CAPITOLO 1

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Ndriin ndriin...
Alzo la testa dal cuscino e vedo che sono le 7:00, tra meno di un'ora verrà mia zia e dovrò dire addio a questa casa. È un mese che i miei genitori sono morti a causa di un incidente stradale mentre ritornavano da lavoro, è una cosa bruttissima che non augurerei a nessuno, ormai la mia vita non ha più senso, è un mese che non esco di casa, in questo mese dove i giudici hanno messo a posto tutte le carte ecc, sono stata affidata ad un'amica di mia madre.
Oggi da un lato sono contenta di abbandonare questa casa con tanti bellissimi ricordi che mi fa male ricordare, da l'altro lato no perché mi fa paura ricominciare una nuova vita in un'altra città e soprattutto senza loro.

Ah dimenticavo io sono Michellè ho 16 anni e sono una ragazza molto timida, sono una di quelle ragazze che si fa gli affari suoi perché preferisce stare per i fatti suoi. A volte sono molto testarda e anche molto lunatica.
Ho i capelli biondi lunghi fin sotto le spalle, e degli occhi azzurri come quelli di mia madre. Sono alta 1 e 57  e sono magra.

Mi alzo dal letto e vado a farmi una bella doccia calda visto che siamo a novembre e fa molto freddo. Dopo avermi lavato vado nella mia cameretta prendo i panni che avevo lasciato fuori la valigia la sera prima e li indosso, un jeans con sopra un maglioncino nero. Sistemo il letto e scendo al piano di sotto dove trovo Anna l'amica di mia madre intenda a prepararmi la colazione.

<Buongiorno Anna.> le dico.
<Buongiorno cara, ti ho preparato delle crêpes alla nutella e del latte siediti.>
<Grazie mille, non dovevi.>
Si avvicina e mi abbraccia.

Dopo aver finito di fare colazione aiuto Anna a pulire la cucina, poi sentiamo suonare il campanello "dovrebbe essere zia" penso, mi avvio apro la porta ed e lei. Io e lei ci siamo visti per la prima volta al funerale dei miei non l'avevo mai incontrata , ma la mamma mi parlava molto di lei, nella loro vita anche non essendo sorelle di sangue sono state molto legate, finché zia Melania aveva conosciuto un uomo che a mia madre non piaceva perché era un crminale quindi essendo più grande gli imponeva di vederlo e per questo hanno litigato. Ma si volevano comunque tanto bene, infatti Melania è rimasta molto male di non essere venuta a chiedere scusa a mia madre perché troppo orgogliosa e dirle che aveva ragione, infatti 18 anni fa quell'uomo dopo aver saputo che era incinta l'ha lasciata.

Appena aperta la porta lei mi guarda e mi abbraccia e io non sapendo cosa fare ricambio.
Nei suoi occhi si vede che è molto triste quindi decido di dirgli una cosa che aveva detto mia madre.
<Zia non essere triste, mia madre ti voleva un mondo di bene, mi parlava molto di te, e disse che non era mai stata arrabbiata con te, anche se l'avevi lasciata da sola ed eri partita co quell'uomo.>
<oh.. grazie, anche a me dispiace molto averla lasciata da sola e non averla ascoltata mi manca tanto.>
Dopo aver detto questo ci stringiamo in un abbraccio.

< Sei pronta per iniziare una nuova vita?> dice zia
<credo di sì.> le rispondo .
Prendo le valigie e usciamo tutti in cortile, mi giro chiudo la porte a chiave lasciando lì dentro tutto i ricordi belli e brutti.
Saluto Anna e la ringrazio per tutto.
< Michellè, mi raccomando non stare male e divertiti, perché i tuoi genitori vorranno questo, e mi raccomando vienimi a trovare.>dice Anna.
< si lo so, ci proverò ma è difficile.>dico e le do un bacio sulla guancia e salgo in macchina.

Melania dopo aver caricato le valigie sale in macchina, mette in moto e partiamo.

Il mio primo amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora