Capitolo Due

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Lucas si svegliò all'improvviso, sdraiato a terra. Non ricordava di aver dormito, solo di essere entrato con Alice in quella luce blu. Il ragazzo non vedeva nulla, era tutto buio e faceva più freddo di prima.
Appena si alzò sentì cadere il suo diario dalla tasca e, nel tentativo di riprenderlo, inciampò e cadde in un buco profondo.
Per lo spavento Lucas gridò e scivolò velocemente nel tunnel in cui si trovava. Vide che alla fine del tunnel c'era una fonte di luce che lo aspettava alla fine.
Finita la lunga caduta rimbalzò su di un materasso per poi cadere a terra.


Lucas, stordito dalla caduta, chiese tra sé e sé: "D-dove mi trovo?" Nessuno rispose, intorno a lui c'era un salotto con vari letti a castello e candele che illuminavano il tutto.
Tutto era di legno, persino le candele stesse. Lucas ad un certo puntò sentì, dietro di lui, uno scricchiolio di passi sul pavimento.
Una strana figura si avvicinò a lui, quella di una bambina, per poi svanire nel nulla. Lucas si strizzò gli occhi per poi raccogliere il suo diario, nel quale notò una scritta mai vista prima: "Luce e oscurità in combutta tra di loro, in questo viaggio non sarai solo. Se la luna vuoi veder brillare, i due mondi devi salvare."
Non ricordava di aver scritto niente del genere e il fatto che qualcuno abbia messo le mani sul suo diario lo faceva irritare. Gli dava fastidio tutto, era sensibile alla più piccola cosa.
Non aveva amici perché sapeva di essere giudicato. Solo da solo poteva battere questa sensibilità.

Nel suo mondo è felice, lontano dalla realtà, agli occhi degli altri è solo un'ombra che scompare. E il suo mondo l'aveva finalmente trovato, doveva solo scoprirlo.
Allora si tirò su e si preparò ad uscire dalla porta, annotando sul diario le ultime cose. Non aveva ancora visto nulla da fuori dato che non c'erano finestre, era come se l'unico materiale conosciuto fosse il legno.
Aprì lentamente la porta, facendo entrare dentro un freddo gelido. Davanti a lui un villaggio innevato con altre casette di legno. Non c'era anima viva, di certo con quel freddo le persone se n'erano andate da molto tempo. Tutte le altre case erano chiuse e abbandonate, lasciate a congelare.
Tutte quante circondavano una fontana che faceva uscire l'acqua, ormai diventata ghiaccio.

 Tutte quante circondavano una fontana che faceva uscire l'acqua, ormai diventata ghiaccio

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"Che posto è questo? Perché non c'è nessuno?"Si chiedeva Lucas turbato

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"Che posto è questo? Perché non c'è nessuno?"
Si chiedeva Lucas turbato. Il ragazzo decise che fosse arrivato il momento di andarsene, doveva trovare un posto sicuro dove poter passare la notte.
Allora incominciò a camminare sotto la neve che scendeva incessantemente, seguì alcuni sentieri che a malapena riusciva a distinguere dal manto nevoso.
Lucas teneva stretto il suo cappotto e si copriva la faccia cercando di vedere dove camminava.
Nel suo cammino trovava solo alberi, alti centinaia di metri che impedivano alla luce della luna di passare.
Quel bosco fitto di alberi gli ricordava quello di casa sua, dove si divertiva a perdersi in esso come se fosse parte di un'avventura.
Ma non sapeva dov'era e cosa fare, avrebbe camminato dritto finché non sarebbe riuscito a trovare qualcosa.
Lucas seguiva il corso di un ruscello la cui acqua scorreva lentamente, pensando a quando avrebbe potuto riabbracciare i suoi genitori.

Lucas stava già camminando da ormai un paio d'ore e iniziava a sentirsi stanco. Quel ruscello era interminabile e non c'era anima viva a fargli compagnia, solo il rumore dell'acqua che lo spingeva ad andare avanti.
Allora decidette di fermarsi riparandosi dalla neve, tenne accesa la torcia come se fosse un falò e tirò fuori dal suo zaino una delle tante merendine.
Mentre mangiava Lucas iniziò a riflettere: "Fa troppo freddo per dormire qui, senza del fuoco."
Iniziò a preoccuparsi e per calmarsi scrisse sul diario alcune cose.
Si accorse poco dopo che c'era qualcuno poco lontano da lui, vide una bambina piuttosto bassa e con i capelli ricci che le coprivano il viso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2019 ⏰

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