo, li guido e li faccio amare mentre io mi alieno da tutto il resto e mi lascio trasportare dagli eventi, senza compiere alcun gesto.Sei vuota.
Lo sono come un guscio abbandonato sulla riva del mare, perché nessuno mi guarda; qualcuno mi sfiora, qualcuno mi abbraccia e poi mi abbandona, qualcuno si avvicina e poi si allontana, lasciandomi in balìa del mare violento che mi trascina senza tregua.Sei debole.
Lo sono perchè non riesco a reagire, non riesco ad urlare e non so che fare; non sono in grado di amarmi e cado a terra ad ogni passo che faccio.Sei fragile.
Sono fragile come un vetro che si spezza e sparge i suoi pezzi in mezzo al mondo. Che non ha niente con sè perchè tutto è stato abbandonato, schiacciato, lesionato e buttato nella spazzatura. Un'anima che viene distrutta.Silenzio.
Fa compagnia alla mia anima abbandonata in mezzo al mare. I miei piedi entrano a contatto con l'acqua del mare e si muovono lentamente avanti e indietro insieme alle onde del mare. Solitudine che mi appaga e mi schiaffa in faccia la dura realtà. Vuota e sola in mezzo al mare, delicata anima fragile che danneggia sè stessa nel suo cammino. Guardo il cielo in alto e avverto dentro di me solo un'agonante angoscia e malinconia che fa spazio nei miei pensieri. Debole come pochi e vorrei solo piangere per buttare via questa tristezza che mi invade. Non riesco a far scendere neppure una lacrima dai miei occhi.
Debole anima che non riesce a provare emozioni.
È la prima volta che mi succede e mi rendo conto che esistano situazioni in cui il cuore piange ma il corpo no.
Sola e incompresa.
Mi sento abbandonata ad una tempesta più forte di me che mi travolge senza darmi il tempo di abituarmici.
Mi rendo conto di quanto io abbia fatto ben poco nella mia vita: mi accorgo di aver deluso molte persone durante il mio cammino, di aver omesso dettagli che forse avrebbero cambiato le cose, di aver dato abbracci in cui sprofondavo e di aver stretto i denti per non mostrare insicurezza. Mi accorgo di aver lasciato amarezza nelle anime dei miei compagni di viaggio, di averli amati, guidati e di essere stata abbandonata. Mi accorgo di aver ricevuto più porte in faccia che amore. Mi accorgo di aver creato una complicità con mio padre, di aver condiviso con lui il sapore della solitudine. Mi accorgo di aver lasciato delusione e rabbia nell'anima di mia madre, di aver condiviso con lei momenti di ironia e complicità. Mi accorgo di averle lasciato una tristezza e una malinconia, insieme alla delusione che mi divora ancora oggi. Mi ricordo di aver amato e di aver ricevuto un rifiuto, mi accorgo di essere fuggita la maggior parte delle volte per situazioni che ritenevo più difficili da affrontare. Mi ricordo di essere rimasta nella tempesta e di essere stata trasportata via senza riguardi. Mi accorgo di aver dato tanto amore e di aver dedicato molti pezzi di me a tante persone, e mi accorgo di averli trovati sparsi nel mondo, lasciata sola, abbandonata in mezzo a un campo di vetri spezzati.
Mi accorgo di essermi spezzata ogni giorno e di non aver apprezzato nemmeno una parte di me. Mi accorgo che sono sola e non ho nessuno con me.Amara convinzione di essere qualcuno nel mondo.
Una stella si illumina e mi osserva dall'alto.
Mi accorgo di aver preso una decisione.
Il mio corpo scende lentamente in mezzo al mare, agli scogli, al vento che fa spostare i miei capelli ferocemente.
Sono coperta per metà dall'acqua ghiacciata che mi fredda il corpo e il cuore, ma non la mente che si aliena sempre di più.
Vuota anima dannata che si lascia andare al suo destino.
Amati .
Non l'ho mai fatto durante la mia vita e nessuno si è mai accorto di nulla, nessuno ha mai avuto la capacità di prestare attenzione alle piccole cose. E va bene così. E va bene sentirsi così vuoti e lasciarsi andare.
Il mio corpo sprofonda sempre di più e la mia testa galleggia in alto; i miei capelli scendono fino alla schiena e abbandonano il mio corpo.
Mi lascio andare e penso che questo sia il prezzo da pagare per risvegliare l'animo dell'uomo.
Alla fine è un buon modo per andarsene. Guardo in alto e osservo la stella.
Mi accorgo di voler essere come lei.
Mi accorgo di voler brillare come lei.Mi lascio andare.
Sparisco.-Nena
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My Story
Poésiepromemoria per salvare l'anima che fugge e non trova una via d'uscita.